Meravigliosa.
All'inizio se devo essere sincera avevo un po' paura di leggerla perché il fandom è Naruto e si sa che, molto spesso, la fascia d'età dell'ossessione per gli anime è 12/13 anni, il che porta invariabilmente a "bimbominchiate" (perdona il termine) illeggibili. Eppoi avevo paura di non ricordarmi più una cippa dei personaggi e quando ho visto che avrei anche dovuto indovinare l'autore del monologo....ma ho deciso di considerarla come un'originale, e fila ugualmente bene, anzi è fantastico non sapere chi stia parlando, lascia quell'aura di mistero e di teatralità. Sì, teatralità. Perché di certo "l'oratore" sa come conquistarsi il suo pubblico, teoricamente sono solo parole scritte, ma è impossibile non immaginarsi un ragazzo che le declama su un palco. Un ragazzo con un codino di capelli neri, eh già, l'ho capito, ho credo di averlo fatto, quando ha cominciato a parlare di cosa rappresenta per lui il fumare.
E poi lo stile e i toni cupi...mi hanno tenuta incollata allo schermo e fatto venire un brivido. Ci hai regalato uno Shikamaru cinico fino al filtro.
(ahah era una battuta XD sempre che fosse shikamaru naturalmente)
Bellissima, e bravissima tu. Mi hai riacceso interesse nel fandom di Naruto.
A presto.
Tai.

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Credo che la inserirò tra le seguite.
Nonostante sia di un fandom che io praticamente non conosco, tranne che per sentito dire, la trovo misteriosa, travolgente e molto, molto scorrevole e facile da leggere.
Ha quel lato oscuro che, in effetti, cerco quasi spesso nelle storie che inizio a leggere. E' quel qualcosa che mi tiene incollata alla lettura, che mi fa dire "Oddio, e cosa succede poi?", che mi fa venir voglia di continuare a leggere.
E questa è la sensazione che ho avuto cominciando a leggere "Chiamami Spettro".
Mi piace, quindi sicuramente troverai altre mie recensioni!
A presto,
Cornelian!

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ciao Double Skin, ti volevo dire che questa è davvero una bella storia e poi ti volevo fare una domanda. Con ciò ti prego di contattarmi al più presto! Scusa per la miniminimini-recensione è che vado di fretta a presto ciao

Ho sempre adorato le storie "nebulose", quelle che ti lasciano spunti di riflessione e che pensi di non aver mai capito fino in fondo. Avevo immaginato chi fosse già dai primi capitoli, ma ho preferito lasciare tutto in sospeso fino alla fine, perchè ogni capitolo era una nuova scoperta, un nuovo viaggio nel passato di Spettro. Non mi aspettavo ovviamente un lieto fine ed anzi sarebbe stato di gran lunga fuori luogo in questo caso, perciò sono portata a pensare che Spettro abbia messo fine alle sue sofferenze, cancellando ogni legame con il passato e raggiungendo finalmente la pace interiore, una pace donata dall'infinità del cielo e non dal ricongiungimento con i fantasmi della sua famiglia.
Grazie Spettro, per aver condiviso con noi la tua esperienza.
E grazie a te, cara autrice, per averci dato la possibilità di leggerla.

A presto,

Vavi

Il mio ritardo è a dir poco imbarazzante, me ne rendo conto e me ne scuso.
Lenta lenta e lemme lemme arrivo anch'io, prima o poi, forse. Quindi iniziamo con un banale: Ciao Spettro, spero di non disturbarti vista la visita imprevista.
Mi è mancato il gusto delle tue osservazioni, delle tue constatazioni struggenti per qualsiasi mente statica, imprigionata in tabù che tu nel corso del tuo percorso hai aperto e spesso sparso a terra come ceneri, come polvere su mobili antichi, attribuendo loro un certo fascino e spogliandoli di qualsiasi scusa.
E' ridicolo constatare quanto, al giorno d'oggi, si abbia ancora paura di affrontare temi come la morte. Le sfumature più cupe e tenebrose non rendono l'opera di maggiore impatto, non cattura maggiormente l'attenzione dell'osservatore medio?
Sai, Sasuke non è mai stato un personaggio con il quale ho auto affinità, rappresenta più il genere di persona con cui litigherei dalla mattina alla sera. Eppure tu sei riuscito a renderlo più me di quanto altre persone non siano riuscire a fare e ti assicuro che come impresa è titanica. Quindi grazie per essere riuscita a guardare con i suoi stessi occhi, per una volta.
Quella finestra è ancora aperta e sinceramente ho voglia di affacciarmi per vedere se il fumo di quella sigaretta è un fin di vita o è stato tutto frutto di un dolce momento di debolezza che mi ha spinta a farmi cullare dalle tue e dalle sue parole.
Davvero un peccato dover salutare Spettro... spero che non smetta di tormentare le menti altri con i pensieri ancora non svelati.
Un abbraccio!

