Recensioni per
L'eredità del poeta
di KillerKing

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/11/15, ore 13:42
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alla cortese attenzione dell'Amministrazione.

Mi sento in dovere di segnalare questo breve racconto perché è assolutamente una perla che tutti gli appassionati di questo fandom, a mio parere, avrebbero piacere di leggere.
KillerKing è noto ormai in questo sito per essere uno scrittore di tutto rispetto: creativo, mai scontato, capace di veri e propri lampi di genio quando si tratta di escogitare un plot twist completamente inaspettato. Già il suo nome di per sé è garanzia di un'opera che merita di essere letta. Questa non fa eccezione.
La narrazione è magistrale: si snoda lungo un'asse temporale che dalla Seconda Guerra Mondiale passa direttamente ai giorni nostri, ma senza risentire dello stacco grazie alla cura con cui l'autore concatena i vari elementi, segno di un'intelaiatura della trama congegnata fin nei minimi dettagli; ogni personaggio prende verosimilmente vita in poche righe, bastevoli per farli subito apparire vividi nella mente del lettore e l'autore li esplora pur non lasciandosi andare ad analisi approfondite, è la storia che parla direttamente di loro tramite le azioni ed i pensieri; l'italiano si presenta fluido e impeccabile, la scrittura denota uno stile unico (cui si è abituati visionando altre sue opere), efficace, incisivo e accattivante, e la bravura nell'orchestrare le scene ci occhieggia da dietro l'angolo.
Vorrei infine spendere due parole su un aspetto molte volte trascurato e sacrificato in favore dell'intreccio narrativo, ovvero l'ambiente in cui si muovono i personaggi, in quanto è l'aspetto di KillerKing che ogni volta mi stupisce sempre più.
Il livello di dettaglio con cui descrive i luoghi è minuzioso, al limite del maniacale. Non si pensi che egli perda tempo in digressioni inutili, ogni frase è ben ponderata e necessaria, semplicemente è da ammirare anche il solo fatto che egli si renda conto di come questi siano elementi fondamentali per rendere una storia a tutto tondo, non un'inconsistente indicazione geografica che nulla porta a suo vantaggio. Capita ormai di vedere gli sfondi ridotti a meri orpelli in cui collocare le azioni svolte, non tanto per la loro preponderanza all'interno del racconto (che può essere più o meno significativa), ma proprio nel modo in cui vengono presentati, tali che ogni posto potrebbe trovarsi altrove. Diversamente avviene quando leggiamo questo autore e qui se ne trova la conferma, per esempio nella descrizione della tomba di Dante o dell'Abbazia. Se posso permettermi di riprendere le parole spese da un'altra ragazza nel recensire la storia, poiché secondo me è un paragone davvero azzeccato, ci troviamo di fronte ad un novello Emilio Salgari “che con una potente immaginazione riesce a costruire paesaggi veritieri e suggestivi anche solo leggendo” dei luoghi che poi rappresenta.
Altro pregio che vorrei segnalare è il taglio quasi cinematografico dato alla narrazione, tanto che appare quasi come una sceneggiatura in attesa di trasposizione.
Mi preme quindi che “L'eredità del poeta” venga inserita nelle Scelte, al di là della profonda stima che nutro verso lo scrittore, anche per rimpolpare una categoria scarna in cui quest'opera porterebbe sicuramente una ventata di novità.
Grazie

Recensore Junior
18/11/15, ore 23:25
Cap. 3:

