Recensioni per
Il Destino di Alan
di Melinda Pressywig

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/01/15, ore 18:19

Recensione premio

Sì, oggi sono presa bene con le recensioni, quindi è meglio approfittarne U_U
Ho scelto questa storia perché nell'introduzione ho letto la frase "finale inaspettato" o comunque qualcosa di simile, quindi mi ci sono fiondata xD
E che dire... il finale mi ha fatto cadere le braccia, le gambe, la mandibola e pure un paio di denti (non sono carne in decomposizione, ma era giusto per restare a tema). Ecco, diciamo che vedersi spuntare in un'apocalisse zombie due cavalli alati con un mago sopra che mi ricorda tantissimo un incrocio fra Silente e Gandalf non è esattamente ciò che ci si aspetta. Sì, il finale era a sorpresa, nulla da dire, e anche un po' nonsense xD
Non ho trovato errori - giusto un paio di battitura e uno di punteggiatura - e la storia scorre molto bene. La trovo davvero piacevole, anche se, nella prima parte, un po' ansiogena. E immagino fosse il tuo intento, giusto? I personaggi non sono molto approfonditi, e forse questo mi dispiace un po', comunque hai spiegato bene in poche parole ciò che è successo al protagonista e all'umanità intera. Le descrizioni degli atti compiuti da zombie e umani sono scarni e diretti, cosa che mi ha fatta abbastanza inorridire, in alcuni punti... ho un debole per i non-morti e gli zombie fanno abbastanza paura >.< Comunque sia la storia mi è piaciuta, quindi complimenti!
Alla prossima,
Aturiel

Recensore Junior
11/10/14, ore 15:42

Salve Melinda, proseguo la lettura delle tue storie.
Non appena ho visto che tra i tuoi racconti c'era anche una storia fantascientifica ho fatto i salti di gioia. È un genere che mi piace molto e quindi ero curioso di vedere che cosa avresti tirato fuori dal cilindro.
Dunque, non sono proprio soddisfatto di questa storia. Mi spiego meglio:
Prima di tutto la scelta di ambientare l'intera vicenda in una sorta di apocalisse zombie può essere rischiosa, dato che ormai questo genere è pieno fino all'orlo di cliché e stereotipi. Tuttavia te la sei cavata abbastanza bene, caratterizzando ottimamente l'ambientazione. Di solito io apprezzo un tipo di fantascienza molto diverso, più "classico"(ad esempio i romanzi di Isaac Asimov, il re della fantascienza), ma non mi è dispiaciuta totalmente questa scelta.
Una cosa che ha attirato subito la mia attenzione è stata la parola "Fantasy" tra i generi principali. Fantasy e fantascienza insieme? Strano. Stranissimo.
La mia curiosità è salita alle stelle e mi aspettavo che, da un momento all'altro, accadesse qualcosa di inaspettato, un colpo di scena che mi avrebbe lasciato a bocca aperta. Ero pronto a tutto.
Ma non a questo finale.
E qui arriva la nota dolente.
Il finale non mi è piaciuto, per niente. Capisco che tu volevi creare un colpo di scena che lasciasse a bocca aperta il lettore ma, secondo me, questo finale rovina tutta la storia. Sembra scritto di fretta e questo è un male. Si sa poco di questo Azorat, se non che è uno stregone e che, miracolosamente, arriva a salvare Alan da morte certa. Tutte le spiegazioni sul motivo di questo gesto sono liquidate in due sole frasi. Peccato, un vero peccato. Nonostante l'impostazione un po' stereotipata(ammetterai che un'apocalisse di zombie non è proprio una pensata originalissima) il racconto poteva essere decisamente più godibile e sul finale potevi ribaltare tutto e spiazzare il lettore. Non dico che non sono rimasto sorpreso ma questa sfumatura fantasy piazzata alla fine mi è parsa decisamente forzata.
Sai che io ritengo che tu sia un'ottima scrittrice, con uno stile narrativo veramente notevole. Questa volta tuttavia sono stato indeciso fino all'ultimo; non sapevo se mettere una recensione neutra oppure no. Alla fine la recensione è positiva, nonostante tutto. Non penso che tu sia il tipo di persona che se la prende per le critiche e questo è più un parere personale. Se scriverai altro su questo genere io leggerò, come sempre. Ma, personalmente, penso che questo esperimento sia un mezzo flop. Inizia bene ma finisce male.
Ripeto, è solo un parere personale. Ma l'onestà nelle recensioni conta più di ogni altra cosa.
Spero che non mi odierai.
A presto.