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Buongiorno cari amministratori.
Volevo porre all'attenzione questa piccola, fenomale e unica storia.
Non vi dirò di chi tratta semplicemente perché, come noi lettori, dovete scoprirlo passo dopo passo, capitolo dopo capitolo.
L'introspezione in questa storia raggiunge livello inimmaginabili ed è scritta ottimamente.
Non voglio dire altro, solo che dopo l'ultimo capitolo mi ha fatto cambiare completamente visione del mondo, per cui vi consiglio di dare un'occhiata alla mia richiesta e alla storia.
Grazie dell'attenzione.

così era Sasuke eh? senza offesa ma non credo che ci sarei arrivata anche se era nella lista delle possibilità e tra i primi posti per di più.
comunque ottimo lavoro per questo capitolo e per tutta la storia. i miei complimenti
Iaele

Questa storia e il suo essere dannatamente angst, misteriosa e toccante mi era mancata. Mi chiedevo quando avresti aggiornato e sono felice di essere incappata nella pubblicazione del capitolo - anche se mi dispiace da morire che sia stato l'ultimo!
Come sai, mi piace tantissimo il genere introspettivo, dove i pensieri dei personaggi vengono a galla in maniera diretta, ma a volte anche frammentaria, nel pieno corso del ricordo, secondo gli "sbalzi d'umore" della coscienza. Ecco, tu sei particolarmente brava in questo meccanismo di mistero, dolore e analisi.
Spettro-Sasuke - finalmente conosciamo il suo nome! Ci avevo pensato, in effetti, ma credevo potesse trattarsi anche di Kakashi - ha avuto una vita difficile, dolorosa, da "elemento in secondo piano", come una sostituzione di chi i genitori tanto desideravano. E' triste, veramente triste, ciò che l'ha spinto a gettarsi ed è emblematico che colui che più distingue, fra i suoi fantasmi, è proprio l'odiato fratello.
Mi piace la scelta di lasciarci ancora una volta con un dubbio: sarà morto o sopravvissuto? Credo che la risposta non abbia importanza perché, come ci dice lui, è semplicemente Spettro.
Davvero molto bella, questa raccolta! Avrei desiderato fosse durata di più, accidenti, ma saprai farti sicuramente perdonare con altre storie.
Senza contare che potrò comunque rileggerla con molto piacere!
Detto questo, ti rinnovo i miei complimenti!
Un bacio,

Ophelia

Non mi hai deluso per niente! Anzi, come ben sai, amo questa storia ed era quasi ossessione, per me, sapere chi fosse Spettro. 


Forse la bellezza di questo mondo sta nella sua vera essenza, nell’anima e nel meccanismo che lo manda avanti.
Avevo guardato le nuvole, spostate docilmente da un vento leggero.
Ero e sono pazzo.
Infelice.
Inadeguato, corrotto, vile, falso.
Ipocrita.
Sono finto.
Sono Spettro.


Questo è Sasuke Uchiha. No, era Sasuke Uchiha.
Ora è solo Spettro.
Non ho parole, davvero. La tua sofferenza, Spettro, è indescrivibile, inconcepibile, è follia, é morte. 
Non sai cos'è l'amore, o meglio, non sai cosa vuol dire riceverlo. Si, perchè l'amore che davi hai tuoi genitori non è mai stato ricambiato. 
Loro erano troppo impegnati a piangersi addosso, concependo solo il loro dolore e dimenticandosi del tuo. Già, perchè non solo loro hanno perso un figlio, no, tu hai anche perso un fratello.
Poi hai perso anche loro, e sei precipitato nel baratro più buio e profondo che ora è la tua follia.
Vuoi morire Spettro? Ma sei sicuro che la morte sia la giusta via? Potrebbe attenderti l'Inferno. O forse è questo l'Inferno, il mondo come lo conosciamo oggi, dove solo dolore e sofferenza risiedono nel tuo cuore, se mai tu ne avessi ancora uno. 
Non posso augurarti di trovare la felicità Spettro, non puoi nenache concepire il significato di questa parola. 
Ti posso solo augurare che le tue sofferenze cessino di esistere, di lasciare questo mondo infame.
E che dopo la morte, per te ci sia Pace.
Addio Spettro.


