Recensioni per
Le Quote Rosa
di Nejisfan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/02/14, ore 14:19
Cap. 2:

Ciau Neji! Eccomi di ritorno, un po' in ritardo ma ci sono.
Allora, allora, allora.
Questo capitolo è certamente migliore del primo, ti spiego perché: innanzitutto hai sviscerato al meglio, non tanto i motivi che hanno spinto le Quote Rosa ad uccidere uomini, ma le personalità di ognuna. Clementine è le mente e come tale si comporta. Da ad ognuna un incarico e, molto probabilmente, a differenza delle vittime scelte in modo del tutto casuale, sceglie accuratamente da chi farsi affiancare. Per il primo delitto ha scelto Shelley e sicuramente è stato come una sorta di rito di iniziazione. Clementine è una donna fredda e razionale, mentre Shel è l'esatto opposto. Scorgendo il suo lato insicuro ha voluto forgiarla per prima.
Mi è piaciuta moltissimo l'introspezione ben curata ma non enfatizzata.
Trattandosi di un argomento alquanto complicato, sei riuscita a non scadere nel banale e a non appesantire la narrazione descrivendo le cose con troppa passione e veemenza. Hai ricreato un contesto freddo e nella sua freddezza hai ben spiegato la follia della quale sono succubi queste donne.
Nel momento giusto, però, hai sfoderato la passionalità giusta, l'impetuosità dettata dal piacere dell'assassinio.
Hai strutturato il capitolo in modo impeccabile, narrando mano mano le vicende, è stato un crescendo psicologico continuo, fino alle ultime parole.
Le Quote Rosa sono spietate e metodiche e tu hai reso perfettamente ogni scena.
Sei stata breve ma non frettolosa e, soprattutto, efficace.
L'inizio mi fa scorgere l'epilogo, Shelley racconta a qualcuno la vicenda e questo mi fa incuriosire, perché mi chiedo quale sia stata la loro evoluzione e la loro conseguente dispersione.
Magari sono state arrestate, o semplicemente si sono distrutte con le loro stesse mani, oppure sono state vittime di qualche errore.
Sono tutte domande che mi pongo sperando di poter leggere il seguito per avere delle risposte.
Adesso parlo di te.
Come ho già detto altre volte, amo il tuo modo di scrivere perché sei davvero una fonte di acqua fresca.
Sei fluida, genuina, leggera nonostante il tema trattato e per nulla scontata.
Come detto nella prima recensione, avevo qualche perplessità circa le basi di questa trama, per puro gusto personale, invece devo dire che mi hai piacevolmente colpita e soddisfatta in pieno.
Certamente il tema è molto dark, ma il tuo modo di scrivere fa cozzare lo stile con la trama e questa divergenza crea fascino e mistero, perché non ci fai addentrare con prepotenza nei meandri oscuri della mente perversa delle Quote Rosa, ce le sveli lentamente, ce le fai conoscere e quasi ci fai palpare la freddezza con la quale uccidono.
Non è un processo sofferto il loro, non vivono contrasti interiori, provano un odio viscerale ma vissuto con distacco e questo lo prova, anche, il modo di porre le cose di Clementine: "lavoro", "azione", "compito", "dovere".
Suonano innocue, ma sono parole del tutto sinistre inserite in questo contesto.
Spero di essermi spiegata perché oggi sono particolarmente rincoglionita.
Penso di aver detto tutto.
Bravissima Neji, anche questa volta hai fatto un buon lavoro.
Tirati su!
Continua questa storia perché ne vale davvero la pena.
Un abbraccio.
Bloom

Recensore Veterano
12/01/14, ore 16:33
Cap. 1:

