Recensioni per
Un angelo nel cuore
di moni_cst

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/03/18, ore 23:51

😢😢😢 Oh mio Dio! Questa non me l'aspettavo! Vabbè, ti sei cimentata anche in questo genere e hai fatto centro! Naturalmente sorvoliamo sul fatto che mi hai fatto commuovere fino...al midollo! Non voglio neanche sapere cosa è successo etc. etc.etc.però la tristezza è stemperata dalla dolcezza, la disperazione dall'accettazione . E povera Kate, pensavo avesse già dato abbastanza!😟

Recensore Junior
18/05/14, ore 19:56

Ho una confessione da farti: ho letto questa storia poco dopo la sua pubblicazione e la prima reazione, a prescindere da com'e' scritta (bene) e da come e' (altrettanto bene) introspettiva, e' stata un lieve fastidio. Perché era segnata come il prequel di quel bellissimo pezzo di s. Valentino e mi e' venuto spontaneo domandarmi ma perché ha dovuto infilarci una tragedia tale, prima?
Vedi, ci sono dei momenti in cui fatico a tenere a bada l'ansia e uno dei motivi maggiori di ansia me lo da l'idea che possa accadere qualcosa a mio figlio...il giorno in cui ho letto questo tuo pezzo era probabilmente uno di quelli, ragione per cui una storia che proponeva un dolore simile, oltretutto scritta con un realismo impressionante, quasi che l'esperienza sia stata vissuta sulla propria pelle, ecco... mi ha "infastidito". Nel senso che non mi andava di pensare a cose simili...insomma, avevo mezzo'ora da dedicare a me stessa e volevo leggere qualcosa che mi facesse iniziare bene la giornata, e che mi trovo? Tutto questo dolore.
(cara Monica, prendi queste mie parole per quello che sono, una confessione spontanea, che scrivo solo perché so che le intenderai nella maniera giusta, e non come una critica).
Poi ci sono giorni, in cui, per tenere a bada l'ansia ho bisogno di pensare fino all'attimo ultimo a tutto il dolore che proverei in una situazione simile...e allora ho riletto questa tua storia, per catapultarmici fino in fondo.
(se già non lo pensavi prima, ora mi darai della pazza in maniera definitiva :-))
Fortunatamente ci sono molti giorni in cui sono serena e riesco a leggere una storia come la tua apprezzandola per quello che e', ovvero un bellissimo pezzo, molto introspettivo e toccante.
Che, tuttavia, lascia spiazzati: perché o sei persino più brava di me ad immedesimarti nelle scene che scrivi (QUESTA MIA PRESUNZIONE E' VOLUTAMENTE UNA BATTUTA, per sdrammatizzare ciò che segue :-)) Oppure ho la risposta alla mia infastidita domanda della prima lettura (ma perché doveva fare un prequel tanto triste?).
Spesso la scrittura aiuta ad andare avanti...
Mi auguro vivamente di scoprire che sei solo tanto più brava di me.
Un abbraccio
Alex

Recensore Master
09/04/14, ore 10:09

Ciao Monica...questa storia è davvero bella e triste al tempo stesso...la perdita di un figlio è sicuramente l'esperienza più dolorosa che un genitore possa affrontare...Kate cerca di andare avanti affidandosi a suo marito Rick, la sua colonna portante...un viaggio introspettivo, che viene dal profondo del cuore...
Complimenti davvero per la storia...
un caro saluto,
matty89