Mannaggia a te, era un Templare! Le mie ipotesi della recensione precedente le posso gettare nel cesso ora. L'utilizzo della lama celata mi ha tratta in inganno, però faccio mea culpa per essermi lasciata ingannare. Il vero cognome del protagonista doveva insospettirmi, ma è stato appena ho visto il nome di Warren Vidic che mi è scattato il campanello d'allarme e sono sprofondata nel baratro della vergogna. Mi accodo anch'io ai vari “fuckeggi” di mamy per averci fatto fare questa figura barbina! Sappi che d'ora in poi dubiterò sempiternamente di quanto scrivi nelle fanfic e mi esimerò dall'elaborare teorie u.u
Il caso, che brutti scherzi gioca a volte. Mi ha sorpreso scoprire la relazione di parentela tra frate Antonino e Tiziano, soprattutto alla luce di quanto riveli nel finale. Una coincidenza che in tale circostanza non si può certo definire fortuita, parteggiando io per gli Assassini. Peraltro anche qui mi sarebbe dovuto sorgere qualche dubbio sull'identità del protagonista, perché Massimo Scarpi avrebbe di certo saputo che il suo religioso amico era imparentato con un Assassino. Ero troppo presa dalla storia per badare a questo indizio rivelatore, lo ammetto.
Con la tua descrizione mi hai fatto venir voglia di recarmi all'Abbazia di Galgano, che per certi versi mi ricorda un po' la Dunkeld Cathedral lungo il fiume Tay, in Scozia. È davvero suggestiva ed anche quella una piccola perla non molto frequentata che merita una visita. Questo per dire che adoro la tua abilità nel riuscire a far combaciare dettagli apparentemente slegati fra loro (i quali poi davvero non hanno alcuna connessione, ma tu le crei facendo sembrare il tutto così reale!); sono più verde di Zelena in questo momento xP
Ammetto che quando hai citato Excalibur un brivido mi ha percorso la schiena e ho ripensato alla mia recensione-papiello del capitolo 34 de “Il Cavaliere e la Chimera”. Penso di aver detto anche abbastanza su quella spada, perciò eviterò qualsivoglia commento su quella presente nel racconto!
Questa storia, da come l'hai strutturata fino alla stesura, conferma immancabilmente la tua bravura e lo stile. Hai orchestrato il tutto in maniera magistrale, dai tempi storici alle azioni dei personaggi al loro background, ma d'altronde i tuoi fedeli lettori sanno che non possono aspettarsi nulla di meno da te. L'unico appuntino da grammar-nazi qual sono è che manca la “a” nella frase “lui se ne era già andato vivere per conto suo”, te lo faccio notare giusto per mantenere come sempre il mio titolo di pignola dell'anno ;)
Mi auguro che questa storia possa fare in qualche modo da apripista ad un seguito più “nutrito”, e con questo aggettivo intendo che da qui si sviluppi una long fic ambientata ai giorni nostri basata sul recupero della reliquia (ti prego, dimmi che non ha bruciato i fogli di pergamena scritti da Dante) e della Spada dell'Eden da parte degli Assassini. Sono certa che l'intero fandom di Assassin's Creed te ne sarebbe grato!

P.s. A questo punto ormai mi hai instillato un tarlo: anche tu potresti essere un Templare. Ogni mia certezza è naufragata miseramente T___T *scappa piangendo in stile Jean Claude*
(Recensione modificata il 18/11/2015 - 11:27 pm)

Recensore Junior
18/11/15, ore 19:33
Cap. 2:

