Recensioni per
E fu la notte
di syssy5
Ehylà... |
Nei casi della lotta che gli umani (perché credo che questi figuri appartengano alla specie Homo Sapiens, o comunque più umani dei licantropi) conducono contro gli "altri" (e con questo termine comprendo tutte le creature che la sua fantasia ha creato per personificare i suoi disagi: si varia dai giganti agli alieni, dai vari tipi di mostri agli androidi) si vede spesso che non sono affatti migliori di quelli che combattono (del resto gli umani non si comportano certo in maniera ineccepibile nei conflitti con i propri simili, pare che Herbert Wells per scrivere La guerra dei mondi si sia ispirato al genocidio inglese degli aborigeni della Tasmania), in questo capitolo si vede abbastanza chiaramente questo attteggiamento: non solo la condotta di questi messeri è tutt'altro che ispirata a gentilezza nei confronti della prigioniera, ma per sfogare la loro libidine non esitano a lasciar perdere il fatto che sia una nemica ma tendono a considerare appetibile quella che appare solo come una ragazza impaurita, in fondo, è solo un altro tipo di "preda". |
Singolare l'idea di una possibile fine della protagonista non dipendente dalle pallottole d'argento, una fine davvero terribile dato che non ha nemmeno bisogno di un nemico armato perché si verifichi, almeno quello può essere combattuto e se va di lusso potrebbe essere eliminato, in questo caso invece la fine è più subdola e crudele, un po' come se si fosse lasciata un'esca avvelenata. |
Non ho potuto fare a meno di pensare a come sia difficile la vita delle comunità fantasy, di solito non organizzate sul modello della democrazia rappresentativa, ma si affidano a capi carismatici ambosessi che solo tali o per diritto divino o altro di tipo equipollente o perché hanno dalla loro la tradizione culturale di solito affidata a profezie che per loro natura sono di interpretazione dubbia, anche in questo caso la comunità al centro di questa storia si dibatte in problemi del genere, ai personaggi il cui dialogo rappresenta gran parte del capitolo sorgono dei dubbi sullo stato di salute e sulle sue possibilità di condurre il suo gruppo in un momento di possibili ambasce (con un gruppo che punta ai loro beni e senza nemmeno la speranza di poter avere l'aiuto delle associazioni che s'impegnano per la salvaguardia delle specie minacciate) ma nessuno ha dubbi sul fatto che deve essere proprio lei e non altri a essere la guida (insomma, ricorrere almeno alle primarie no?). |
Direi che per essere un primo capitolo è scritto molto bene, è dotato del necessario fascino che porta il lettore a interessarsi alla stessa, anche se non è un argomento molto facile da scrivere, dato che quello che emerge dalle prime righe evoca un evento piuttosto disturbante, in altre parole quella dove si sveglia la protagonista sembra la scena di un crimine di natura violenta. |
8° CLASSIFICATA. “E fu la notte” di syssy5 |
Ciao! |