Recensore Master
24/03/14, ore 20:33

Ciao Monica, mi scuso per il ritardo. La scusa ufficiale è che mi si è rotto il pc e dal telefono mi era davvero complicato scrivere, in realtà mi sono presa un poco di tempo per assimilare meglio questa storia e cercare di dirti qualcosa di sensato, ma non so quanto mi riuscirà.
coltivo questo dubbio nell'anima, perchè, lo ammetto senza problemi, questa storia e soprattutto le parole che hai usato mi hanno colpito al cuore e mi stringono un po' la gola, facendomi venire un poco di magonetto... (da noi si dice così).
quindi, se non riuscirò bene nel mio intento mi scuso.
il dolore che Rick e Kate si sono trovati ad affrontare è la prova più grande che la vita di possa presentare, a mio modesto avviso.
un dolore lancinante e terribile, che come dice bene la tua Kate, impedisce di respirare, impedisce di continuare la vita vissuta fino a quel momento.
Tutto si ferma, il cuore sembra smettere di battere.
nulla è come prima nè potrà mai più esserlo.
E lo hai descritto perfettamente, non credo di dover aggiungere una sola parola in più.
Ne spendo due per la tua Kate, se me lo permetti.
Una donna segnata dal dolore, che non crede di poter più continuare ad andare avanti. Non ha più voglia di lavorare, non le interessano più le cose "futili" della vita.. La consapevolezza di quanto nella vita si credano cose importanti, cose che appaiono senza senso da un minuto all'altro.
A primo acchito sembra una donna straziata, ma in realtà io credo che sia molto forte. Forse semplicemente si deve tirar fuori la forza per sopravvivere, ma ci vuole comunque molto coraggio.
Una donna che non si vergogna a mostrare i suoi sentimenti, di essere se stessa, anche nella sua "non vita".
Kate decide di aggrapparsi all'amore che la circonda, alla risata del suo Tommy. A quel piccolo miracolo d'amore che ha bisogno di vivere sereno, di avere una mamma normale e il più serena possibile.
Mi ha particolarmente colpito il fatto che sia proprio lui a toccarla per riportarla alla realtà, mentre guardava fuori dalla finestra, persa nei suoi cupi pensieri.
Lo trovo significativo...
E molto bello, molto dolce...
Solo un bambino sa allentare anche se per poco il nodo alla gola.. Almeno a me accade, quindi mi piace pensare che sia così.. anche se la situazioni non sono nemmeno paragonabili..
Ho lasciato volontariamente il suo rapporto con Rick per ultimo. Un amore, vero, unico, meraviglioso. Nonostante la ferita sia molto profonda, non hanno lasciato che li dividesse, si sono nutriti dell'amore che provavano l'uno per l'altro per andare avanti. Sono la forza l'uno dell'altro. Quello è proprio Amore. Quello, insieme al loro bambino, è la speranza che la vita le ha lasciato.

"La contraddizione più grande la provo quando mi capita di ridere o di gioire per qualcosa e al tempo stesso provo una profonda frustrazione e infiniti sensi di colpa"

Questa frase è stupenda, mi ha fatto riflettere molto, cosa che non fa mai male.

"Guardo il cielo e penso al mio angelo.
Un brivido di freddo mi attraversa la schiena; i termosifoni non sono ancora caldi".

Non mi piace pensare che sia colpa dei termosifoni, forse davanti a quella finestra Kate non era sola.. Sai che io ci credo molto a queste cose... (hai letto Amore è infinito quindi lo sai...)

Grazie Monica, questa storia nonostante la sua "difficoltà" mi ha molto colpito. Le storie che emozionano per me restano le migliori.
Quindi va nelle preferite..

Non so se ho scritto cose sensate, ma devi portare pazienza con me..
Bacione

Recensore Junior
23/03/14, ore 20:03

Davvero molto toccante questo pezzo. Kate molto provata e che vive in virtù di suo figlio e suo marito, perché la perdita di un figlio non può che essere una cosa che ti annienta. 
Perfettamente percepibili le sensazioni espresse nei pensieri, dal sopravvivere a stento, sforzandosi di respirare al perdersi nell'osservare le cose intorno a sé, la vita degli altri perché intanto ha messo in parcheggio la propria. Ma accanto a lei ci sono Rick e Tommy e la loro vita non può fermarsi. Tommy deve poter avere la vita felice che merita. Un momento difficile per entrambi, anche se Rick sembra essere tra i due quello più rassegnato, almeno durante i momenti in cui è lei a vivere il disagio. Le lascia i suoi spazi per piangere il loro figlio scomparso, come lei li lascia a Rick. Si aggrappa a lui, alla sua roccia per andare avanti. Fortunatamente abbiamo avuto già un assaggio di cosa avverrà poi. Un altro bambino arriverà a lenire il dolore della perdita e la vita tornerà a scorrere nelle vene di Kate e nei suoi polmoni. Insieme c'è la faranno e saranno anche più uniti di prima. In questo momento però Kate vive tutto l'orrore della perdita, la mancanza di forze, il vuoto nel cuore.
Veramente un momento struggente, hai reso perfettamente le sensazioni e le emozioni, soprattutto lo sconforto. Si fa fatica a respirare proprio come fa lei.
bel lavoro, come sempre!
Anna
 