Ma sì, accoppiamo gente come se non ci fosse un domani, manco fossi George R.R. Martin! Prim Marcello e ora Fabiana. Parte il totomorto: chi creperà nel prossimo capitolo?
Ma no, la Smart noooooooooo! No e poi ancora no! Mi ha fatto pensare a Sophie Neveu de “Il Codice Da Vinci”, se non addirittura ai due protagonisti del capolavoro Asylum “100 gradi sotto zero” che con la loro Seicento... beh, non te lo dico perché se non l'hai visto ti spoilero la parte migliore del film, che devi assolutamente vedere u.u
Per esperienza (ma anche per tenere fede al mio titolo, dopo essermi guadagnata l'ambito “Premio Pignolo 2015” u.u) quello in cui si sono conosciuti i due personaggi è più definibile come coffee break che non come brunch. Ne abbiamo giusto servito uno a Trieste un paio di settimane fa per Poste Italiane, tanto per rimanere in tema di (dis)servizi pubblici xP
Ahahahahah, ho riso un sacco ai rimandi su Robert Langdon proprio in virtù di quanto ho scritto poco sopra! Essendo che io butto giù le prime impressioni direttamente mentre leggo o poi rischio di perderle, limando poi la recensioni con ulteriori analisi, non avevo ancora notato il tuo riferimento a Dan Brown ed al suo romanzo quando ho scritto il commento sulla Smart xD Telepatia portami via <3
Lo spritz galeotto ci sta tutto! E dopo i crucchetti del capitolo precedente mi citi Goethe: dì la verità, la tua telenovela tedesca ti ha influenzato più di quanto tu stesso non ammetta u.u
La scenetta iniziale mi ha fatto fare più di un sorrisino, che poi si contrappone completamente alla mia faccia sbigottita nel vedere come si conclude la vicenda. Mi spiace molto per la fine di Fabiana e mi chiedo se Giulio (lo chiamo così in attesa di scoprire la sua vera identità) non potesse trovare un altro modo di agire, ad esempio sottrarle la chiave e compiere il lavoro senza coinvolgerla proprio. Oddei, sarebbe stato un azzardo per lui perché se la ragazza l'avesse scoperto avrebbe comunque chiamato le autorità, però invischiarla del tutto nel suo operato visto che di mezzo c'erano anche i sentimenti di lei era un rischio ancor più alto. Secondo me in ogni caso, pur riuscendo a corromperla (nell'evenienza in cui avesse accettato i soldi per comprare il suo silenzio), lui non sarebbe mai stato del tutto sicuro che Fabiana non avrebbe iniziato a fare ricerche su di lui o fare domande a qualcuno, anche se ciò le avrebbe potuto causare danni alla carriera. Boh, penso che alla fin fine toglierla di mezzo fosse l'unica soluzione possibile per l'Assassino.
La mossa di lasciarla dentro il sarcofago di Dante però non mi sembra esattamente la più intelligente, perché così facendo si solleveranno un sacco di quesiti sul perché lei sia stata lasciata lì dal suo assassino; magari i Templari potrebbero subodorare qualcosa... Certo, ormai la reliquia è in salvo, però prevenire è meglio che curare. Vero anche che portarla fino in macchina avrebbe comportato un rischio maggiore per lui, cioè l'essere visto a portare un cadavere in braccio, senza contare inoltre le eventuali tracce ematiche... Aaaaah scusa, io mi faccio sempre tremila giri mentali a cui poi mi rispondo da sola, perdonami! Sono “what if” inside :P Faccio prima a chiederti se puoi espormi direttamente il ragionamento che hai fatto tu per decidere di svolgere così la trama xD
Per concluderla in breve, il capitolo mi è piaciuto. La narrazione è fluida e il tutto risulta verosimile.
Sono più che mai incuriosita dalla conclusione della storia, corro a leggerla ;)
Un abbraccio a tutta la famiglia <3

P.s. avevo ragione a pensare alla fodera come nascondiglio, troppo scontato :P Comunque mi sono dimenticata di dirti che la frecciatina alla burocrazia italiana mi ha fatto rotolare! Grande xD

Recensore Junior
17/11/15, ore 17:20
Cap. 1:

