Ho trovato molto interessante questo alternarsi di presente e passato e il modo in cui le vicende si concatenano: certo, uno stato di guerra intergallattica non è cosa nuova nella letteratura fantascientifica, ma mi è piaciuto molto il punto di vista che hai usato e le vicende che hai scelto di narrare.
Il personaggio di Lucrezia è veramente ben gestito, mentre seguiamo la sua evoluzione nel corso degli anni -- da recluta con una profonda fede nella Federazione, a naufrago dello spazio che ha perso tutto quello in cui credeva (e che poi scopre perfino che il suo oggetto di odio non esiste più), a ufficiale che lotta non per devozione militare ma perchè, cito, credeva nella vita. Ecco, credo che sia proprio questa la lezione più grande che abbia tratto dai quindici anni su Adeus: a vivere e sopravvivere, ad attaccarsi con le unghie e con i denti alla vita. Un sentimento che, da quel che mi pare capire, la aiuterà nella guerra contro i Giustizieri.
Mi sarebbe piaciuto leggere un po' di più degli altri personaggi, che di primo acchito sembrerebbero un po' piatti, anche se verso la fine Arianna lascia intravedere il suo lato più femmineo, cosa confermata e messa in dubbio alla fine -- e, onestamente, non credi che in 15 anni lei e Angus abbiano avuto sufficiente tempo non solo per formare coppia, ma anche per procreare? :P
Un piccolo appunto: ti suggerisco di spostare la Nota d'autore a fine storia perché, messa lì dov'è, spezza il ritmo della narrazione.
A presto.
D. Rose |
