Recensioni per
Alegria
di mamie

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/03/14, ore 00:30
Cap. 1:

Mi sembra una storia sul tema del riscatto, quello che però meno dà nell'occhio, o meglio di un doppio riscatto, prima di un tipo più proprio all'attività dello sventurato protagonista, un altro di tipo che a prima lettura sembra eccessivamente diverso dal suo ambito, ma forse è semplicemente diventato ciò che era.
In altre parole, leggendo la prima parte del testo sembra una sorta di delicata favora, l'artista circense ridotto da eventi cui non è responsabile a una vita miserabile da saltimbanco di strada che trova un mecenate che gli ridà lustro e una nuova ragione di vita, ma poi accade qualcosa di ancora peggio (il problema di prima lo aveva reso indigente ma sano dal punto di vista fisico, il secondo lo rende piuttosto malconcio).
A questo punto si situa il vero colpo di scena della storia, che la rende particolarmente interessante e degna di ottimo giudizio in questa sede, la trasformazione, il passaggio da attrazione visiva a quella di vate che nei suoi testi compie acrobazie non meno ardite di quelle che faceva in pista e dimostra di avere un talento in tal senso che evidentemente aspettava di sbocciare mentre il suo padrone spendeva il suo tempo negli esercizi fisici.
La scelta del ruolo di Pierrot mi sembra ovvia, il tapino non poteva assumere altro ruolo (dato che la maschera ha con sé la mestizia nel suo porsi al mondo), del resto il cambiamento non è stato indolore, se è vero che nel suo nuovo ruolo ha un buon riscontro nel pubblico, la sua è stata comunque una scelta che probabilmente non avrebbe compiuto senza incidente.
Ma nel mondo particolare del circo anche il dolore può diventare attrazione, sia pure sublimata dall'arte.
La canzone scelta è bellissima e rende benissimo lo spirito della storia; ma, canzone per canzone, non posso non pensare alla famosa canzone di Renato Zero "Il carrozzone va avanti da sé, con le regine, i suoi fanti, i suoi re...", e in un certo senso, il protagonista è diventato un "re", sia pure dopo non poche traversie.
PS. Ancora grazie mille per la partecipazione alla challenge.