Recensore Master
22/03/14, ore 14:44

Devo recuperare la fanfic che hai citato, perché a quanto pare ne vale davvero la pena!
Bellissima questa one shot angst\malinconica! Complimenti a Diletta e Reb che ti hanno convinta ;)
Il dolore della perdita è persistente nella mente di Kate, e si rispecchia anche nei gesti che fa; lo stare alla finestra fissando oltre... e nelle persone: Rick percepisce questo senso di sofferenza, ma al contrario di Kate, riesce ad andare avanti. Lui è sempre presente, è sempre stato la sua ancora di salvezza e lo dimostra anche in questo momento, un momento difficile per la vita di una coppia...
Non ho altre parole per esprimere quanto questa one shot mi abbia colpita. Narrata in prima persona è stata la cosa migliore, per farci sentire più vicine al dolore della nostra detective-quasi-capitano.
Complimenti Moni, non deludi mai <3
D. :)

Recensore Master
22/03/14, ore 11:08

Stavo ascoltando dei secondi fa un brano in pianoforte dal ritmo lento e malinconico, ho letto questa shot con quel suono in testa e ci stava perfettamente.
L'hai scritta così bene da sembrare una poesia. Raccontata in maniera dolce, semplice e fortemente malinconica. Il dolore di Kate si bilancia con la sua consapevolezza verso la fine di cominciare a capire e andare avanti, descritto con una toccante introspezione che descrive la sua simbiosi col marito in quel triste evento passato. E poi c'è Tommy, che bellino lui! *^*
Grazie per aver condiviso questo bijou ^-^

Spero di leggere presto altre tue storie! :D
Stefy

Recensore Master
21/03/14, ore 16:59

Un viaggio introspettivo nei pensieri di una Kate che ha vissuto il dolore più grande che un genitore possa mai provare: la perdita di un figlio. Un dolore che l'ha annientata e che lei ha cercato di affrontare per amore di suo figlio e di suo marito, ma anche ammazzandosi di lavoro, tenendo la mente occupata con centomila attività, così da evitare di fermarsi a pensare, così da evitare di lasciare spazio a quel dolore immenso che le ha attanagliato il cuore. Confesso che lo faccio anche io (anche se per altre ragioni), quindi la capisco proprio bene la tua Kate. Molto bello l'accenno al suo cercare il contatto fisico con il corpo caldo di suo marito, la sua roccia, che ha vissuto con lei lo stesso dolore, che la sa comprendere ma che rappresenta davvero per lei l'ancora di salvezza in quel mare tempestoso, anzi, in quella tempesta di neve che ha spazzato la sua vita.
E' un racconto splendido, Monica, te lo dico dal profondo del cuore.
Ti abbraccio fortissimo.
Deb

Recensore Master
21/03/14, ore 16:55

"A volte devo farmi forza per ricordarmi di respirare perché quel gesto spontaneo ha perso in me ogni automatismo e s’è fermato..."

