Recensioni per
All'alba
di Ghevurah

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/01/21, ore 00:00
Cap. 1:

Questa storia è semplicemente bellissima.
io non- T ^ T
Il tuo stile è immacolato, ho apprezzato davvero questa tua aggiunta a questo episodio stupendo, perché tutti ne avevamo proprio bisogno.
Quindi grazie mille per aver scritto questa opera d'arte, sono rimasto davvero colpito.
So che è stata pubblicata tempo fa ma ho pensato comunque di lasciare una recensione :D
Ti sarò eternamente grato per avermi fatto provare così tante emozioni con questo chef-d'œuvre.
La parte che forse mi resterà più impressa è quando Findekáno rivolge la sua preghiera ai Valar. È qualcosa di speciale, delicato e struggente.
Ancora grazie e ti auguro una buona vita!
Con amore <3
vostro
LouSnip

Recensore Junior
27/12/15, ore 17:11
Cap. 1:

Ti saluto, Ghevurah!

Finalmente ho preso il coraggio di iscrivermi al forum, e non potevo che cominciare da te a recensire. Volendo essere onesti, dovrei dire che è proprio questa tua bellissima storia che mi ha fatto fare il passo definitivo per il mio ingresso in EFP (anzi, per usare le tue parole, sono uno di quei possibili autori che ti auguravi di stimolare).

Ma adesso che sono qui, ho quasi paura di non riuscire ad esprimere al meglio le emozioni che ha suscitato in me questo tuo capolavoro!

Premetto che sono molto legata a questa coppia di amici (o più che amici, dal mio punto di vista) e a questo legame che sopravvive a tutto. All'abbandono, al tradimento, alla lontananza. A me piace pensare, anche alla morte. L'episodio della liberazione di Maedhros merita di essere narrato per esteso e tu lo fai magistralmente, trasmettendo i sentimenti di Fingon dritti al cuore del lettore. 

Inoltre. Io sono una che legge ad alta voce. Che si sofferma su ogni parola e ne sente il suono e dal suono ricava una buona parte delle emozioni che il testo comunica. I vocaboli giusti, nella corretta sequenza, la punteggiatura adatta, l'assenza di ripetizioni inutili (solo quelle inutili, eh?, quelle utili le adoro!)… insomma l'uso dell'italiano, non dico raffinato, che è una parola che evoca un po' il prediligere della forma alla sostanza, ma… spinto fino in fondo alle sue potenzialità, per me è proprio una goduria! (E anche un traguardo da raggiungere nei miei stessi scritti, per inciso, quindi grazie anche per il tuo esempio).

Chiaramente tutto questo non avrebbe senso, se non fosse fatto per sorreggere una storia che ha qualcosa da comunicare; sarebbe solo un mero esercizio di forma. Ma, inutile dire, non è questo il caso. Già il fatto che si narra di uno degli episodi più coinvolgenti dell'intera opera del Professore ci mette al riparo da questo rischio. Ma tu fai ben di più, regalandoci una visione molto personale degli Eldar, di Maedhros in particolare, che, visto con gli occhi di Fingon, appare come una "creatura" verso la quale non si può fare a meno di provare soggezione, anche se sei il suo migliore amico… anche se ne sei l'amante. 

Ho apprezzato ogni singola parte del tuo racconto, che ho trovato di un'originalità preziosa. Un gioiello.
Ma mi permetto di citarne alcune frasi che mi hanno particolarmente colpito… diciamolo pure: commosso.
"Alza lo sguardo e lo vede all’orizzonte, sospeso, e sente la terra mancargli sotto i piedi. Perde l’equilibrio, scivola: le mani sulla roccia umida e tagliante. Si rialza a fatica, arranca. Calma, dice." Mi è sembrato di essere lì con lui. Mi è sembrato di essere lui.
E poi la preghiera. Il crescendo di rinunce di Findekáno ci dipinge l'essenza di ciò che Maitimo è stato per lui fin dal giorno del loro primo incontro: la perfezione. ("Rinuncio al riverbero del sole che infiamma i suoi capelli, rinuncio ai raggi della luna che scivolano sulla sua pelle."). O meglio, la perfezione che si fa completa nel suo rapporto con il cugino. ("Rinuncio al disegno pieno delle sue labbra, tese in radi sorrisi. Rinuncio alle sue mani, alla sua risata bassa e roca come il crepitare d’un fuoco.") 

