*_* Amo come scrivi, ho un fetish per le coppie crack con Rock Lee e leggere una storia con Karin è sempre *O*
(Sì, questo sarà un commento molto sensato, Odu. Sii fiera di me- ehm)
Comunque sia, l'idea di far descrivere alla ragazza che si sta innamorando di Lee come lui non sia canonicamente bello come la persona che credeva di amare ma che in compenso è delicato e la tratta bene è un cliché molto diffuso, ma l'introspezione di Karin e i suoi pensieri su come lei sia "rimasta troppo a lungo senza un luogo da chiamare casa" per "preoccuparsi del fatto che Rock Lee non sia Sasuke Uchiha"... Wow. Voglio dire, è un'idea perfetta, che è incredibilmente attinente alla storia ed alla personalità del personaggio - tanto che mi sta dando parecchi feelings. ;_; Voglio dire, Karin (come anche Juugo, Suigetsu e tanti altri ragazzi facenti parte della "collezione privata" di Orochimaru) non ha mai avuto un posto da chiamare casa da quando da bambina è riuscita a sopravvivere al massacro per aver avvertito il chakra dei nemici. E questo è incredibilmente angst e drammatico. Inoltre ho amato la scelta delle parole "porto sicuro". E' un'immagine rassicurante.
Sono ad un passo dal cadere addormentata e non so se questa recensione abbia senso, ma mi è piaciuta molto la tua drabble.
Brava. Ti abbraccio. |