Ehi, eccomi qui a recensire.
Non ho niente di speciale, niente che mi distingua dagli altri.
Niente che mi piaccia, non sono grossa, ne magra, ma non mi piaccio lo stesso.
Non sono simpatica, ne dolce e neppure bella.
Non mi piaccio, non piaccio agli altri.
Non sono considerata da nessun ragazzo, ho tante amiche, sì, ma non riesco o forse non voglio, sfogarmi con nessuna.
Ho solo bisogno di affetto, di qualcuno che stia con me, ma non perché gli faccio pena, ma perché boh, non trovo nessun motivo valido perché qualcuno debba sprecare il suo tempo per parlare con me.
Ho dei migliori amici, anche quello c’è da ammettere.
Ma non riesco a sfogarmi neppure con loro, ma solo con la playlist del mio telefono, con Tumblr, con un libro, con piccole, semplici cose.
Odio le persone e loro odiano me.
Non mi aspetto mai niente, ma ci spero sempre fino in fondo.
Sono 5 anni, 5 fottuti anni che lotto, che resisto.
Sono 5 anni che sono invisibile, 5 anni che mi giudicano e mi prendono in giro.
Sono 5 anni che fingo, 5 anni che sono sola.
Sono solo 5 anni, la mia adolescenza deve finire presto.
Questa parte mi ha lasciata senza parole perchè è proprio come mi sento io ogni singolo giorno e mi fa piacere vedere che non sono l'unica, ma che anche la protagonista di questa storia si sente così perciò sono convinta che sarà molto più facile per me immedesimarmi in lei.
Forse è proprio questo il motivo che mi ha spinta a recensire questo prologo e ad aver voglia di leggere di più, quindi davvero, non vedo l'ora di poter leggere la storia e di perdermici completamente.
Non mi interessano più tutte quelle promesse, perché so che finiranno tutte nel cesso.
So che finirà tutto un giorno, che non troverò nessuno e fino ad allora dovrò combattere una battaglia senza fine.
Una battaglia che ha il mondo come nemico, una stupida ragazza contro miliardi di persone.
Una battaglia che io non riesco a gestire.
“Andrai avanti, troverai tutto ciò di cui hai bisogno.”
“Vincerai anche questo, Lacey, te lo prometto.”
Basta, pensiate sia una bimba? Forse lo sono, ma capisco, capisco che è tutta una bugia.
Non dite le cose tanto così per dire, ma ditele solo se sono vere, che tanto qui quella che soffre sono solo io.
Questo, invece, mi ha ricordato molto il mio rapporto con i miei genitori, loro che dicono che andrò avanti e che ce la farò, ma chi vogliamo -davvero- prendere in giro? Nessuno ce la fa. Nessuno crepa vergine, la vita ci fotte tutti prima o poi. Quindi non ci sarà alcun vincitore, ma solo vinti della vita stessa.
Errori decisamente inesistenti, complimenti.
Avvertimi quando aggiorni, ci vediamo al prossimo capitolo.
Margaret.
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