*entra nel mirino stile James Bond inciampando bellamente, tanto per fare un'entrata “trionfale”*
Ok perdona la scenetta demente, ma non so mai cosa scrivere all'inizio di una recensione e sto giro mi è uscita così x)
Prima di iniziare il commento vero e proprio un appunto: ma scusa, c'era Haggy che viveva a Ravenna e si trova così a suo agio con i “sassi” (se mi leggesse Jul mi squarterebbe xD), potevi chiedere a lui info in più, altro che Wikipedia!
Scherzi a parte, io non ho mai visitato la tomba di Dante, però come ho avuto occasione di dirti altre volte sai descrivere in maniera magistrale i luoghi in cui collochi le azioni dei tuoi personaggi e anche in questo caso non sei da meno. Sei riuscito a ricreare nella mia mente pezzo per pezzo il monumento funebre, come se lo stessero costruendo intorno a me, manco mi trovassi nel film “Inception” con la ragazza prodigio Arianna.
Tutto il capitolo comunque ha il sapore del realismo e più che una fanfiction sembra davvero di leggere una scena da set cinematografico.
L'idea da cui parti è davvero intrigante e originale, impiantare un Assassino nella Seconda Guerra Mondiale e coinvolgere persino i resti del Sommo Vate intreccia così tanti elementi di spicco che la storia risulta gradita ad un più ampio pubblico di lettori dei semplici appassionati della nota serie targata Ubisoft.
Da come ci presenti frate Antonino Galvati nell'incipit, spaventato e preda dell'angoscia, io ci ho ravvisato un pochino Don Abbondio, “costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro”, perché egli teme le SS come il prelato manzoniano i bravi, ma subito hai spazzato via questo paragone nel momento in cui scrivi che il religioso, nonostante la paura, era più che certo di stare per fare la cosa giusta. Questo anche se ciò comportava un serio rischio per la sua vita, cosa che invece Don Abbondio ha sempre anteposto a tutto.
Marcello, con quell'alone di mistero in cui lo avvolgi, mi ha fatto invece pensare a Mastroianni, non so se per via del nome o perché come ti ho detto prima si ha l'impressione di visionare una pellicola e me lo ci vedrei bene nel ruolo di Sarti. Ad ogni modo sono due personaggi ben caratterizzati, nonostante la breve (per ora) apparizione.
Mi chiedo cos'abbia quel bauletto di legno di tanto speciale... Che vi sia qualcosa di nascosto sotto l'imbottitura di velluto? Vado subito a gustarmi il seguito per scoprirlo!
Solo un paio di correzioni: c'è una parola di troppo nella frase “dandogli appuntamento per la quella notte stessa” e devi correggere l'articolo ne “inquadrò in nuovo arrivato”. Sono solo miseri errorini che ovviamente non inficiano in nessun modo sul mio giudizio. E poi se non ci siamo noi lettori a farti notare le sviste che ci stiamo a fare? Sai che barba sempre le solite recensioni infarcite di complimenti manco un tacchino nel giorno del Ringraziamento xP
Baciotto!

P.s. Che carini i crucchetti che parlano italiano <3

Recensore Veterano
14/04/15, ore 14:22
Cap. 3:

Fuck. Fuck, fuck, fuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuck!
Ti odio! Mi ha fregata, facendomi fare la figura della mentecatta!!! Buuuuu, sei una persona orribile, quasi peggio dei cavalli!
Dai, minchiate a parte: ad essere sinceri questo capitolo me lo aspettavo diverso. A prescindere dal colpo di scena finale, non so perchè ma credevo sarebbe successo altro. Non che sia brutto come hai condotto l'andamento, eh... Semplicemente, inatteso.
A parte ciò devo dire che la storia era davvero bella come dicevi tu. Avrei dovuto crederti e sforzarmi un pochino di più prima. Ma meglio tardi che mai, non trovi?!
Bravo, amore mio. Sei sempre il migliore!

Recensore Veterano
14/04/15, ore 13:48
Cap. 2:

Mea culpa, dai. Ero sicura che l'avrei dovuto ammettere, come sono certa che lo fossi anche tu mentre insistevi che leggessi questa storia.
Con questo secondo capitolo non hai fatto altro che rafforzare in me la convinzione che il tuo talento espositivo sia davvero grande. Hai delle doti narrative davvero brillanti, e come se non bastasse padroneggi i tempi della storia con una semplicità imbarazzante.
Qui non si sta parlando di mera esposizione, ma della dipanazione di un intreccio complesso, il quale corrisponde ad'altrettanto complessa ed accurata trama i quali insieme portano il lettore a crogiolarsi nella beatitudine di una lettura avvincente e incalzante.
Ora, non sarò ipocrita dicendo che non mi aspettavo il comportamento di Giulio... Ma a dirla tutta ero straconvinta che appartenesse alla fazione rivale!!!
Mi spiace anche per Fabiana, poi... Cavolo, mi stava simpatica. Salvo le sembianze mi ricorda un po' una nostra bionda amica ferrarese, in qualche modo sai?!
Ora, svelato quale reliquia fosse celata all'interno del bauletto... Non mi resta che andare a vedere in cosa consista questa eredità del poeta!
Vado!
PS: Ah, se non l'avessi capito... Sei eccezionale. E onestamente sempre più convinta che tu sia sprecato come mero autore di fan fiction. Vorrà dire che quando nostra figlia sarà grande metteremo in cantiere quel famoso nostro romanzo a quattro mani!
(Recensione modificata il 14/04/2015 - 01:49 pm)

Recensore Veterano
14/04/15, ore 13:14
Cap. 1:

