Recensioni per
Someone Who Won’t Run Away
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
10/05/14, ore 23:46

Questo è senza dubbio il tuo migliore dei Tony, tra i tuoi, che io abbia mai letto.
Ti è venuto molto bene. Nelle sue riflessioni sul padre, nei confronti, nella sofferenza per il dolore della madre e nell'essere così tremendamente lui anche quando gli occhi pizzicano agli angoli degli occhi e rendono roca la voce.
Steve sarà il suo angelo, senza dubbio.
Perché nessuno può dire no a Tony Stark, nemmeno il Signore Onnipotente.
Bellissima!

Recensore Master
10/05/14, ore 23:45

Questa non è una storia, è un capolavoro! Entriamo proprio nella mente di Tony. Io lo trovo molto Ic, soprattutto che sia riuscito a rimanere se stesso nonostante i ricordi cercassero di sopraffarlo.
Fanne altre così, mi raccomando ^^.

Recensore Master
06/01/14, ore 19:51

Ma lei è sicura, o mia amata consorte, d’essere affetta da quell’odiosa patologia consistente nel non riuscire a tramutar pensieri ed immagini in un testo narrativo, comunemente conosciuta col nome di ‘blocco dello scrittore’? A me pare – no, non si tratta di un’impressione, è così – che i lavori che ha sfornato in questo periodo siano MILIONI di volte superiori a quelli di coloro che scrivono senza questo peso *assente con fervore*
Questa storia è magnifica e lo è perché ti mostra TUTTO: ti porta indietro nel tempo e dritto dritto nella testa di Tony, in quei ricordi che sono immagini e sentimenti tangibili e in quella speranza puerile che riemerge con prepotenza, stroncando la sagacia e la boria che è solito ostentare – le maschere dietro cui si nasconde – e rivelando – smascherando, appunto – i suoi pensieri, espressi con una sincerità priva di fronzoli e di sarcasmo: nelle battute finali (“Finalmente, eh. Ce ne hai messo di tempo, Capitano”) c’è tutto questo, e c’è anche, a mio parere, una sorta di senso di rivalsa, quello che scaturisce da una lunga attesa finalmente giunta al termine.
Howard e Maria sono due figure tridimensionali, nettissime malgrado assenti e, di fatto, soltanto accennate. Hai racchiude in una manciata di righe dinamiche familiari molto complesse e dolorose e l’hai fatto magnificamente.
Scrivi così bene che io muoio male su ogni singola riga – anzi, su ogni singola parola TT La naturalezza con cui racconti è veramente RARA (dov’è il blocco, DOVE?!) e io mi incanto ogni volta, nel leggerti, e ti invidio da morire – per la bellezza delle immagini che usi, per la scelta oculata dei termini e perché sì, oh.
Ultima vagonata d’amore per la citazione di Lilo&Stitch, che mi ha trasformato in una pozzanghera di feels e d’ammmmmore e di versetti fangherlosi *sparge ‘aw’ a profusione*
E niente, SEI BRAVISSIMISSIMISSIMA ♥♥♥♥♥