Ciao Neji! Alla fine sono arrivata. Bando alle ciance e passiamo subito alla recensione.
Ho letto la tua storia perché sai che apprezzo il tuo modo di scrivere e, ancora una volta, non hai per nulla deluso le mie aspettative. Uno stile semplice, chiaro, scorrevole, ricercato ma non troppo. Il fatto che tu sappia utilizzare al meglio le parole che decidi di usare rende al meglio la lettura, perché è immediata e intelligente.
Per quanto riguarda la storia. Ti dico chiaramente, la trama è bella e sono certa che la svilupperai al meglio, è originale, fine ma grottesca nel suo contenuto.
Ammetto, però, non sopporto il concetto della donna incazzata con il genere maschile; è vero che tu hai creato, intorno ai tuoi personaggi un passato tale da rendere tutto abbastanza comprensibile, ma veramente, è più forte di me. Sarà che, indistintamente, non sopporto uomini e donne in generale se hanno un comportamento discutibile, a prescindere dal sesso. Però devo farti i miei complimenti perché, nonostante questo, ti sei avventurata in una storia particolare, dove hai creato personaggi con la propria storia, chiarendo il fatto che ognuna, non è altro che il prodotto di ciò che ha vissuto. L'odio nei confronti degli uomini è portato all'eccesso e in questo caso non è di certo un male, perché è una storia noir, perché credo che sia proprio questo il tuo intento: giocare con i sentimenti di odio enfatizzati da una frustrazione, da una sete di vendetta, da un pizzico di follia se vogliamo. Sei stata molto brava a creare l'atmosfera giusta. Cupa, quasi claustrofobica, soprattutto nei punti in cui parli del passato di Clementine. Dico claustrofobica perché hai reso bene il senso di oppressione di Clementine in una vita che odia e che gli sta stretta, in balia di scelte dolorose e situazioni scomode. Credo che sia terribile scappare da una vita che non ti piace e ritrovarti in una situazione che è ancora più terribile.
Non mi piace fare i riassunti del capitolo, quindi raccolgo i miei pensieri su ciò che ho letto.
Che altro dire? Non voglio essere noiosa.
Metterò la storia nelle seguite perché mi interessa vedere che piega vorrai fargli prendere. Non mi va di giudicare una storia dal primo capitolo e anche se il tema trattato non rientra nelle mie preferenze, voglio capire che risvolto vuoi farle prendere, perché di base c'è tanta roba e voglio capire di cosa sei capace. Sarebbe la tua prima long che seguo e dato che mi piace come scrivi, voglio scoprire se mi piacerà anche cosa scrivi.
Un abbraccio.
Bloom

Nuovo recensore
12/01/14, ore 15:54
Cap. 1:

Wooow.. non vedo l'ora di leggere cosa faranno le quote rosa per vendicarsi di tutti gli uomini che le hanno fatte soffrire!! Ps. Mi aspetto qualcosa di crudele ;)

Recensore Junior
11/01/14, ore 19:11
Cap. 1:

Buonasera Neji, non ho mai letto nulla di tuo, ho visto questa pubblicità su Facebook e il titolo mi ha incuriosita. Mi sono detta: "perché non provare a passare, magari trovo una buona scrittrice". Ho scoperto il genere "noir" con "Io, Artista" di Amartema, devo ammettere di aver fatto un minuscolo salto di gioia dopo aver visto la presenza della tua storia nella categoria, ed un altro piccolo salto dopo aver letto l'introduzione. Veramente geniale, finalmente qualcosa di innovativo, cosa rara di questi tempi su EFP. Ma torniamo a noi.
La descrizione della stanza: angoscia ma anche tensione, come a voler testimoniare l'animo di Clementine. Una Clementine dal passato buio, genitori inconsistenti e fidanzato che prima le promette il mondo e poi pensa bene di usarla come puro divertimento insieme agli amici.
In Clementine c'è la voglia di rialzarsi, la voglia di essere leader e di combattere (giusto o sbagliato che sia); per questo motivo accoglie Shelley, Tamara e Hellen per vendicarsi.
La vendetta è un sentimento terribilmente umano, è il perdono che non lo è. Il perdono ce lo hanno ficcato in testa insieme ad un mare di buoni propositi del tipo "porgi l'altra guancia" eccetera. Qualcuno tenta di giustificare gli avvenimenti orrendi della propria esistenza con "il Karma prima o poi gira per tutti", ma qui il Karma proprio non s'è visto. E visto che il suddetto non ha dato pace a Clementine, è lei stessa ad interpretare il Karma.
Non hanno pagato? Bene, ci penso io a fargliela pagare.
In un certo senso Clementine è come Dio per i credenti. Clementine è il Dio delle donne che hanno sofferto, delle donne che vorrebbero riscattarsi ma non hanno il coraggio per farlo. Se è vero che di fronte a Dio ognuno paga i propri peccati, allora questi uomini pagheranno di fronte a Clementine.
E' però altresì vero che Dio perdona sempre. Mentre Clementine no. Si potrebbe quindi dire quanto Dio sia una creazione dell'uomo, estremamente imperfetto e talvolta ipocrita: com'è possibile che alla morte un uomo venga messo di fronte ai propri peccati se tanto poi ciò che ottiene è sempre il perdono? Dio è umano, perdona come e quando vuole e a volte decide invece di vendicarsi. Clementine è il Dio "cattivo", il Dio che si vendica. Ma è anche il Dio "buono", quello che tende una mano a chi ha sofferto. Potrei proseguire per ore ma non voglio annoiarti, ti basti sapere che seguirò assolutamente questa storia.
Non mi esprimo sul tuo stile perché non ho visto niente di particolare da farti notare. Scorrevole, semplice, interessante.
Saluti,
Paola.