Posso dire, da compagna di contest a compagna di contest, che sono senza parole? Questa storia è una piccola chicca e fila tra le mie preferite, subito.
L'argomento è già capitato, tra noi, su Shura e i suoi film mentali sulla Notte degli Inganni, su chi ci sia dietro e su cosa non ci sia dietro quel velo di Maia. Non ho fatto in tempo a rispondere al nostro ultimo mp, ma credo che ricollegare il discorso qui sia sensato (forse. Nel caso ti autorizzo a tirarmi dietro limoni).
Shura è, suo malgrado, un personaggio ambiguo, un po' perché Kuru l'ha caratterizzato con momenti random e un po' perché Okada l'ha colato nell'angst, manco fosse un Byron 2.0. Ok, è un personaggio complesso ma, secondo me, sei riuscita a dare e creare un legame che unisce il tormento con il bullismo da pavone. Sei riuscita a rendermi Shura umano, con tutti i suoi patemi, e già questo è un enorme punto a tuo favore.
Shura ha dieci anni, miei dèi, quando viene spedito a fare il lavoro sporco. Un lavoro sporco a cui Aiolos, per di più, soggiace tranquillo (more or less: di colpire, colpisce, ma richiamare la Cloth è troppo complicato, forse la tenia gli ha stretto troppo il cervello), interessato soprattutto a difendere la piccola Athena. E qui, sorge il bello: 'sta benedetta pupattola che fine ha fatto? Shura è convinto di averla portata indietro e Saga glielo lascia credere, incensendolo anzi per la buona azione. Noi lettori sappiamo che Athena è con Kido, al sicuro, ma dobbiamo dire che la sparizione dell'infante torna utile a Saga (anche perché il genio è convinto che la bimba sia morta).
Ciò che resta, alla fine, è proprio il porsi di Shura davanti a quella punizione/delitto. Perché, tralasciando il maestro Javier (prima o poi, leggerò anche questa storia), tralasciando il Pontefice e gli altri Gold, restano le sensazioni di un ragazzino di dieci anni che ha amato e conosciuto un Aiolos leggiadro, puro, gentile, che lo trattava come un amico. Aiolos diventa, nell'immaginario di Shura, un fratello maggiore, un amico, un esempio da seguire e quando l'idolo cade, i suoi frammenti si spargono nell'anima del Capricorno e lì restano, impossibili da gettare via e dimenticare.
E Shura, a distanza di anni, è lì che continua a farsi male: l'ouzo, il tramonto, il retro della Nona Casa e il sole che tinge la visuale di Capricorn color del sangue, lo stesso sangue che lui ha versato, tagliando le carni di Aiolos.
Ha un bel dire, Saga, che Shura può portare il fardello e che deve dimenticare. Gli torna comodo, a lui. Ma resta sempre la psiche turbata di un bambino di dieci anni che non riesce ad accettare il tradimento di un amico. Perché Aiolos resta sempre un amico nei suoi pensieri e forse Shura si mostra codardo nel non voler andare a fondo, nel non voler sapere e capire il perché Aiolos abbia tradito. Io credo che sia spaventato dal sapere e questo porti alla nascita del suo dubbio, su se stesso e su ciò che ha fatto. Un oceano di angst gratuito. Con somma gioia di Saga.
Bellissima OS, complimentissimi <3 |