Se volevi rendere l'idea dell'invidia, beh, ci sei riuscita.
Questo sentimento accompagna la nostra esistenza costantemente. E' un peccato che noi tutti commettiamo in continuazione. Spesso lo sottovalutiamo, ma in reltà, l'invidia, con le sue picccole punture di veleno, può finre con il dannarci.
Mi è piaciuto che la protagonista odiasse e amasse il suo oggetto di ossessione. Quel suo voler essere l'altra e al tempo stesso odiarla.
Quel volerla possedere arrivando addirittura a pensare che gli uomini in realtà tocchino lei.
Mi è piaciuto che si trattasse d invidia pura, senza descrivere l'Io narrante. Senza indurre il lettore a dei futili pateticismi o stereotipi. E' facile che una ragazza brutta invidi una ragazza bella. Mi è piaciuto quindi assaporare il sentimento in sè per sé.
L'attenzione è rimasta catalizzata sul tema.
Non ho cercato di chiedermi se fosse giusto o sbagliato che la ragazza invidiasse. Questo ha dato molti punti alla tua storia. Scritta benissimo fra l'altro.
E poi il nome finale: Eris.
Ti riferisci per caso alla mitologia greca?
Eris buona ed Eris cattiva.
Dove i greci parlavano di una forma di invidia utile a migliorarsi e di un altra, assai distruttiva e divoratrice, che porta a devastare ogni cosa, oltre che noi stessi. Indubbiamente, la voce narrante sarebbe la seconda. Ma sarebbe curioso se l'invidiata, fosse l'altra Eris. Non saprei. Sarei felice che tu mi rispondessi a simile dubbio.
Sono molto soddisfatta di aver letto questa shot. Sono contenta di averti conosciuta grazie al contest di natale del quale facciamo entrambe parte. Ti saluto adesso. complimenti.

Manu

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

(Recensione modificata il 11/12/2015 - 07:46 pm)

Ciao _Fox, un po' in ritardo ma sono qui, per lo scambio di recensioni su Facebook. Ho scelto di leggere questa storia perché l'avevo già addocchiata per il contest e la trama mi aveva incuriosita.
Essendo figlia unica non posso capire se l'invidia tra sorelle sia davvero così grave, ne parlo anche io nella mia storia, ma da "profana". Io, personalmente, non sono una persona invidiosa degli altri. Diciamo che invidio, ma in senso buono, non fino a farne un'ossessione come la protagonista di questa one-shot. La cosa che sicuramente ho più apprezzato è l'associazione della sorella invidiosa con l'ombra. Effettivamente Eris è l'ombra della sorella, vive alle sue spalle e non è nemmeno riuscita a costruirsi una vita propria.
Lo stile che hai utilizzato è molto scorrevole, introspettivo al massimo ed incalzante, tant'è che il colpo di scena finale lascia un po' tutti a bocca aperta. L'invidia a mio parere è uno dei peccati più brutti, non permette di vivere serenamente, d'altro canto l'invidioso passa tutto il tempo a pensare all'oggetto della propria invidia. Il fatto che poi sia la sorella rende tutto ancor più inquietante. Complimenti per questa storia, è un gioiellino.
Paola

Ciao Fox, devo dire che questa storia è un vero e proprio crescendo...
L'invidia è un peccato diffusissimo nel mondo di oggi, che tu sei riuscita a tratteggiare davvero bene.
Il tuo stile mi ha attirato subito perchè nonostante la semplicità del contenuto ha arricchito le emozioni e i pensieri della protagonista, riportandoli quasi ad una dimensione più alta.
Il nome stesso della protagonista, Eris, pare voler dire qualcosa di più. Eris è la dea della discordia, ed anche se inizialmente avevo pensato ad un richiamo classico, poi ho capito che non era esattamente così.
Di grande effetto le frasi in corsivo, davvero ben calibrate.
Mi è rimasta la curiosità di vedere come sarebbe proseguita la storia; che volto avrebbe mostrato Eris a sua sorella che "non sa" dopo tutto quello che le ha attraversato la mente.
Bel lavoro, alla prossima, Mivi ^^

