Si pensa sempre che il personale ospedaliero sia dotato di un cuore di ferro. Purtroppo, quotidianamente si ritrovano a dover affrontare un turbine di emozioni contrastanti e per nulla piacevoli.
Mi sono imbattuta qui per caso e ho letto velocemente ciò che hai scritto. Ho una stretta al cuore, la mia mente vola dalla madre, alla povera bambina fino a raggiungere Pietro e le sue emozioni.
Comunque, breve ma intensa. Buona serata. :)

Quando ho letto l'introduzione, avevo già intuito come sarebbe potuta finire, ma ho deciso di aprirla e leggerla lo stesso. È stato difficile leggere queste poche righe. È difficile trovarsi in queste situazioni, guardare senza poter fare niente. Quando, purtroppo, queste cose sono accadute anche a me, mi sono sempre concentrata e chiusa sul mio dolore, un dolore che poteva essere solo mio e di nessun'altro. Si crede sempre che loro, il personale ospedaliero, siano abituati, insomma, che ci abbiano fatto il callo. Ma io penso che, a maggior ragione per loro, guardare senza poter fare nulla sia tremendo. Almeno, è quello che mi piace pensare. Fin da quando ero piccola, non ho mai neanche preso in considerazione l'idea di studiare medicina proprio per questo motivo. Grazie per aver dato voce a uno di loro :)

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Per poco non piango, con le parole mi hai fatto vedere una scena. Capita raramente che un testo sia scritto così bene da farmi provare delle emozioni.
Davvero tanti complimenti.
Continua così.
Alla prossima,
la Signora King

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