Sono un grande appassionato di poesie tristi, quindi speravo, almeno per una volta, di poterti recensire positivamente. Ma, con mio rammarico, ho scoperto che anche quando la premessa e' buona non riesci a far durare il tutto.
La "prigione di cristallo" potrebbe essere sicuramente vista come una metafora interessante, una barriera astratta a separare una persona dal resto del mondo, e cio' potrebbe portare a una riflessione sulla solitudine, ma il testo?
E' solo un ammasso di termini triti e ritriti con una grammatica che si potrebbe rivedere e che, dalla quinta riga, perde completamente di ritmo e spessore.

Duecentesima recensione totale, e non te ne ho fatta nemmeno una positiva. E' un record ~

Il contenuto è molto triste. Apprezzo l'idea della prigione di cristallo, ma non mi piace molto la forma. Quel "Che io esista" al quinto verso stona. Secondo me da quel punto in poi, la poesia non ha praticamente ritmo.