Mi stai distraendo dal livello 377 di Candy Crush e non te lo perdonerò mai, più o meno come tu non mi perdonerai mai il fatto di essere così indietro con le cose tue che devo leggere. Comincio a rimediare adesso, anche se questo affarino è così breve che dovresti prendermi a pugni per quanto mi pesa il culo. But still.
Donna, tu di solito il meglio di te lo dai quando scrivi dei poemi - I can barely breathe resterà la mia preferita nei secoli - però questa volta mi hai davvero lasciata senza parole. Forse hai sempre avuto anche il dono della sintesi e io non me ne sono mai accorta, ma in queste (quante sono?) parole hai raccontato una storia, più storie, un concetto, una vita intera e il modo in cui gira il mondo.
Paragonare la vita, gli intrecci con la gente, a un libro è davvero qualcosa di fantastico. Ma non lo è in sé, lo è per come hai deciso di raccontare tutto. Credo sia il concetto della persona giusta al momento sbagliato, ma lo è in modo meno semplicistico, più sottile... raffinato, uhm? Nel senso che mi fai credere in ciò che leggo, perché quello che leggo esce dalla testa di una persona che potrei semplicemente essere io, come potrei non esserlo proprio. Questo jolly mi fa felice, perché mi permette di essere me stessa, ma anche chi voglio. E un po' mi fa sorridere perché mi dà il diritto di pensare a tutte le persone con cui è andata male e di non avercela con loro, perché forse in quel momento stavamo leggendo due pagine diverse e non riuscivamo a trovarci.
In qualche modo, mi hai aperto un mondo. E sappi che dovresti farlo più spesso, perché mi fai sentire un po' come quando leggo il signor Baricco... su per giù potrebbe essere un complimento, ma vedila come vuoi. Troppe coccole.