Adhara_


 

Ciao mia cara autrice notturna !
A quanto pare sono in pochi a dormire la notte e probabilmente il nostro caro Spettro , Sasuke Uchiha se sta in giro fissando le nuvole in questo cielo ormai pieno di stelle. Sin dai primi capitoli ho intuito chi fosse il protagonista e ora ne ho la certezza. Mi piace questo tuo lasciare in sospeso il destino di Spettro. Abbiamo molte certezze : e` pazzo , vile , corrotto , bugiardo ma soprattutto triste. Triste per il suo amore per i genitori mai ricambiato , triste per il fratello mai conosciuto ma piu` amato di lui nonostante sia morto , mentre lui pur essendo vivo sembra il vero fantasma tra i due. Spettro odia tutto e tutti . La mia opinione ? E` saltato sul serio dal balcone e ora e` morto e vaga ancora con la sua sigaretta tra le labbra. Grazie di avermi fatto conoscere questo personaggio cosi drammatico , e` stato un piacere conoscerlo attraverso i suoi pensieri.
Ci sentiremo di certo in qualche altra tua storia. Ti seguo come sempre. <3
Un bacione e buonanotte.
(Recensione modificata il 01/08/2014 - 09:07 am)

Ciao Spettro.
Sono davvero commossa; leggendo queste parole riesco ad intravedere addirittura il fumo che circonda quella maledetta stanza ed io non sono una fumatrice il che è tutto un dire. Sono davvero onorata di poter continuare a leggerti e talmente presa nel farlo che è come se immergessi la testa nell' acqua ed il tempo si fermasse, non posso che complimentarmi ancora con te cara scrittrice il tuo modo di scrivere è così audace, così all' avanguardia che scuote l' animo come un tappeto pieno di polvere che s' innalza e quando si dissolve entri nella dimensione di Spettro e ti lasci guidare da questa voce anonima, senza il pensiero di sapere chi sia, ma solamente di scoprire cosa poi ci si deve aspettare in seguito. Allora mia cara ti rinnovo i complimenti e aspetto con ansia il prossimo squarcio di Spettro un' abbraccio maoa

Perdona il mio ritardo Spettro, le ferite ai miei talloni mi impediscono movimenti rapidi.
Arrivo con una domanda, permetti?
Il mio sguardo si è soffermato parecchio sulla fasulla immagine che ho di te, a che appiglio ti sei aggrappato nel tuo presunto giorno di normalità? La caduta nella tua interiorità ti ha condotto a quel gustoso vizio e a questo triste destino?
Chi c'era per te quando eri osservatore?
Come ha potuto tua madre sbagliare sguardo su di te? Ha dimenticato il dolore del parto?

Spettro , finalmente scopriamo qualcosa in più di lui.
È così misterioso, e io muoio dalla voglia di scoprire la sua identità.
Il dolore della perdita lo ha accompagnato fin da piccolo, e forse questo può farci capire qualcosa in più sul suo carattere. Ma, in realtà, è ancora tutto troppo vago per affermare qualsiasi cosa.
Proprio per questo continuerò a seguire la tua storia, Spettro, perché amo perdermi tra le tue parole.
Alla prossima,
G.

Quella che mi è arrivata è l'immagine di un padre assente. Qual'è stato il tuo punto di riferimento? Una madre sofferente, debole e scostante per motivi ancora ignoti e, come se non bastasse, una figura paterna quasi inesistente. Dev'essere stata dura, per un bambino, vivere in totale solitudine, senza avere nessun appiglio a cui aggraparsi. Forse però, da qualche parte, questo appiglio l'avrai trovato. Voglio sperare che sia così, altrimenti si perde totalmente la voglia di vivere. Comunque le informazioni sul tuo passato sono ancora poche, quasi evanescenti...aspetterò con ansia ulteriori dettagli, prima di giudicare.


Vavi

Uhm, tra tutto  questo fumo ancora non riesco a distinguere bene il tuo volto, caro Spettro, ma ti dirò, ho deciso di starmene qui buona e ascoltarti e basta. Inutile forzare i tempi, dopotutto. Se c'è un viaggio da affrontare, bisogna affrontare una tappa per volta. 

E' incredibile come questo tuffo nel passato sia stato amaro quanto il puzzo di quelle sigarette. Con quella nube densa ad obnubilare i pensieri, quasi, presente e passato si sono fusi insieme. Il lutto e l'inadeguatezza continuano a restare ben presenti ieri come oggi. 
Mi ha colpita questa frase: "Quella luce che gli risplendeva nelle iridi oscure, quel sogno di libertà, lontano da quella vita oppressa alla quale era stato costretto negli anni, mi affascinava ogni volta che da bambino incrociavo il suo sguardo.
Quella speranza sempre tristemente delusa, che svaniva appena il fumo, uscito dalla sua bocca, si dissolveva nell’aria."
Ho trovato strano il paragone tra la sigaretta e la libertà, molto effimero, se non proprio illusorio. Tuttavia proprio per questo assume significato per una mente così all'angolo: l'ultima speranza, l'ultimo piacere, anch'esso troppo labile -come quella scia di fumo- per avere realmente rilevanza. 
Sono impaziente di sentire cos'altro avrai da raccontarci, mio caro Spettro. 
A presto,
thyandra