Credo che quando noterai questa recensione perderai i sensi! Ebbene si, alla fine mi sono fatta forza e ho iniziato a leggere questa storia. Come ti avevo già spiegato più e più volte purtroppo non sono una grande amante del periodo storico in cui comincia il tuo racconto, quindi ho fatto un po' di fatica a leggere il capitolo. Tutto sommato, però, devo dire che avevi ragione: il contesto storico fa solo da cornice ad un evento che, preso così, potrebbe svolgersi in qualunque altro periodo (se si ignora la presenza delle armi da fuoco). Premesso ciò, onoestamente mi pare prematuro dare un vero e proprio giudizio sulla trama, perchè ai fatti non succede nulla che in qualche modo non si sia già visto nei vari capitoli della saga di Assassin's Creed. Nulla da eccepire, come sempre, relativamente al tuo stile che è davvero eccellente.
Comunque l'idea del connubio tra il salvataggio delle ossa del Sommo Alighieri e quello della Reliquia (quale, poi, sono curiosa di saperlo) custodita dall'Ordine ravennate devo dire che è brillante. Lode lode al Templaretto per averti stimolato in questa produzione, quindi!
Tirando le somme la recensione non può essere che positiva (avevi dubbi?!). Mi toccherà leggere gli altri due capitoli, ora... XD
Amo!

Recensore Junior
04/04/14, ore 16:05
Cap. 3:

Ave Killer King!! :D come promesso, torno a recensirti!!
I miei complimenti per questa breve avventura, dove soltanto nel giro di tre capitoli sei riuscito a tessere un magnifico quadro di misteri e ambienti storici che pare tu abbia vissuto sul serio! Insomma, ti sei rivelato un pò un Emilio Salgari che con una potente immaginazione riesce a costruire paesaggi veritieri e suggestivi anche solo leggendo...Una documentazione accurata che si unisce a regola d'arte con gli elementi di Assassin's Creed! Nel capitolo secondo vediamo questo falso " Giulio" che , servendosi della disgraziata Fabiana, riesce a penetrare nel sepolcro di Dante e ad appropriarsi del prezioso cofanetto...Certo, devo ammettere che ci sono rimasta davvero male per la morte della donna!! :( spero che all'Alma MATER di Bologna, l'università che io frequento, non incappi in una trappola come questa XD ( io però studio le antichità classiche u.u ) è stato un durissimo colpo ricevere quella doccia che più che fredda, è stata artica...sono rimasta sinceramente " scossa" perchè nonostante tu sia stato dinamico e asciutto, per rendere bene l'idea dell'incombenza della missione, a me è venuta una gran tristezza nel pensare alla sorte della studiosa...Putroppo il dramma deve dileguarsi al più presto in quanto il tempo preme.
Nel capitolo terzo Giulio è in realtà Tiziano e qui emergono sorprese una dietro l'altra, dal ritrovamento del manoscritto di frate Antonino fino a...l'identità vera del protagonista e della spada!! O.O Io sono profana di questo fandom, però davvero non me lo immaginavo!! Ero rimasta un pò perplessa quando Tiziano ricorda di essere trasalito al racconto del frate, nel momento in cui è descritto il sigillo degli Assassini sul coperchio del cofanetto...però...sospetti non mi erano tanto affiorati...
Alla fine...bam!! Ecco l'effetto Killer King sorpresa come c'era stato anche in " Sia fatta la tua volontà" ! XD ribadisco i miei complimenti poichè ho sgranato gli occhi come una civetta! Una storia davvero ben costruita con dovizia di particolari ^^
Vorrei soltanto avanzare un mio personalissimo punto di vista...narrativo...Non è una critica, ma io nelle parti in cui fai le digressioni- flash back, inserirei direttamente la descrizione della scena ...mi spiego meglio. Quando si apre il ricordo, io cambio stile di carattere ( adotto il corsivo) e narro la scena come se la telecamera la spostassi in maniera ancora più "interna" . Passo dal piano presente, al piano passato...non se ho reso l'idea...Il mio è soltanto un punto di vista...Il modo in cui svolgi la narrazione non pecca di difetti...ti ho esposto un'altra alternativa ^^

detto questo concludo, attendendo la tua risposta!! :)

a presto!

