Recensioni per
Padre Uomo
di RiccardoAnto

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/02/14, ore 15:19

Puntualità non sarà mai il mio nome.
Mentre leggo il tuo capitolo, penso a Orwell e Huxley; più a Orwell che a Huxley. Non riesco ancora a immaginare che piega prenderà il tuo racconto, e ciò contribuisce ad alimentare la mia curiosità.
Lo so che non ha una connessione Internet con te ma qua ci sono fan che attendono un seguito!!
Va be', scherzi a parte: bel capitolo. Sei stato molto dettagliato nella descrizione della città, mi sembra quasi di vederla: terribilmente spaventosa e affascinante al tempo stesso.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata l'introspezione.
"In lui lottavano il cervello quantistico individuale e il cuore positronico connesso alla Rete, due menti, due coscienze che gli suggerivano di comportarsi in maniere opposte.": questa è la mia frase preferita. Forse perché parli di sentimenti e psicologia, due elementi prettamente umani, con un linguaggio specifico della matematica, dove non c'è posto per il sentimentalismo e l'Uomo nel suo essere.
"
Si sedette al centro della stanza e tornò a disquisire, nel suo cervello quantistico, di importanti questioni esistenziali. Si sentiva molto sporco a dir la verità, pensare in quel modo era così primitivo e umano che ogni tanto si ritrovava a toccarsi il corpo per assicurarsi che fosse davvero fatto di metallo e silicone, e non di carne e ossa. Perché condivideva pensieri umani e istinti biologici? Evitò accuratamente di trovare risposta a questa domanda, era già troppo difficile accettare l'idea che gli piacesse pensare quelle cose, figurarsi mischiarle con le equazioni della matematica.": stesso discorso per questo paragrafo; incredibile come un drone sia arrivato ad avere gli stessi dubbi di un essere umano.
Più che altro perché ha sentito l'esigenza di porsi queste domande? Cosa gli ha fatto cambiare il modo di pensare?
Spero di scoprirlo presto.
*sbattito di ciglia*
*dissolvenza a stella*

 

Recensore Master
08/02/14, ore 10:23

Questo Olmnir puzza di personaggio meritevole di grande stima, indifferentemente dai risvolti negativi o positivi che acquisterà il suo personaggio.
Trovo interessante l'ambientazione: una città estremamente tecnologica in una zona del mondo che ora non lo è per niente. Quello che mi lascia perplessa è il miscuglio di nomi e terminologie religiose piuttosto discordanti tra loro. Bisogna attribuire loro il significato che comunemente possiedono, o sono nomi di uso comune ceduti a strutture e istituzioni del tutto diverse da quelle note, dunque da interpretare in maniera alternativa?

Recensore Veterano
07/02/14, ore 02:28

Ric, c'è per caso qualcosa che non sai fare?
Tu sei un uomo di scienza, non dovresti saper scrivere così bene, in modo così appassionante.
Come si recensisce una storia del genere? Non lo so.
Non te lo dico perché sei mio amico, nelle recensioni sono sempre imparziale perché so che servono a far crescere l'autore.
Ma qui, che posso dire?
Che la tua storia è agli inizi ma ne sono già innamorata, che le descrizioni mi fanno impazzire, che hai una fantasia sfrenata e fuori controllo, ma che riesci a incanalare perfettamente - e, come direbbero Enzo e Carla, "CI PIACE"!
L'unico appunto che mi sento di farti riguarda il capitolo 1: mi piace lo stile che hai adottato, veloce, per far capire la frenesia di quegli attimi. Però in alcuni punti ci voleva una pausa, ad esempio:"Si lasciò scivolare dall'altro lato e raggiunse di corsa suo padre, (avrei inserito un punto e virgola) l'uomo sollevò distrattamente lo sguardo e quasi non riconobbe la figlia in quella figura sporca e sanguinolenta"; o anche: "All'uomo non servirono altre parole, (al posto della virgola, avrei messo i due punti) caricò il corpo debole della figlia sulle spalle e corse verso la tenda degli anziani"
Però, insomma, sono cose minime.
La sostanza è ottima, ed è questo che conta.


P.s.: Sappi che amo il fatto che dietro a tutto ciò ci sia la Chiesa. Mi raccomando, sviluppalo al meglio!

Nuovo recensore
06/02/14, ore 21:31
Cap. 1:

Capitolo appassionante, lettura scorrevole. Il riferimento nietzschiano mi ha colpito, così come la crudeltà delle scene, descritte così autorevolmente da lasciare immaginare tutto, come fosse un film mentale.

Recensore Master
06/02/14, ore 21:06

Allora, facciamo che evito di elogiare ciò che mi piace perché finirei per sembrare una sciocca fan-girl XD limitiamoci a dire che questa storia è... mh, così finisco per esprimermi attraverso termini volgari. Va bene, va bene, la farò semplice: come ti ho già detto, è bella. Utilizzi termini tecnicistici che non sono inseriti solo per far scena, ma seguono un percorso coerente mentre i dialoghi... insomma, i dialoghi sono fottutamente interessanti... ecco, mi è scappato. La debolezza della mia facoltà di linguaggio. Comunque, tornando a noi. Non dico che non ci siano delle incorrettezze o grettezze lessicali -seppur poche- che possano essere corrette, ma sono cavilli a cui potrai pensare in seguito. Per ora, continua a pubblicare ;)

Recensore Master
05/02/14, ore 21:52
Cap. 1:

Accidenti... wow.... insomma, io non leggo quasi mai le storie a più capitoli su efp perché, a dirla tutta, mi annoiano. Ho cominciato questa perché l'intro mi ha catturata, molto più del solito. Il mio timore era che si trattasse di una delle solite storielle by efp di ragazzini di prima media, apparentemente buone, ma che fanno accapponare la pelle appena cominci a leggerle. Fortunatamente non è questo il caso. Insomma, a parte qualche imperfezione di punteggiatura e maiuscole (magari hai saltato qualche punto, o non hai messo la lettera maiuscola a inizio frase), questa pubblicazione è scritta bene. Non posso giudicarne il contenuto, essendo solo il primo capitolo. Ti dico soltanto che, per come è incominciata, la metto nei preferiti. Spero solo non crolli nei capitoli a venire, perché purtroppo capita anche questo. Go on with power :)