The Sorrow.

Recensore Junior
22/02/14, ore 20:21

Eccomiii!
Allora, l'introduzione é bellissima, la lettura dolcemente scorrevole e il contesto ben descritto. Ma che bello *.*!
Non so che dirti di nuovo oltre ai soliti machebello, machebrava, maevviva: ma questa volta mi hai davvero stupito :)
Non mi aspettavo una storia del genere né tantomeno un tono così apocalittico. Scrivi talmente tante storie che non riesco a concepire l'idea che tu, tutto d'un colpo, abbia steso un racconto così intrecciosamente complicato in poco tempo.
Complimenti carissima, é davvero bello.
L'unica pecca sta forse nel finale: non parlo del colpo di scena, ma della difficoltà nel dover improvvisamente concepire la mitologia che sta dietro alle scenografie.
Ovviamente, per il resto, figata ** é il tuo primo tentativo e l'hai fatto benissimo!
:D a presto (maledetta te ho un altro tuo racconto da recensire! ahah)

Recensore Junior
22/02/14, ore 10:24

L'approfondimento sulle qualità predatorie degli zombie, così rifinito e ricco di dettagli, è già un pollice in su: mi piace come hai sezionato in modo "viscerale", quasi clinico, queste creature sin troppo spesso destinate all'anonimato e ad un mero ruolo "de paura". Max Brooks approverebbe!
Ho trovato coraggiosa la fusione tra fantascienza - a mio parere, giustamente solo accennata - e horror, senza dubbio un esperimento difficile, ma che considero riuscito. Il flasback riesce a contorcerti le budella con una velocità spaventosa, ed è un traguardo di tutto rispetto vista la durata complessiva del racconto, ottimale per la vicenda trattata.
Il finale è forse la parte migliore, non chiedermi il perché. Anzi no, ti dirò come la penso. In questi giorni sto leggendo roba di Richard Matheson, e sebbene adori il suo modo di descrivere eventi inconsueti, spesso e volentieri i suoi finali "esplicativi" mi fanno cadere le palle. Tu hai optato per una conclusione che non è generica, non è un cliffhanger e non contiene nemmeno l'accenno di un miglioramento della situazione globale. Si tratta di una svolta ibrida di difficile classificazione che l'ironia rende plausibile. Insomma, qualcosa che - e questo vale per ogni valido scrittore - è già stata fatta, ma non in questo modo. Ci vuole ingegno e un pizzico di coraggio, qualità che di sicuro non ti mancano. Bella prova.

Recensore Junior
18/02/14, ore 13:07

Ciao Melinda!
Mi è piaciuto questo racconto: è un esperimento ardito, una improbabile combinazione di generi, ma l'effetto complessivo è gradevole e anche divertente (con particolare menzione alla comparsa del mago verso la fine).
Prese singolarmente, le singole parti non sono originali (l'ambientazione fantascientifica, il survival horror con gli zombi, e il fantasy con stregone e mondo parallelo), anzi riprendono gli stereotipi più diffusi del genere, ma - oltre a essere comunque ben scritte - mi è piaciuto molto il modo in cui le hai combinate. Quando poi è comparso lo stregone collerico e si è aggiunto anche il fantasy, beh, quello proprio non me l'aspettavo!
Mi unisco a quelli che vorrebbero il continuo dell'avventura di Alan nel mondo di Varzolat, ehm, di Varzogat, ma come sempre la decisione sta a te!

Mi ha fatto piacere leggere di nuovo qualcosa di tuo!
Ciao!