p.s ma il dottor Virric è un tuo personaggio originale o appertiene al videogioco?
(Recensione modificata il 04/04/2014 - 04:09 pm)

Recensore Junior
09/03/14, ore 20:52
Cap. 1:

Buonasera, carissimo Killer!! ^^ rieccomi per la seconda volta, su questo fandom...
Ahimè commento da profana, ma grazie alle tue delucidazioni mi sono orientata più che bene :) L'inizio di questa avventura ha luogo in una Ravenna tenebrosa che brucia di paura e mistero...Siamo nella Seconda Guerra Mondiale e, malgrado questo periodo storico personalmente mi attragga ma al contempo non mi ispiri molto ( è una cosa strana però ho un rapporto controverso con tale epoca...) , mi ha incuriosita molto l'impresa di Marcello e Antonino..." L'eredità del poeta"....mi sono domandata " di che poeta tratterà mai? " Avrei dovuto immaginare Dante!! Per la miseria! Se prima lo apprezzavo tanto per la sua letteratura ora m'intriga di più perchè apparteneva all'Ordine!! O.O E' fantastico questo elemento...chi meglio del Sommo che ha delineato un quadro durissimo e aspro della decadenza dell'Italia e poi...ha collocato certi papi all'Inferno?? Divagazioni a parte, ho apprezzato molto la demarcazione che hai offerto di questi due personaggi che risultano vividi nelle ombre della notte e nel loro rapporto sofferto d'amicizia, nelle gravi responsabilità che li dividono...Antonino che vorrebbe sapere di più di Marcelllo ma non può...perchè dietro si cela una dimensione davvero enigmatica e rischiosa...
I marchi sono le ferite profonde dell'amico che giunge a sacrificare la sua esistenza pur di nascondere le reliquie di Dante, reliquie che sono molto di più di un emblema di libertà e lotta...Sono curiosa di sapere come si evolverà questa vicenda...La tua attenzione ai dettagli, alle atmosfere marmoree, all'immediatezza dell'esecuzioni brutali hanno aperto efficacemente la storia. Un prologo da film, una degna resa " cinematografica" ^^

arriverò anche con gli altri capitoli...XD un pò di pazienza!!

Complimenti e un salutone!!

Nuovo recensore
08/03/14, ore 15:13
Cap. 3:

questa storia mi lascia un solo rammarico....è gia finita!
parlando seriamente, ti confesso che la scelta di usare la spada di san Galgano mi è molto piaciuta.
Anche l'idea di base di considerare Dante come assassino è stata interessante, visto che tra la varia letteratura che ho "masticato" , il sommo poeta è sempre stato affiliato all'opposta fazione Templare ;)
In conclusione, mi stai facendo appassionare come non mai alle gesta di questi assassini del 20° secolo(territorio ancora inesplorato dal game credo) e proprio per questo mi auguro che a tempo debito scriverai di altri potenti scomparsi in circostanze misteriose, e chissà che dietro tali £esecuzioni" non ci possa essere qualche assassino nato per tuo pugno.

Recensore Junior
07/03/14, ore 20:31
Cap. 3:

Avevo adocchiato la tua storia già da qualche tempo e solo oggi sono riuscita a leggerla e non posso negarti che mi é piaciuta tantissimo!! :)
In effetti non mi ero aspettata questo risvolto, anzi questi tre capitoli sono stati un susseguirsi di sorprese! Inizialmente avevo pensato volessi costruire una storia sugli assassini della Seconda Guerra Mondiale, che è poi un periodo storico che mi affascina moltissimo, soprattutto per quanto riguarda l'imteresse quasi maniacale dei nazisti per le opere d'arte; infatti, quando alla fine del primo capitolo fai morire il Sarti, non posso negarlo, ci sono rimasta malissimo! Nel giro di un capitolo mi ero già affezionata e a quel punto ho capito che volevi fare un altro discorso, sospetti confermati subito dopo quando la scena si sposta ai nostri giorni. Anche lì un trauma! Dopo tantissime parole d'amore e dolcezza, behm!, una bella lama celata piantata nel petto della dottoressa. Mi é dispiaciuto moltissimo! Sinceramente lì ho cominciato a insospettirmi anche perché mi sembra che gli assassini non potessero uccidere gli innocenti e, infondo, lei lo era. Ma alla fine non mi sono fatta molti problemi, alla fine anche loro devono fare dei sacrifici e quindi, per quanto fosse stata una scelta crudele, potevo comprendere: mentirei se ti dicessi che alla fine non mi hai stupita, il pensiero che fosse un templare lo avevo avuto ma non credevo fosse questo il caso! Ma del resto questo tipo di colpo di scena colpisce sempre e lascia piacevolmente stupiti, decisamente!
Devo assolutamente farti i complimenti sul tuo modo di scrivere, mi é piaciuto molto! Lineare, chiaro e corretto, un vero piacere leggerlo!
Spero scriverai ancora in questo fandom perché mi farebbe molto piacere leggere ancora qualcos'altro di tuo, soprattutto se qualcosa di così originale.
Ancora complimenti e a presto!
Un abbraccio, Nebula.
(Recensione modificata il 07/03/2014 - 08:37 pm)

