Recensioni per
La guerra di Piero
di Marty Andry
Positive : 10
Neutre o critiche: 0
Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Ciao! |
.gif){kind=avatar}
Premetto che ho letto questo capitolo subito dopo aver letto la tua risposta alla mia recensione, ma non ho avuto il tempo di lasciarne un'altra a causa dei soliti motivi che vengono dopo l'inizio della scuola. Comunque questo è forse il mio capitolo preferito finora, ho apprezzato molto la tristezza di cui è intriso e il modo in cui descrivi l'addio da Teresa è strappalacrime, davvero, mi sono venuti gli occhi lucidi :'). Mi piace quando scrivi in dialetto, anche se lo capisco abbastanza a fatica :D. Io sono campana, quindi diciamo che il mio dialetto per certi versi assomiglia al salentino (tipo tu hai scritto la parola "ccucchiati", che in napoletano si traduce in modo molto simile), ma per altri sono due lingue opposte. Per esempio, la corretta traduzione italiana di quel "vogghiu vesci ce faci" la devo solo a conoscenze vaghissime di espressioni salentine, perché senza probabilmente sarebbe rimasta un mistero per lungo tempo, e ti posso assicurare che, riferendo quest'espressione ad una mia amica che non ha mai sentito neanche una parola in salentino, le è risultata totalmente incomprensibile. Comunque ho letto la trama del libro che mi hai consigliato di leggere e lo leggerò al più presto, perché mi incuriosisce parecchio. |
Per ora questa storia mi piace molto e penso che tu abbia avuto un ottima idea. Adoro questa canzone e leggere una storia su questa è da una parte anche divertente. Ottimo lavoro! |
Che carini, devo dire che Piero e Teresa sono proprio una bella coppia, proprio perché superano tutti i pregiudizi sulle famiglie di provenienza tipici del passato, soprattutto nella mentalità di paese. La frase in salentino mi ha spiazzato, è un dialetto molto particolare, però l'ho trovata assolutamente adatta a tutta l'ambientazione, per cui ti faccio i complimenti - la trovo estremamente realistica. Spero che continuerai ad aggiornare questa storia. :) |
Lo sfondo è sempre stato ben delineato, ma ora che mi hai detto che tu stessa vieni dal Salento non posso che ammirarlo ancora di più, soprattutto in questo capitolo; la descrizione della festa e anche della famiglia di Piero rispecchia brillantemente quanto io ho avuto occasione di vedere delle feste pugliesi, così allegre e tradizionali, ma ovviamente tu ne saprai molto più di me. Apprezzo il fatto che tu abbia voluto immaginare la vita di Piero in questo modo proprio perché i personaggi di De Andrè sono terribilmente tristi, ma temo che tutta questa precedente felicità renderà il momento del distacco molto tragico; ma questo lo sai solo tu, almeno per ora. Ti ringrazio perché mi hai fatto venire in mente un sacco di idee su tantissime canzoni di Faber, un giorno spero di pubblicare una storia ispirata a qualcuna di esse. La canzone suggerita da tuo nonno mi è piaciuta :D ti volevo chiedere come mai ti piace De Andrè - è una rarità trovare qualcuno che lo conosca tra i miei coetanei e qualcuno che scrive una storia su una sua canzone mi rallegra immensamente. :) |
Ho solamente letto le poche righe iniziali, poi proseguirò, e sono rimasto impressionato dalla scorrevolezza del testo e dalla descrizione del paese in cui ambienti la storia. Sono immerso in quel contesto lì: povertà, vecchie tradizioni, il caldo afoso, la preoccupazione per la guerra a pochi passi. |
Rieccomi qui :) mi farà sempre piacere continuare a leggere questa storia e scoprire come va a finire. A quanto pare in questo capitolo le ombre della guerra si fanno più cupe ed incombenti, ma l'amore resiste e persiste. Credo che la figura di Ninetta sia la stessa che verrà invocata in seguito da Piero prima di morire nella canzone (o no?), ma se così fosse ammiro la tua idea, perché non ero mai riuscita a pensare a Ninetta come qualcuno che non fosse la donna amata dal protagonista. Mi piace il fatto che tu abbia pensato a Salvatore come un ragazzo quasi geloso del suo migliore amico e, in generale, i rapporti che Piero instaura; mi fanno pensare a lui come un ragazzo molto più vicino a me di quanto potessi immaginare e questo rende forse più triste immaginare la fine del protagonista. Ad ogni modo, volevo chiederti in che modo e perché ti è venuta quest'idea di trasformare una canzone in una storia. - Mariapia :) |
Ciao :) questa storia mi ha attirato per il titolo e la descrizione, perché La guerra di Piero è una canzone che mi piace moltissimo, e credo che la tua idea di trasformarla in una storia sia stata davvero brillante. Ho notato che hai pubblicato il primo capitolo a parecchia distanza dalla pubblicazione del prologo, quindi spero di non dover aspettare così tanto per scoprire l'evoluzione di questa storia, che promette benissimo. Inoltre ho apprezzato molto i dettagli dell'ambientazione storica, dalla descrizione del paese alle caratteristiche dei vari personaggi. - Mariapia :) |
Ho sempre amato la candone di De Andrè... e vedere che qualcuno ci scrive una storia sopra e stupendo! Mi piace molto come primo capitolo e spero che continuerai :) |
Wow! Come inizio non sembra male. Premetto che adoro (sì, mi piace come canzone) "La guerra di Piero" quindi appena ho visto titolo e trama mi sono subito affrettata a cliccare, e non credo di aver fatto poi tanto male. Il finale mi ha lasciata pensare. "Due giorni...che cosa vuoi che siano" suppongo che in questi due giorni dovrà andare a fare la guerra, magari. Dopo tutto è solo un ragazzo normale, poveretto. Comunque sono curiosa della piega che prenderà questa storia. Ciaux. |