2 - “Dimenticato in un sogno” di Mitsuki91.
Totale: 60.6/65.
1) Grammatica e ortografia: 5.6/10.
“In fondo, ai piedi di un enorme statua”: “statua” è femminile, quindi ci vuole l’apostrofo dopo l’articolo (- 0.25).
“E’ troppo tardi.”: la “È” maiuscola si scrive con l’accento, non con l’apostrofo (- 0.25).
“Stava passando un panno su un antica credenza”: “credenza” è femminile, ci vuole l’apostrofo dopo l’articolo (- 0.25).
“sin da quando aveva recuperato un corpo di carne, ossa e sangue, era la parte di sé stesso”: si scrive “se stesso” (- 0.25).
Lo stesso qui: “Era lui, era lui che si era nutrito di sé stesso per tutto quel tempo, e non il contrario.” (- 0.25).
Lo stesso qui: “a parte il frammento di sé stesso che ancora era racchiuso fra le pieghe della sua anima integra e incorruttibile” (- 0.25).
“La sua voce salì di un ottava”: “ottava” è femminile, ci vuole l’apostrofo (- 0.25).
“E’ troppo tardi, Harry.”: la “È” maiuscola si scrive con l’accento (- 0.25).
Stessa cosa qui: “E’ il mio corpo, Harry” (- 0.25).
Stessa cosa qui: “E’ stata lei stessa a donarsi a te, non ricordi?” (- 0.25).
Stessa cosa qui: “E’ la stessa Ginevra a volerlo.” (- 0.25).
Stessa cosa qui: “E’ questo che ti turba, Harry?” (- 0.25).
Stessa cosa qui: “E’ naturale, Harry.” (- 0.25).
“Credo di aver avuto un amnesia”: “amnesia” è femminile, ci vuole l’apostrofo (- 0.25).
Ci sono anche errori di distrazione.
“disse, alzandosi in piedi, forzando il suo corpo ad allontanarsi da quello da Ginny”: “di Ginny” (- 0.10).
“Perché avresti dovuto temerti?”: “temermi” (- 0.10).
“con appena un velo di sudore a imperlagli la fronte.”: “imperlargli” (- 0.10).
“o si sarebbe limitato a pensare che un intermediarlo aveva agito per lui?”: “intermediario” (- 0.10).
“Il mondo di spaccò.”: “si” (- 0.10).
“E Harry lo guardò, allora, e vide il divertimenti negli occhi di Tom”: “divertimento” (- 0.10).
“Harry si costrinse a guardala”: “guardarla” (- 0.10).
“Non aveva dei ricordi precisi o una visone d'insieme”: “visione” (- 0.10).
“nell’esatto istante un cui la mano di Harry si chiuse attorno al suo membro.”: “in cui” (- 0.10).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Come sempre, il tuo modo di scrivere mi piace tantissimo! Devo dire però che, in questa storia, l’ho apprezzato particolarmente.
L’ho trovato più avvincente e coinvolgente del solito, soprattutto grazie all’espediente delle scene che si ripetono, che è davvero molto, molto d’effetto. Il testo prende consistenza, assume un ritmo particolare che si accompagna benissimo alle situazioni descritte e all’indole dei personaggi.
Non è particolarmente facile descrivere un’amnesia, questo sforzarsi continuo di Harry per ricordare qualcosa che gli sfugge ogni volta che c’è vicino, e il tuo stile ha accompagnato perfettamente tutto il processo.
Il lessico vario, la scorrevolezza e la fluidità della narrazione, le immagini (“Occhi neri più neri dell’oscurità”) e le figure retoriche, tutto ha contribuito a rendere l’atmosfera in maniera sublime.
3) Titolo: 5/5.
È bellissimo. Mi ricordo che avevi avuto qualche problema nello scegliere il titolo per questa storia, perché nessuno ti sembrava all’altezza, ma, anche se non hai bisogno della mia approvazione, ti confermo che questo è assolutamente stupendo: è evocativo, interessante, attinente alla storia e penso proprio che incuriosirà molto i lettori.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
Devo dire che mi è piaciuto moltissimo come hai gestito i personaggi e, in effetti, l’intera vicenda.
Tom è affascinante, non c’è altro modo per definirlo.
Prudente, cauto come la versione originale non è (ma la versione originale non ha provato l’ebbrezza di liberarsi dalla propria prigione d’inchiostro), astuto e calcolatore. Muove le sue mosse con diffidenza e lentezza, perché stavolta non vuole e non può permettersi di perdere.
Trovo perfettamente logico e credibile il suo comportamento, il suo rapire Harry per cercare di capire come abbia potuto sconfiggerlo, cos’abbia di speciale. All’inizio mi è sembrato, se non strano, particolare il fatto che scrivessi che Tom trova pressoché tutto divertente, ma, a ben vedere, è logico, dopo aver passato cinquant’anni di solitudine con il pensiero di essere condannato ad un’eternità d’inchiostro.
Ho adorato il modo in cui circuisce Harry, facendogli da mentore, offrendogli il corpo sensuale di Ginny come regalo, come modo per corromperlo. Si vede che gli piace sporcare tutto quel candore, è esaltante anche più del normale, visto che Harry è così ingenuo e con un forte senso del giusto o dello sbagliato, nonostante non si ricordi più molte cose.
Anche questo fattore contribuisce a rendere la storia intrigante: i sogni di Harry, i segreti che gli sfuggono, Ginny che piange e Ginevra che lo seduce, Tom che lo bacia sulla fronte ogni sera e Harry che sente l’odio accapponargli la pelle ogni volta che se lo ritrova troppo vicino, mentre inizia a volergli bene.
