Ciao!
Mi stupisco di come questa storia non abbia nemmeno una recensione. E' vero che questo romanzo non ha ancora ottenuto il successo che merita (probabilmente anche a causa dell'oscenità che è il secondo film), però vedo che ce ne sono altre di storie su The Maze Runner e la tua storia è veramente bellissima. Hai ragione tu: tra Newt e Alby c'è chiaramente un legame, che sia fraterno, amichevole o amoroso, è innegabile. Dopo anni, fianco al fianco, passati a comandare in un mondo distopico, la perdita di Alby non deve essere stata facile. Poi, come tu stessa hai sottolineato, Newt perde il suo amico per due volte e per due volte lo ritrova, anche se in condizioni sempre peggiori. La terza e ultima, secondo me, è la più dura ma al contempo la più facile in quanto c'è quel pizzico di accettazione dovuta al cambiamento irreversibile del ragazzo, alla sofferenza che Alby prova nel dover lasciare quel posto perché ha visto cosa c'è fuori e non lo accetta, di colpo la Radura gli sembra il luogo più tranquillo al mondo. Newt non può accettare tutto ciò, vuole fare qualcosa per l'amico ma sa bene che non può più essere salvato.
Bellissimo l'ultimo momento in cui decide di arrendersi e di colpo i Dolenti si fermano, davvero carico.
Ho trovato bellissimo anche il titolo. Sapendo come va a finire la storia (ho finito qualche giorno fa il terzo libro), il titolo è adattabile anche al resto, dato che il Labirinto è sì il Mondo dal quale vuole uscire vivo, ma anche il Mondo esterno diventerà un Labirinto a sua volta, dal quale fuggire e sperare di fuggirne vivo...
Complimenti, con due anni di ritardo dalla pubblicazione :D !
Lisa