Recensore Master
11/02/14, ore 14:52

Ciao, Mel! Eccomi arrivata a leggere i tuoi ultimi lavori.
Oh, caspita, non credo di aver mai letto nulla su Efp di questo genere. Qualche lavoretto in passato, sì, ma non tuo.
Un campo nuovo da esplorare, eh?
Allora, ti dico subito che è un vero peccato che la storia sia solamente una one-shot perchè potrebbe fungere da prologo per qualche storia più lunga e interessante, però anche come one-shot va bene, perchè alla fine, fondamentalmente, il destino di Alan cambia, Alan cambia vita, quindi direi che anche la one-shot e il senso che vuole dare il titolo vengono rispettati alla grande.
Gli zombie. Credo di avere un forte ribrezzo per questi esseri, anche se oggi posso sembrare io stessa una zombie visto che sto male (-_-).
Comunque, sì, non è il genere di lettura che preferisco ma di te leggo tutto! :) Vedo che ti sei destreggiata abbastanza bene nel genere, poi.
Mi piace lo squarcio del passato, gli accenni ad Ennie (è un nome che hai inventato tu? Io non l'ho mai sentito). :) Tristissima quella parte, insomma.
Poi la parte finale ti incuriosisce quanto basta per sperare in un seguito. Ma hai intenzione di fare un seguito? ;) Non uscirebbe qualcosa di male, secondo me.
Tutto quanto è stato scritto benissimo, il testo è scorrevolissimo come sempre e ti fa entrare nell'atmosfera e la parte finale, con l'arrivo dello stregone, con i cavalli alati e la partenza finale è bellissimo. Dà una vera svolta nella storia, una svolta inaspettata.
Quindi Alan abbandona quel mondo e va direttamente da un'altra parte. Ha avuto una fortuna, voglio dire, era prossimo a morire lì nella sua città, no?
Mi sono davvero incuriosita, mi piacerebbe sapere come continuerà nell'altra terra la vita di Alan.
La sua partenza mi dà come l'impressione di un taglio netto col passato, un atto di libertà, uno stacco totale con la vita che ha passato in quel momento.
In conclusione, un gran bel lavoro, Mel.
Un genere strano da leggere per me, ma vedo che tu te la sei cavata benissimo anche con questo, brava brava, una bella sorpresa inaspettata!
Kiss! ;)

Recensore Veterano
10/02/14, ore 13:52

Ciao! :)
Sono subito stata attratta da questa trama che lascia un po' nel mistero di cosa tratta la storia!
Però poi ho visto gli zombie  *-* non letteralmente, per fortuna xD e io amo gli zombie, quindi ho amato di conseguenza anche questa storia!
Che, devo dire, è scritta benissimo, con la giusta suspance, descrizioni accurate ma non tediose ... proprio interessante.
Poi non sono mancati i colpi di scena ... tipo l'arrivo di Gandalf xD (per me rimarrà Gandalf <3) che all'inizio ho pensato fosse uno dei 4 cavalieri dell'apocalisse e mi sono detta "Ma povero Alan, che sfiga. Prima l'assalto zombie, poi pure i cavalieri!!! Che uomo fortunello che è! " xD
Mi dispiace per Ennie però :/ povera ragazza, ex ragazza, suppongo. xD
Diciamo che Alan ha avuto delle idee migliori di quella in passato, almeno spero, perché attraversare un branco di zombie affamati e appena trasformati non mi sembra la genialata del secolo!
Mi rammarico soltanto del fatto che sia una one-shot T_T mannaggia ... scrivi un sacco bene e per me sarebbe uscita fuori una storia con i fiocchi. Ma evidentemente hai deciso così ed è venuta bene comunque! :)
Ancora mille complimenti!
Spero di avere tempo per leggere altro!
Un bacio

                                                                                                                                                         - BLACKSTEEL -

 
(Recensione modificata il 10/02/2014 - 01:53 pm)