Già solo questa frase esprime la grandezza immane del peso che Kate si porta sul cuore e su tutto il suo essere, anche senza sapere ancora quale fosse questo dolore, perchè "dimenticarsi di respirare" dimenticarsi una cosa che comunque, volente o nolente, è involontaria, vuol dire che qualcosa si è rotto e non si può più accomodare.
Subito dopo parla infatti del suo bambino, del figlio che lei e Rick hanno perso, di un dolore insopportabile da sostenere, un dolore che non ricordava nemmeno quando morì sua madre.
Perdere una persona amata fa perdere un pezzetto della propria personalità, fa perdere la sicurezza, fa perdere "l'abitudine" di sentirsi bene, ma prima o poi passa, prima o poi capisci che la vita gira così e riprendi a vivere, ma la perdita di un figlio, credo nel mio piccolo, sia qualcosa che va al di là della umana comprensione, come dice qualcuno, è una cosa contro natura... ecco perchè ci si dimentica di respirare, si dimentica di fare tutto quello che la natura fino a quel momento ci ha donato, come se l'interruttore principale si staccasse di colpo, portando il buio in ogni "stanza" del proprio corpo, lasciando il cuore al buio!
E' splendido l'inizio, il modo in cui Kate descrive il suo stato d'animo, il modo in cui ripete che "si guarda intorno" con attenzione, senza perdersi il minimo dettaglio, il modo in cui sia l'unica cosa che riesce a fare: guardare gli altri e la vita che portano avanti inconsapevoli...
La cosa bella di questa Kate, però, è il suo modo di affrontare (anche senza respirare) tutto, pensando che l'amore stavolta sia la sua unica ancora di salvezza.
Quell'amore che la spaventava adesso è l'unica cosa che la tiene viva: Rick, che nel suo stesso dolore, come lei "passa le notti accanto a me, a scrivere. Lo fa per non pensare. Lo fa per non impazzire..."
E poi c'è Tommy, la colla che tiene i pezzi del loro cuore ancora uniti e tiene uniti anche loro due.
Tommy è piccolo, è sano, ha bisogno di lei, delle sue carezze, del suo sorriso, del suo amore...
Così come perdere un figlio annienta, vivere per un altro figlio può aiutare a respirare...

La parte finale è speranza!
Si tocca la pelle nuda per sentirsi viva e si gira a cercare un contatto con l'uomo che soffre in silenzio come lei, ma che ha bisogno di lei allo stesso modo, ed è bello vedere che Kate questo lo ha capito, poteva lasciarsi andare, poteva sentire il dolore come solo suo (anche Rick avrebbe potuto farlo) invece il loro amore è abbastanza forte da sorreggerli e farli "vivere" ancora, non solo per Tommy, ma perchè la vita vale la pena di essere vissuta.

Una storia particolare Monica, piena di sentimento e di sensazioni che fanno venire il nodo in gola, ma che lasciano tanta speranza comunque per il futuro, per il loro futuro che adesso si chiama Tommy e poi... chissà...

Ho fatto un poema, avrei tanto altro da dire, ma ho già delirato abbastanza, quindi :p alla prossima <3

Recensore Master
21/03/14, ore 16:43

Come sai potrei riassumere tutto così: *-* ma faccio la brava e aggiungo dell'altro ;)
Direi che è altamente introspettiva. Tutto passa per i pensieri di Kate. Conosciamo qualle che prova, la vita che ormai, senza il loro bambino, non sembra più vita. Quei pochi momenti di serenità glieli regala la risata di Tommy, che ricerca appena può, e poi c'è Rick, il suo saperla amare anche solo attraverso pochi e semplici gesti.
Attraverso di lei sappiamo che anche per lui non è facile, chr entrambi hanno i loro momenti in cui stare da soli e riflettere o semplicemente non pensare a nulla, come dice benissimo questo scambio di battute:
“Mi spiace Rick. Non mi sono resa conto di quanto tempo ho passato davanti a quella finestra” dico sempre con voce bassa.
“Fa niente, Kate. A volte succede a me e tu stai con Tommy.”
La speranza c'è... quel momentaneo piacere dato dal corpo di Rick e dalla mano he nel sonno afferra la sua. Ma soprattutto sappiamo che le cose andranno davvero meglio e la felicità tornerà anche per loro *-*
Non è angst puro, ma per un temporaneo cambio di rotta dal fluff va benissimo!
Speciale, come le tue altre storie. Stupendi i dettagli olfattivi all'inizio, o anche il semplice sentire il gelo entrare in lei sia in modo letterale che metaforico.
Bravissima! Ma a questo punto credo sia superfluo che io te lo dica ;)
Alla prossima!
Un bacione