É la prima storia sul Phantom che leggiamo e la mia ragazza ha pianto.
Forse é la volta buona che la convinco a leggere il libro :3
É bellissima, estremamente dolce e soprattutto scritta benissimo. Io amo l'angst e questa é praticamente perfetta, sia da quel punto di vista che, in tutta onestá, da ogni altro.

Viola (e Sara)

Leggi la risposta dell'autore

Ciao,
Allora... In realtà ho letto questa storia ieri sera, ma ho pensato che sarebbe stato meglio rileggere la sinossi dell'opera prima, che ho letto in lingua francese tanti anni fa.
Comunque sia, trovo che la storia fra Christine e Erik fosse molto dolceamara. Dolce per le attenzioni che lui regalava, amara perché purtroppo non ha un lietofine.
Proprio questa atmosfera dolceamara sei riuscita a mantenere con maestria e tanta delicatezza in questa fanfic, mantenendoti fedele alla figura di Erik, un personaggio misterioso e controverso, a cui reso giustizia con un'ottima caratterizzazione.
Hai fatto una scelta molto, molto coraggiosa a scegliere di immergerti nei pensieri di un personaggio, su cui l'autore lascia per tutta l'opera un'ombra di mistero, esaltandone per tutta la narrazione i chiaroscuri della sua tormentata anima.
Il momento della morte - triste per definizione - corrisponde al tanto atteso ricongiungimento con l'amata ed è eccezionale come hai deciso di descriverlo, soprattutto alcuni passaggi, come per esempio:
"Ti amo, mi dici. Non ho mai smesso di farlo.
Ti amo anch’io, rispondo. Non ho mai pensato di smettere."

Per non parlarne poi delle metafore e delle similitudini proposte, in particolare quella del cervo, ma tutte particolarmente suggestive ed emozionanti.
Complimenti, dunque per aver scritto una storia che dà sensazioni contrastanti fra di loro, lasciandoti un retrogusto misto di piacere, pace e dolore.

Ciao,

Alla prossima.

D.

Leggi la risposta dell'autore

Mio Dio sto piangendo! Quanto è bella questa storia? Ho letto praticamente tutto ciò che hai scritto, e questo è uno dei miei preferiti! Mamma mia mamma mia mamma mia. **
Partiamo dal principio:
ADORO IL GLADIATORE E ADORO QUESTA CANZONE. Quando ho letto il titolo della tua storia mi sono fiondata a leggerla immediatamente, e sono felice di averlo fatto.
Quanto amo il modo in cui hai reso il loro momento! Anche in una situazione tragica come la morte, sei riuscita a trasmettere ogni emozione, se chiudevo gli occhi riuscivo anche io a sentire e vedere Christine, e il campo di grano, e il cervo (il cervo? Che bella trovata per simboleggiare la musica).
Anche il passaggio dalla vita triste alla morte felice, come se finalmente Erik e Christine abbiano raggiunto il loro lieto fine, davvero molto toccante!
E poi, Erik? Quanto è tttttenero!!!!!!!!!! Alcune sue frasi mi hanno commossa tantissimo!
Quando guarda la lapide di Christine con sopra la sua rosa e la sua maschera e pensa che sia la sepoltura migliore, che momento meraviglioso!
Che tenerezza pensare che la stessa lapide di Christine sarà anche quella di Erik!!!!! Bellissimo!!!! :)
E poi, ovviamente la chicca che mi ha fatta quasi morire:
"Ti amo, mi dici. Non ho mai smesso di farlo.
Ti amo anch’io, rispondo. Non ho mai pensato di smettere."
Dì la verità, tu vuoi uccidermi?! Perché ci sei quasi riuscita con questa dichiarazione straordinaria!!!
Altra cosa a parer mio davvero azzeccata, lo spirito della musica che volteggia attorno a loro come un vecchio amico.
"e allora corriamo insieme.
La musica ed io. Come abbiamo sempre fatto. Come sempre faremo."
Incredibile come con poche parole tu riesca a centrare perfettamente il bersaglio, davvero i miei complimenti!
Ultima cosa, leggendo questa storia con sotto la canzone che hai postato sono quasi riuscita a vedere le cose che descrivevi, come se accadessero proprio davanti ai miei occhi. Non è una cosa facile riuscire ad arrivare a tanto, perciò davvero sei stata bravissima:)
Inutile dire che questa storia finisce direttamente tra le preferite!
Finalmente un lieto fine per Erik e Christine (anche se un po'diverso dal solito)
Brava!! :)

Leggi la risposta dell'autore