Recensioni per
Imprisoned.
di ringostarrismybeatle

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/02/14, ore 15:34
Cap. 1:

Veramemte molto bella! Mi è piaciuta soprattutto la parte finale in cui John capisce il suo errore e comprende di aver fatto uno sbaglio a lasciare che il suo Paul se ne andasse. Nonostante la tristezza della storia mi ha fatto sorridere quando Paul gli ha scritto sul foglio di parlare con il suo avvocato. Non vedo l'ora di leggere la prossima. Un bacio, ciao

Recensore Master
18/02/14, ore 14:54
Cap. 1:

Non so neanche se le parole possano esprimere appieno quanto mi sia piaciuta questa storia. Anche se è angst. Mannaggia, andrà a finire che mi farai diventare fan dell’angst. E no, non posso.
Comunque, vado con calma, perché questa storia è piena di tante belle cose che devo segnarmele tutte.
La prima: “quando il mondo sembrava ancora offrire felicità e colori ai loro cuori giovani. Paul non ricordava neanche come fossero i colori.”
Questa frase crea la giusta atmosfera per iniziare a leggere la storia. Toglie i colori, e quello che rimane è il grigio e il grigio è triste. Ci fa capire subito in che tipo di mondo desolato sono finiti i personaggi.
La sensazione continua con i pensieri di Paul sull’amore. Sono davvero quasi insensibili, il concetto che ha lui ora di questo sentimento è terribilmente triste e angosciante. È una cosa molto strana per lui, così questa riflessione ci fa capire che deve essere successo qualcosa di veramente grave per ridurlo in questo stato.
“Come se una folata di vento avesse fatto volare via quei sentimenti, evidentemente troppo deboli per restare al loro posto.”
Anche questo periodo crea un’immagine interessante, come quei soffioni che si sgretolano soffiandoci sopra. I sentimenti deboli che non riescono a restare al proprio posto sembrano davvero parte di quei soffioni.
Poi arriva finalmente la motivazione, quando il lettore comincia a chiedersi e ipotizzare cosa possa essere successo. Sicuramente l’ipotesi più scontata sarebbe stata il tradimento, qualcosa che aveva a che fare con qualcun altro, invece no, ci sorprendi con le pasticche di LSD. Argomento molto forte, fa pensare a allucinazioni e miscugli di colore, invece no, qui rende solo più grigia e più triste la vita di John e Paul.
“Non aveva forza, non aveva coraggio. Fu la disperazione ad agire per lui.”
Qui diamo infine un nome al sentimento di Paul, disperazione. Ed è giusto questo periodo, perché Paul è troppo debole per agire e ormai la disperazione è così grande che pensa per lui.
“No, John non sembrava voler rispondere. Volere. Che verbo stupido da utilizzare. Come se la volontà di John, sotto quell’effetto, potesse valere qualcosa.”
Una frase molto forte questa, mi piace la riflessione sul significato di volere. Ed effettivamente è quello che fa la droga, rende vana la volontà di chiunque ne faccia uso.
“John, indifferente.”
Un periodo di due sole parole che rispecchiano alla perfezione la freddezza che ora John dimostra a Paul.
“Una persona avrebbe avuto occhi per guardare, orecchie per sentire. Un cuore per avvertire e capire che la sofferenza era tutto ciò che era rimasto nella vita di Paul.”
La potenza di questa frase è incredibile, annulla la figura di John completamente, rendendolo ormai solo un nome nella vita di Paul
Altrettanto potente è: “E uno zaino bastava per tutto questo.”
Qui arriviamo lentamente allo strazio più puro, sono veramente a tanto così da strapparmi i capelli, raggiungere John, dargli due ceffoni e farlo tornare in sé, ma la storia suggerisce che questo non funzionerà, il che non fa che rendere tutto più angosciante.
“Si avvicinò al pezzo di carta, piccolo ma pesante. E non di certo per una pesantezza fisica.”
Giustissimo, la droga accentua tutte le sensazioni. E questo passaggio lo mostra benissimo.
Altrettanto bella è la lettera di Paul, disperata come lui, senza speranza, senza alcuna via di scampo.
“E quando John si rese conto di essere solo, le mura iniziarono ad avvicinarsi al suo corpo, come se stessero per soffocarlo.”
Bellissimo periodo alla fine della storia, riprende e rispecchia nel modo più straziante possibile il concetto di prigione. Quella casa ormai è una prigione creata da John, in cui lui è rimasto intrappolato mentre Paul è riuscito a scappare.
Non so che dire, sei sempre più brava, migliori ad ogni storia e sono molto orgogliosa di te.
Complimenti.