Mi ha anche fatto piacere ritrovare alcuni dei miei headcanon: la parola pronunciata da Findekáno nell'accingersi all'amputazione non può che essere "Perdonami", il bisogno di Maitimo dell'approvazione del padre, che (se non ho male interpretato) traspare da: "Il giovane gli sorride e i suoi occhi stellari sembrano farsi ancora più luminosi." Il coraggio di Findekáno che travalica i limiti della follia: "Eppure ne sfida lo sguardo d’ombra, infiltrandosi nel suo regno con un’audacia che appartiene solo ai folli."

E vado a concludere (altrimenti rischio di citare tutta la fiction per intero): abituata ormai a leggere prevalentemente in inglese, è davvero – ma davvero! – un piacere tornare alla lingua madre, quando è trattata con tale padronanza. Brava!

E grazie per aver condiviso questo capolavoro.

Losiliel

Recensore Master
20/09/15, ore 18:23
Cap. 1:

Sono in una pozza di lacrime...
Questa tua storia mi ha smosso nel profondo e non so cos'altro dire, se non che sia meravigliosa.
Ho adorato ogni singola parola perché pura poesia.
Le descrizioni che fai sono mozzafiato e l'accostamento fra i giorni dorati di Valinor e le immagini di ciò che accade sul Thangorodrim, rendono queste ultime ancora più strazianti.

Sai... Io non posso assolutamente definirmi una purista e speravo di poter trovare storie che trattassero il loro rapporto in chiave di amanti e sono davvero rimasta affascinata dalla tua interpretazione.
Dovrei citare ogni singola parola di questa meraviglia ma mi limiterò ai passaggi che mi hanno colpita maggiormente.

----> " Findekáno, chiama, Perdonami se ti chiedo tanto. Perdonami ma sappi che sono grato ai Valar per questa fine. Per avermi permesso di vederti un'ultima volta."
                                                                                          
----> " l’opera più bella che le mani di sua madre abbiano scolpito, il più prezioso gioiello che abbia lasciato le fucine di suo padre"
                                                                                     
----> " Siamo condannati, ammette. In quanto Noldor, in quanto figli dei nostri padri. In quanto fratricidi. Noi, fautori delle nostre stesse disgrazie. Ma se non possiamo liberarci della nostra maledizione, allora l’affronteremo insieme. Io e te. Congiungeremo le sponde del Mithrim. Saremo uniti nella nostra disgrazia, ora e per sempre."
                                                                                                                                                                                    
Perdonami se mi ripeto, ma è splendida e pura poesia.
Mi rammarico. Questa non è di certo la recensione che meriterebbe una tale stupenda fanfiction.
Sappi che è stata la sua enorme bellezza a privarmi delle parole.
Io ti faccio i miei più sinceri complimenti e ti ringrazio per averla scritta. ( è finita di DIRITTO fra le mie preferite)
Un bacio, nella speranza di potermi far sconvolgere nuovamente il cuore.
Echadwen

Recensore Veterano
30/08/14, ore 23:04
Cap. 1:

Meraviglioso. Assolutamente meraviglioso. altre parole non ho per definire questa storia, incredibilmente toccante e commovente. ho pianto, quasi, leggendo il dolore di Maitimo e Findekàno, la descrizione di ciò che devono aver provato in un così terrificante momento, secondo me uno dei più crudi del Silmarillion, la dolcissima poesia che scaturisce dall'accostamento dei dorati ricordi che uniscono i due elfi, e il gelo e il nero orrore tutto attorno a loro.
una cosa: questa non è la prima volta che sento parlare di una slash Fingon/Maedhros, però è sicuramente la prima che ne leggo una FF nel fandom italiano... personalmente sono troppo purista per trovarmi d'accordo, ma la tua storia è talmente sublime che soprassiedo. Complimenti, spero di leggere ancora storie tue!

