Recensioni per
Malattie
di Fed

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/10/20, ore 15:33
Cap. 6:

COME ho fatto a non vederla fino a oggi?
Oh Fed, preziosissima questa pietra cade nel tuo stagno e apre increspature che aspettavo come doni di Natale.
Grazie.
Percepisco la tua sfinitudine, l'affanno del saltimbanco esausto, del veterano che a capo chino digrigna i denti. Ma ti prego, non chiudere il tuo bozzolo alla luce, non privartene anche se sostenerne il peso ha un prezzo così elevato.
E anche se vorresti soltanto annullarti nel sonno, socchiudi una palpebra ancora, non dimenticarti della musica.

Grazie

Nuovo recensore
02/10/20, ore 07:50
Cap. 1:

C'e' spalmata tanta noi in queste rime di una poesia sotto sforzo.Singolare questo modo di dialogarsi come a volere scacciare il maligno di un tempo iniquo.Molta qualita' in questo tuo lavoro.Benissimo.
Pasta 2/10/2020

Recensore Master
11/05/17, ore 14:40
Cap. 1:

Ciao Fed,
era da troppo tempo che rimandavo di leggere qualcosa di tuo, in particolare una tua poesia. Così, oggi, mi sono decisa a passare. E mi ha attirato questa raccolta. Quello che mi ha attirato è stato il suo titolo: così lapidario, onesto e, in un certo senso, essenziale.
Poi, una volta aperta la prima poesia, sono rimasta incantata dalle immagini che mi hai donato poetando: i trionfi di luce, le insegne, il camminare, le sensazioni di chi sta parlando, il cielo atroce da guardare...
Questa deve proprio essere una malattia...


-Han

Recensore Junior
12/06/15, ore 12:51
Cap. 3:

... Ed eccomi qua.
Probabilmente non lo dimostro nella maniera più appropriata, ma mi manchi davvero molto. Mi mancate sia tu che Godot, come un arto fantasma che pizzica, ma non voglio parlare di questo adesso, ci ho provato e riprovato e non è servito, non sono qui adesso per parlare di questo.
Parliamo di te e di queste poesie.
Ci sono tornata più volte, ma ora che se ne è aggiunta una terza le impressioni si fanno più definite.
Mi pare che tu stia lavorando su una te nuova, meno vorticosa, più meditativa, e allo stesso tempo ancora attenta al suono, alle sue onde, forse sei meno onirica e questo mi crea nostalgia- ma allo stesso tempo sembri con i piedi saldamente piantati a terra e lo sguardo comunque rivolto verso un altro posto, quell' "altra dimensione".
Come se una parte di te fosse stata costretta a crescere e si sia indurita, ma scavando al nucleo la tua forma non si è lasciata annichilire, non del tutto.
Quindi, che cosa dirti, se non che mi piace molto la tua strada, o meglio, mentirei se dicessi che non sono ansiosa di capire su quale strada stai camminando qualunque essa sia, ma trovare ancora indizi di ciò che eri solita essere mi rincuora, forse è davvero puerile da parte mia. Sei diventata mi sembra più sottile e più reale, più solida. Potrei sbagliare se affermassi che quella maschera da matto l'hai lasciata cadere in uno spazio più interno e protetto. Dentro di te. Da dove sussurra le sue urla arabescate, come da sotto un marciapiede su cui sei seduta a bere con gli amici.
Spero che tu stia bene, e spero che continui a scrivere, perché Fou o non Fou, hai sempre qualcosa di bello e prezioso nella tua penna. Forse è egoista sperare che tu rimanga, per così dire, sveglia, anche se fa male, perché "... il cielo a guardarlo è atroce."
Scusa, per tutto.
Ti voglio bene.

M_E_M

Nuovo recensore
13/04/15, ore 17:28
Cap. 2:

Che bella questa poesia... mi è piaciuta. L'ho letta con una tale lentezza ma con tanta armonia, e mi è piaciuta tanto. Mi piace il tuo modo di scrivere. Osservo molto le raccolte, perché sono tante poesie che riguardano qualcosa di simile (tipo te stessa, l'amore...) e sono tutte abbastanza belle. Complimenti. :)
Devo leggere anche l'altra. Bye !

Recensore Junior
09/03/14, ore 10:34
Cap. 1:

Ohi, buongiorno. Anch'io amo scrivere poesie, solo che quando decido di andare a cercarmene di belle da leggere non ne trovo mai. Tutte brutte ç_ç
Ma ora, menomale, ho trovato le tue. Per ora ho letto solo questa, ma, accidenti: complimenti. E' davvero bella. Non è complicata da capire, eppure, nella semplicità del linguaggio che hai usato, hai creato attorno a me Brescia, tutti i giorni che ci vado, tutte le sere del mercoledì, che torno a casa tardi da arpa e c'è buio, ci sono i neon, ci sono le persone che mi chiedono "E' questo treno che porta a Milano?" E vivendole, non sono sensazioni che amo, ma vederle scritte qui, scritte come le scrivi tu, le ho adorate. Io ti ringrazio perché mi hai fatto apprezzare quello che non apprezzo.
I primi due versi sono i migliori. Hai fatto bene a metterli come introduzione della storia, perché è proprio leggendoli che ho deciso di aprire le poesie.
Che dire? Davvero, meriti. Meriti molto.
A presto!

wincus.