Recensioni per
Chiamami ancora amore
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
24/05/15, ore 12:03

Sono sbalordita.
Non sei lei, vero?
Perchè lo sembri parecchio: mentre leggevo pensavo "Non è che la Mazzantini ha deciso di crearsi un account su Efp per aggiungere un paio di missing moments?" poi ho realizzato che certe cose non sono possibili (meno male) e mi sono trovata di fronte qualcosa di ancora più sbalorditivo. Ma non tanto per l'emulazione: quel libro e in particolare il suo stile, permeano. Permeano i pensieri, le parole, rimangono dentro per un po'. Dall'elastico delle mutande, alla faccia da cagnetto di Guido, sei stata perfetta.
Perfettissima.
Voglio dirti che mi ha colpito di questo breve frammento, invitandoti a produrne altri, l'immersione, l'immedesimazione totale. Come li hai vissuti intensamente. Sei stata bravissima e molto schietta e diretta nel fare arrivare gli stati interiori, pur senza essere introspettiva (cioè, lo sei stata implicitamente,senza fargli confessare niente).
Dove voglio arrivare?
Non lo so nemmeno io, sono ancora lievemente sotto shock, perdonami, mi lasci trasportare! Vorrei arrivare a dirti che sono molto contenta, finalmente, di aver letto il punto di vista di Costantino. Ho discussoo animatamente con un sacco di gente che ha letto Splendore perchè adoro Guido, mi ci identifico, mi ci butto volentieri dentro come se fosse una piscina di pensieri e immagini che in gran parte condivido e invece mi scaglio contro Costantino impietosamente.
Mi verrebbe voglia di stringergli le mani alla gola (già sono un mostro), perchè penso che abbia strumentalizzato tutto quello che di brutto gli è capitato nella vita, per dribblare la sua identità sessuale e affettiva, confondendo amore e vendetta fino a diventare un fantoccio senza ossa. Non ho ancora capito cosa cavolo volesse da Guido ma c'era un'istinto di sopraffazione soffocato, subdolo, vigliacco, che disprezzo profondamente in tutte le persone, senza giustificazioni. Specialmente in coloro si suppone siano adulti, che fanno soldi, che fanno figli. A ruoli inversi Guido non avrebbe mai fatto niente del genere. Il personaggio di Costantino, a mio parere anzichè evolvere, regrediva inesorabilmente e da una pagina all'altra I was like "no...No! NOOOOOO!". Ma non sono qui per fare un'arringa contro di lui o sulla Mazzantini che ha deciso di terminare il mio libro preferito degli ultimi 5 anni, che rimane tale, nel peggior modo possibile. Ma sono qui, mandando la grammatica, la lingua italiana e la punteggiatura a farsi benedire, per fare i complimenti a te, che con tanta lucidità, ma anche poesia, gli sei entrata in quella testa durissima piena di stronzate (ascendere socialmente, fare il macho macho man, mettere incinta la fidanzata irritante e far venire Guido a trovarlo a militare nello stesso periodo,far sentire Guido brutto, viziato, senza soldi e vagamente cretino solo perchè dotato di una cosa strana chiamata sensibilità, ecc) e hai delineato un profilo coerente dove si intravede anche un po' d'amore, sepolto nel suo livore codardo. Perchè si è comportato da pazzo. Completamente pazzo. Me lo sono chiesto mille volte: se lui meditava di devastargli l'anima per vendetta, come faceva a farci l'amore in quella tenda, a guardarlo, a toccarlo, sapendo che sua madre era appena morta e che lui si fidava ciecamente?
"Mi fido solo di te."
Ci rendiamo conto della situazione?
E' stato disumano. Ma troppo cattivo persino per un animale.
Giuro, ne avevo bisogno di questa ffc, e anche se non farò mai e poi mai pace con quel personaggio perchè per me Costantino è e rimane un assassino brutalmente ipocrita, grazie per aver buttato un pochino di luce lì dove la luce non c'era. Poi hai scelto una bella canzone, disperata, passionale! Certo, non ce li vedo nessuno dei due ad ascoltare Vecchioni. Guido è uno da Beatles. Costantino è uno da Albano e Romina (quindi strozziamolo). Scherzo (se si può scherzare su uno così messo male e pericoloso -_-').
Sarebbe bello che scrivessi ancora su di loro, perchè è stato uno splendore leggere questa one shot e ci sarebbero tantissimi piccoli frammenti da aggiungere. Quel chioschetto al mare, in Grecia, da qualche parte per me esiste...
Finisco qui questo delirio. Non vorrei esserti sembrata una squilibrata e anche nel caso lo sembri (o lo sia), sono una squilibrata che ha adorato il tuo lavoro!
Continua, sei veramente molto, molto, molto meritevole.