Harry stesso è un personaggio piuttosto interessante. È combattivo, non si lascia soggiogare, lotta fino alla fine – anche quando è stato spezzato e mutilato, e ormai è solo un guscio vuoto, un’ombra svuotata di consistenza – e, con la sua perseveranza e il suo coraggio, riesce anche ad ottenere la sua vendetta. Perché, anche se in quel tempo aveva imparato a voler bene a Tom, la verità è troppo dura per poter semplicemente dimenticare, non con gli orrori che Tom ha compiuto ancora sotto gli occhi – genitori morti, una ragazzina intrappolata in un diario, Harry ridotto a uno spettro di se stesso.
Anche il binomio Ginny/Ginevra è molto interessante. So da cos’hai preso spunto, ma la tua versione si differenzia abbastanza da quella originale: Ginny la bambina intrappolata e il corpo seduce sul letto e Ginevra dal sorriso cortese che si scopre una spallina e lo guarda con espressione vuota; Ginny che piange e lo supplica di non dire nulla a Tom, Ginny che muore ogni notte nei sogni di Harry, Ginevra nel vestito lilla che offre a Harry se stessa solo perché Tom le ha rivelato che lui la desidera. È sinceramente affascinante tutto questo, potrei andare avanti per ore.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è il fatto che sia il sesso il mezzo attraverso cui ci si possono scambiare addirittura brandelli laceri d’anima. In effetti, è sensato, non c’è un contatto più intimo e coinvolgente – e, a proposito, le scene lemon slash ti vengono da Dio!
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto (3 punti per ogni parametro da me fissato, più un punto bonus): 10/10.
Nel pacchetto non mi deludi mai, anzi, sei la concorrente che mi dà sempre più soddisfazione, perché si vede proprio che è stato lui ad ispirarti la storia.
Per quanto riguarda l’Incantesimo (Expelliarmus), assolutamente 3/3.
L’hai usato in maniera efficace e rilevante, ha un ruolo importante nella storia e ricorre, sempre, nei sogni di Harry. Mi piace perché è uno dei tanti elementi che delineano la prigionia di Harry e i segreti di Tom (e mi piace perché quando Tom viene scagliato indietro e ride è davvero, davvero sexy).
Per entrambe le caratteristiche dei personaggi ti ho dato il punteggio massimo, ovviamente.
Per l’aspetto caratteriale di Tom che avevo richiesto, ovvero il suo avere paura di qualcosa, mi hai piacevolmente stupita. È originalissimo e avvincente che Tom abbia paura di se stesso (mi ha ricordato una vecchia storia in cui il Molliccio di Hermione diventava un suo alter ego), perché, passato, futuro o presente che sia, è pur sempre lui, la sua anima.
Eppure, è così tipico del personaggio – che è molto egoista – temere persino una parte di sé che – Tom non glielo perdona – ha fallito.
Per quanto riguarda Harry e il suo dover essere etero, invece, sei riuscita a tirar fuori qualcosa di inaspettatamente perverso. Tu e Stevia mi avete un po’ inquietato, in questo parametro!
È abbastanza normale che Harry abbia certe reazioni ogni volta che vede Ginny, ormai è cresciuto, ma Tom che se ne approfitta e gliela regala e gli insegna pure è qualcosa che mi ha messo K.O. Te l’avevo anche detto, avrei preferito che andasse fino in fondo e si sbattesse il corpo inerte di quella che – in un futuro ormai perduto per sempre – sarebbe stata sua moglie, ma avevi ragione, non sarebbe stato da Harry.
Il punto bonus te lo assegno per l’intera struttura della storia: i sogni che ricorrono, Ginny e Ginevra, Tom ebbro di vita.
6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Credo di non averti mai dato meno del massimo in questo parametro. In nessun contest.
Ormai mi sono rassegnata al tuo essere un inesauribile pozzo di fantasia!
L’idea di fondo – ovvero il What if? E se Tom fosse riuscito a riprendersi un corpo? – è abbastanza comune, o comunque conosciuto, tuttavia è tutta l’impostazione che hai dato che mi ha conquistata.
In particolare, ho trovato la caratterizzazione di Tom davvero particolare. Mi ha ricordato un po’ il mio Gellert (evidentemente avevo preso spunto da te più di quanto pensassi), anche se il tuo Tom è ovviamente più controllato. Eppure l’ho adorato, dalla prima all’ultima virgola, in tutte le sue seducenti manovre per riprendersi ciò che è suo, a discapito di Harry.
A proposito, quel bacio sulla cicatrice ogni sera quant’è maledettamente romantico? Ok, io sono strana, tu sei strana, tutte le amanti della Harry/Tom sono per forza un po’ strane.
7) Gradimento personale: 10/10.
Questa storia è bellissima. Mi ha spezzato il cuore, ma è bellissima.
Ormai dovrei essere abituata alle tue meraviglie, ma straordinariamente (e fortunatamente) non è ancora così, e per il momento ne sono soddisfatta.
Non ti nascondo che questa storia così triste mi ha commossa e mi ha resa infelice (spesso mi riduco in lacrime, ma difficilmente un testo mi lascia questo genere di malinconia di fondo), ed è essenzialmente colpa tua, che sei così brava a condensare varie situazioni in “poche” pagine, e un attimo prima stai leggendo di Tom che seduce Harry (con tanto fangirling luccicante) e l’attimo dopo quell’ingrato di Harry sta accoltellando il nostro Tom con le stesse forbici con cui lui gli aveva tagliato i capelli.
Capisci che non ce la posso fare, vero? Sei stata crudele, ma non cambierei una virgola di questa storia così magica, e i finali che fanno sanguinare fanno esattamente per te che li sai scrivere e per me che amo leggerli. |