Recensore Veterano
05/02/14, ore 00:26

Hahaha, no, vabè, l'entrata del mago era l'ultima cosa che mi aspettavo XD
Anzitutto grazie! Una storia in regalo, wow *_*
Che dire, l'originalità non manca ed il testo è scorrevole. La genialità sta tutta nella conclusione, va detto...e anche nell'inizio. L'introduzione mi è piaciuta molto, un inizio descrittivo elegante e chiaro, ottimo. E poi la figura del mago è fantastica, un perfetto elemento straniante, sui sui penso sia doveroso fare perno per dar forza al racconto.
Anche la piccola parentesi romantica nel centro è riuscita, o forse sono io che ho il cuore tenero? Ah, perché le disgrazie si portano sempre via le rosse con gli occhi azzurri? :c
Un piccolo dettaglio, quell'accenno al fatto che le provviste diminuivano e non se ne potevano fare di nuove. Cacchio, secondo me potresti approfondirlo un poco: è un ottimo spunto! Rimarca il fatto della sopravvivenza ormai fine a sé stessa e priva di scopo.
La storia quindi mi è piaciuta! ...però può migliorare XD Principalmente io la affinerei dal punto di vista stilistico, e magari aggiungerei qualche cosa nel mezzo.
Ma andiamo con ordine.
-"dalle orrende entità chiamate zombie" mah, non so quanto tu voglia spingere a fondo sull'horror, però anche a non voler strafare, un po' di linguaggio incisivo ci vuole. Qui la frase secondo me è troppo lunga e troppo artefatta, se vuoi rivelare subito la minaccia, scrivi solo "Dagli zombie, chiaro." o qualcosa così. È più forte, e poi nelle righe dopo ce li descrivi. L'incisività puoi usarla in generale e a piacere, quando vuoi andare sul macabro XD
-"Nessuno era preparato ad una crisi del genere; né sapeva da dove provenissero o da chi era stato scatenato quel fenomeno." anzitutto quel punto e virgola mi sembra un'interpunzione troppo forte, ma so che a te piacciono XD Poi fai un po' di confusione perché nella seconda parte sottintendi il soggetto zombie, poi lo cambi in fenomeno. Non che non si capisca, ma comunque suona un po' male. Comunque anche qui sembra che ci stiamo trattenendo, vacci giù pesante "nessuno sapeva da dove venisse, o come contenere quell'onda di marea fatta di denti e morsi e grida" tipo :D
-"Chi veniva ucciso si trasformava anch'esso" "a sua volta" non suonerebbe meglio?
-"I più audaci erano riusciti a tenersi per sé il cervello, premunirsi ed equipaggiarsi come meglio potevano" tenersi per sé non è ridondante? Penso bisognerebbe scegliere fra "tenere per sé" e "tenersi il cervello". E poi anche se la concordanza verbale non è il mio forte, penso che il tempo giusto sia "come meglio avevano potuto".
-"che esprimevano determinazione" che poi è come dire "determinati" :P
-"Era appena sfuggito a cinque zombie che lo stavano inseguendo" gli è sfuggito o lo stanno inseguendo? Dovresti specificare meglio, penso che sia riuscito a non farsi prendere, ma non ancora a seminarli, giusto?
-"Per una o due notti resistettero", scusa, ma il verbo alla fine mi fa leggere la frase con accento meridionale pesante XD
-"Erano due possenti cavalli alati" anche qui confondi, perché hai detto la riga prima che le figure erano tre. Fossi in te metterei "Due erano possenti cavalli alati", così tieni il lettore pronto per il terzo.

E il resto direi che va bene. I dialoghi sono interessanti, spassosi. Quello che manca è semmai un po' di contesto, nell'ultima parte. Per esempio io avrei fatto esitare Alan un poco di più, magari mentre il mago friggeva qualche zombie a suon di incantesimi e lo spronava a salire sul cavallo nero.
Poi sicuramente mi piacerebbe qualche parola in più su cosa prova Alan quando spicca il volo, se ha paura di salire così in alto, se si aggrappa forte al cavallo, se ha freddo...cose così, semplici, ma che abbelliscono il quadro.
E poi è interessante che Alan venga scelto perché è in ottima forma, forse vale la pena sottolineare, nella prima parte, che lui stia perdendo la motivazione. Che gli sembri sempre più inutile mantenersi in salute...e invece zac!
E comunque sono contento per Alan. La figura del mago, come detto, è fantastica e con la sua breve apparizione mi ha conquistato XD
La storia non è affatto male, e mette in campo un sacco di buone idee: con le poche correzioni che ti ho suggerito penso sarebbe davvero forte, ma l'autrice sei tu! Come al solito, i miei sono soltanto spunti.
E quindi complimenti per il racconto, grazie di cuore per la dedica (e per la pubblicità gratis!). Alla prossima! :)