Recensore Junior
26/03/14, ore 16:57

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci sono autori, romanzi, storie che è impossibile descrivere davvero, perchè scivolano troppo a fondo dentro di noi per poter accettare di regalare alla superficie della parola odori ed umori troppi privati.
"Splendore" non è il romanzo migliore di Margaret Mazzantini (quel titolo - a mio parere - spetta a "Venuto al mondo") eppure ti invade la pancia come una creatura viva, come un bambino che non vorresti far nascere per non esporlo alle brutture del mondo: e nonostante racconti la vita dei due protagonisti dall'infanzia fino ad una maturità canuta e di decadenza fisica, Guido e Costantino rimangono quei bambini che vorresti continuare a tenerti stretti in grembo per proteggerli da tutti. Soprattutto da loro stessi.
Data questa premessa, perchè "Chiamami ancora amore" è un perfetto spin-off di un romanzo di cuore e di pancia? Perchè "Splendore" è soprattutto un romanzo di punti di vista, del punto di vista di Guido, per la precisione, del ragazzo-uomo ricco, intelligente, cosmopolita. Costantino è una figurina a tratti sbiadita dalla nebbia, a tratti viva come una macchia di sangue, che non si svelerà mai davvero se non a fine romanzo: Callie, dunque, ci regala finalmente quel punto di vista che in fondo il lettore cerca e richiama per tutto il romanzo, il punto di vista del ragazzo-uomo povero, bello, troppo legato alle convenzioni e alle regole per potersi davvero liberare del passato. Callie ci regala Costantino, il suo dolore, la sua vendetta, il suo amore mai pronunciato, il suo sguardo troppo lucido e diretto per poter davvero trovare una via d'uscita alla vita che si è imposto e gli è stata imposta.
Callie ci racconta l'amore obliquo di un ragazzo-uomo triste, danneggiato, spaventato. Splendido nella sua cruda umanità.

Recensore Master
10/03/14, ore 12:51

Io non ho letto il libro (e me ne pento con tutto il suo terribile corollario, perché è nella mia lista da un po') ma la tua storia ha qualcosa di magnifico, immenso, così intenso da farti tremare dentro.

A nostre spese avremmo imparato che nemmeno Dio crede a Euclide.

Questa frase è un'incisione, il perfetto epitaffio per una vita che, alla fine, non altro che un interminabile funerale. (cit)
Tu scrivi al cuore e mi sembra di leggere tanto di te - del tuo sentire, delle tue emozioni, della tua memoria e del tuo entusiasmo.
Ci offri sempre queste storie che sono un po' come spiarti dentro e, alla fine, credo che sia proprio questo a renderle così belle e drammatiche: l'anima.
Si cercano tante cose nella vita, io, nel mio piccolo, cerco sempre un battito, un qualcosa che mi stringa la gola e il cuore, e tu ci riesci sempre in modo così semplice - così bello, così pulito e umano - che io non posso fare altro che ringraziarti e ritenermi fortunata ad averti incontrata.

Si incrociano tante persone nella vita - virtuali e non - eppure nessuna mi è mai sembrata così vera come quella che traspare dalla tua prosa: complimenti. ♥♥♥♥♥♥

*sparge amore e abbracci*