Recensore Junior
06/03/14, ore 20:26
Cap. 3:

Quindi Sarti era un Assassino ma, senza che lui lo sapesse, il frate cui affida il "segreto" è imparentato con i Baroncelli, che sono Templari. Che sfiga ^^
Bel colpo di scena, tutto giocato sull'ambiguità, brava/o. Ti confesso che, dalla morte della dottoressa in poi, qualche domanda me la sono fatta: dopotutto, almeno in linea teorica, gli Assassini dovrebbero trattenere la lama dal sangue innocente e la quieta rassegnazione con cui il nostro"eroe" fa secca la signorina qualche dubbio me l'ha fatto sorgere...ma Altair ci ha insegnato che, beh, ogni tanto la la lama sfugge e perciò...come dire...insomma...coff coff...
No, schrezi a parte, è una bella ff proprio perchè dall'inizio alla fine non hai ben chiaro di chi puoi fidarti e di chi no, quindi vai avanti e segui questo tizio che è un po' infame, certo, ma che non può non farti pure un pochino di tenerezza perchè sai come finirà, e che Vidic gli ruberà la scena. E vabbè, se l'è meritato, dai U.U
Ancora complimenti!

Nuovo recensore
03/03/14, ore 15:05
Cap. 2:

Secondo capitolo: con poche parole i personaggi si sono materializzati nella mia mente, riuscirci è fondamentale a mio avviso perchè proprio in questo passaggio risiede la magia della lettura...
semplici parole che si trasformano in luoghi e persone!!
Ho molto amato il "cambio di rotta" di Giulio..da amante premuroso a killer spietato...ho avuto l'impressione di trovarmi li e vedere lo stupore e lo sconcerto negli occhi di Fabiana....sei un grande!
Adesso attendo con ansia l'ultimo capitolo e sono sicuro non rimarrò con l'amaro in bocca ;)

Recensore Junior
27/02/14, ore 15:44
Cap. 2:

In effetti KillerKing sei un deprecabile bugiardo! Non so se io e gli altri fan di AC potremmo mai perdonarti per aver allungato di ben un capitolo di una ff appassionante come questa, sei davvero, davvero pessimo U.U
No, scherzi a parte, è davvero una storia interessante: la morte di Fabiana mi ha proprio lasciata a bocca aperta, e sono curiosissima di sapere dove vuoi andare a parare... 
 

Nuovo recensore
25/01/14, ore 15:52
Cap. 1:

Inizio la mia recensione ringraziandoti per avermi attribuito un qualche merito nella stesura della storia.
In realtà il mio unico contributo è quello di averti chiesto di scrivere ancora per deliziarmi del risultato:)
Ho seguito tutta la saga di Assassin's Creed su "carta stampata" e mentre scorro tra le righe di queste pagine digitali, non rimpiango affato il titolato Bowden!
Pur conoscendo sommariamente la trama la lettura mi ha preso intensamente e questo mi ha lasciato stupito, credevo infatti di percorrere una strada conosciuta , ed invece mi sono ritrovato a leggere con la voracità di chi ignaro si ritrova in un'avventura tutta nuova!
Cosa dire per concludere....scrivi scrivi e scrivi...ricorda che ho sempre un posto libero nella mia libreria!!

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