Per prima cosa: non t’azzardare a toccare questa storia – è una minaccia, sì ù_ù Ha tantissimi pregi e, considerando gli obbrobri che pullulano nella sezione, non vedo perché dovresti cancellarla. Ci sono dei punti su cui potresti lavorare, a mio avviso, ma nel complesso è un lavoro riuscitissimo e di sicuro non merita d’esser rimosso.
Partiamo dalle cose che mi son piaciute: il tono della narrazione. È crudo, amarissimo, pregno di una disperazione sottesa ma vivida, tangibile. Ritengo che tu abbia trovato una misura perfetta, che non carica troppo il dramma ed evita di trasformalo in una patetica pantomima, come troppo spesso accade, ma nemmeno lo depotenzia. Il flashback in cui appare Rhodey è probabilmente l’apice emotivo del racconto; m’ha fatto veramente male leggerlo, perché mostra con straordinaria evidenza tutta la fragilità di un uomo sull’orlo del baratro.
Le battute di Tony sono magnifiche – forse lo sono addirittura più del solito. È un sarcasmo becero e cupo il suo, che lascia trapelare un’afflizione immane e forse anche una nota di follia, almeno incipiente. Hai curato benissimo la sua psicologia, calandolo in una situazione in cui, personalmente, non faccio fatica ad immaginarlo e che tu hai costruito in maniera estremamente plausibile.
Se posso muoverti un appunto (fermo restando che la storia m’è piaciuta molto e che la promuovo a pieni voti), ho trovato che anche qui tu abbia utilizzato un lessico troppo ripetitivo. Inoltre, in certi frangenti le parti descrittive risultano, almeno secondo me, un po’troppo “meccaniche”; mi son parse pesanti, troppo incentrate sulla descrizione di gesti e dettagli su cui, a mio avviso, non valeva la pena di soffermarsi tanto. Ti reputo un’autrice molto brava e molto matura, per questo mi permetto di esprimere con onestà le mie perplessità, nella speranza di offrirti critiche costruttive utili a migliorarti – più che di critiche parlerei di consigli. Non sono abbastanza brava per dispensare lezioni.
Grazie mille per questa bella lettura ♥♥♥♥ |