L'invidia, qui, ci sta tutta ma è sopra ogni cosa l'ultime parole a farci capire quanto l'invidia domini la protagonista: è la sorella della fonte del suo odio. Un colpo di scena molto ben pensato! Ma è anche la consapevolezza di ciò che lei prova e di ciò che rimprovera a Dio a farci comprendere quanto sia radicata la sua ossessione.
Aurelianus

Ciao!
Ho avuto un brivido nel pensare che si trattasse di un’invidia fra sorelle, anche perché ne ho una minore e non vorrei mai finire col provare invidia nei suoi confronti, lol, ma concordo con chi ti ha già detto che questo tipo d’invidia sia particolarmente diffusa e soprattutto, a mio dire, brutta. È brutto provare invidia per qualcuno tanto vicino a noi, anche se di per sé l’invidia è una brutta bestia di suo.
Posso apprezzare lo stile che hai usato, mi è molto piaciuto e forse l’ho anche trovato più scorrevole e intrigante del solito, perciò non posso che farti i complimenti per questo.
Adoro i paragoni come quello che da il titolo alla tua storia, comunque, perché è uno di quelli che più uso di frequente per riferirmi a un pensiero che logora e che mangia dentro lo stomaco di terzi, quindi la trovo parecchio in linea con i miei gusti e non posso che farti i miei complimenti!
Alla prossima,
xoxo

Oh porca miseria!
Non c'è stato bisogno di scrivere che peccato hai scelto, gronda da ogni parola fin dall'inizio.
Brava Fox! Questa tua OS è davvero eccellente. Incalzante, poetica a tratti, assolutamente reale. Eris è consumata e il titolo ci calza a pennello. Credo che, paradossalmente, non ci sia invidia più malata di quella tra sorelle.
A volte, un totale sconosciuto lo perdoni in qualche modo, ma una sorella così bella non puoi perdonarla, è come se Dio t'avesse piazzato uno schiaffo in pieno viso. Viene naturale dire: a chi tutto, a chi niente.
Ho apprezzato una parte in particolare, quella dove Eris riflette sul fatto che non ha mai avuto nessuno, è assetata, è un parassita, è assorbita dall'invidia tanto da non essere mai riuscita a farsi una vita sua. Questo è il suo punto di vista, in realtà non si sa se sia stata lei stessa a buttarsi la zappa sui piedi, ma mi sa tanto di una mente distorta Eris, mi sa di una donna che si è lasciata fagocitare fino all'eccesso dal suo peccato, tanto, forse, da non essere mai riuscita a spostare i suoi occhi altrove. è ossessionata, è concentrata solo sull'oggetto della sua malata venerazione. Calzante con il tema del contest, davvero molto. Spero di aver scritto una recensione sensata.
bellissima OS, Fox.
Un abbraccio,
Bloom

Leggi la risposta dell'autore

Ciao! Molto bella anche questa ^^ in generale il livello di questo contest è molto alto; e mi ha fatto molto piacere imbattermi in questa tua introspezione. Se non erro, ci ho trovato anche un po' di avidità, oltre all'invidia che è ovvia! Si direbbe che questa sorella non sia capace di vivere una vita a sé, che dipenda dall'odiata rivale, il che fa di lei una persona molto triste. I parassiti sono così, non si rendono conto del danno che arrecano innanzitutto a sé stesse, che annegano nel peccato, e nello specifico l'invidia. L'avidità l'ho notata quando lei si mette a parlare della bramosia, ma il contest voleva un'ossessione, ed eccola appunto nell'invidia. Ecco perché è scritta molto bene e non ho appunto alcuno da fare! Alla prossima!

Leggi la risposta dell'autore

Complimenti, questa OS è veramente bella e scritta bene. Adoro lo stile leggermente poetico e le riflessioni che fai sono tanto profonde quanto reali. Quando si suol dire... "L'invidia è una brutta bestia." :)
Le tue parole rendono benissimo la "bestialità" del sentimento della protagonista, che si contorce e si tormenta nel suo "peccato". D'effetto la frase finale, almeno per me, che fino alle ultime parole non avevo capito di chi Eris stesse parlando. Azzeccato anche il nome, perchè Eris nell'antica Grecia era la dea della discordia, se non sbaglio.
La metto fra le preferite, complimenti. :)

Leggi la risposta dell'autore