Recensore Veterano
19/02/14, ore 23:28
Cap. 1:

Ammetto di essermi avvicinata a questa storia con crescente emozione, fino alla vera e propria commozione, perché in un certo senso sapevo che c’era, da qualche parte. Da quando mi hai parlato del Silmarillion, subito ho pensato che da qualche parte avevi scritto, stavi scrivendo, di Maedhros e Fingon.
Ma non immaginavo che questo canto, il tuo, fosse così bello. E non potrei usare un’altra parola. Questo è un canto. Ho sentito la musica alzarsi come quei capelli fatti di fuoco, ridiscendere e posarsi sull’orizzonte piatto e gelato, sprofondare nella disperazione, sciogliersi nella fiamma bianca che alberga in Maedhros.
Un canto degli elfi di sicuro è così: tormentato e distorto. Strano e meraviglioso.
E questo bellissimo, vibrante racconto, è ciò che più me lo ricorda.

Ora, vedi, la voglia di lirismo è tornata a me.
Sono davvero incantata.

Recensore Veterano
10/02/14, ore 00:21
Cap. 1:

Ciao,
Mi ha fatto davvero piacere aprire questa sezione di EFP e trovare una fan fiction sul Silmarillion!
Devo essere sincera, non condivido la visione di Findekano e Maitimo come amanti, li ho sempre visti come due cugini uniti da una forte e sincera amicizia. Nonostante questo, la tua fan fiction mi ha colpita.
Mi ha colpita l'inserimento di alcuni dettagli, come i nomi in quenya, che dimostrano la tua profonda conoscenza delle opere di Tolkien, anche di quelle meno note. Mi è piaciuto il fatto che tu abbia dedicato spazio anche alla descrizione dei caratteri dei personaggi; bella anche la tua idea di associare ognuno dei quattro personaggi a una stagione, molto particolare!
Mi è piaciuto inoltre il tuo utilizzo dei colori, che sottolineano i vari contrasti presenti nelle scene, contrasti che sei riuscita a rendere bene anche nelle descrizioni dei luoghi e delle atmosfere: più cupa e cruda nel presente della scena del salvataggio, più pacifica e luminosa nei ricordi di Valinor.
In conclusione, sono contenta che tu abbia deciso di dedicare una fan fiction agli stupendi personaggi della prima era, cosa che fanno troppo pochi purtroppo...
Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo sul Silmarillion!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
09/02/14, ore 14:18
Cap. 1:

Allora, allora.
Appena ho visto l'introduzione, ho visto che si trattava di una storia sul Silmarillion, per di più con tanto di nomi in Quenya il mio cuore ha fatto le capriole. Finalmente, ho pensato. Finalmente qualcuno scrive riguardo alla prima era!
Poi ho letto "slash" e, ti confesso, il mio entusiasmo è scemato.
Sono una tolkieniana terribilmente purista e penso che il rapporto tra Maitimo e Findekano si limitasse a una salda amicizia (tanto più che sono pure cugini).
Quel "Findekano", però, mi aveva stregata. Di certo, ho pensato, sarà scritta da qualcuno che conosce bene l'opera di Tolkien, se la leggerò non avrò da pentirmi!
E difatti, così è stato. Nonostante io non concordi sulla gran parte delle tue visioni dei personaggi e degli avvenimenti (in ogni caso, si tratta di interpretazioni deltutto soggettive) l'ho trovata una storia davvero ben scritta.
La tua attenzione a ogni dettaglio mi ha commossa, è così rara in questo fandom!
Sai, mi ha colpito questo tuo accostare i personaggi alle stagioni... Personalmente io non paragonerei Feanaro all'inverno, ma l'idea è davvero poetica!
Spero che continuerai a scrivere in questo fandom, lo spero veramente.
A presto!
Melianar