Spero non te la prenderai, ma ho linkato la storia sul mio profilo Fb, perchè quello è il suo posto... non potevo non farlo.
Credo che molte persone si rivedranno in questo racconto, ma questo è mio ed è quasi cucito alla perfezione su di me, perchè proprio oggi parlando con mia sorella pensavo a Jimmy e con una lacrimuccia, mentre partiva Numb, sussurravo "chissà che mi avrebbe consigliato lui, una persona come lui" quindi non so se è telepatia o cosa, non so neanche se è destino, ma più azzeccato di questo racconto non poteva esserci oggi, ora, in questo momento. Me lo immagino così Jimmy, quello della mia/nostra fantasia, poco importa se lo era nella realtà, nel mio immaginario Afterlife è così. Sto cercando di scrivere ciò che provo e ho provato nel leggere queste parole, ma mi tremano le dita e continuo a piangere come un'idiota e quindi non mi sta uscendo gran che.
Sembra quasi che tu abbia fatto una foto ad alcuni momenti, che abbia pescato stralci di conversazione e immagini che ti ho raccontato, parliamo del tetto di casa a bologna? non te l'ho raccontato ma io ho guardato davvero il tramonto da lì, ogni frammento di luogo/spazio mi ricorda la mia vita, ripeto questo racconto è tutto mio e ne sono più che orgogliosa.
Vorrei poter spiegare quanto l'immagine di Jimmy sia realmente consolatoria per me, ma soprattutto il concetto di "la musica ha scelto proprio un disastro come te" perchè è uno dei pochi appigli a cui mi reggo. Adoro il modo in cui hai strutturato il racconto, uno scambio continuo tra dialogo solitario e Jimmy che spunta e fa sentire la sua presenza, quasi fosse un angioletto che ti batte sulla spalla. Probabilmente dovrei dire altre mille cose, ma non mi è più possibile, sto letteralmente piangendo troppo quindi... grazie, non so se lo merito questo racconto, ma me lo tengo stretto e lo leggerò ancora e ancora ricordandomi che esiste qualcuno, forse più di uno, che vedono oltre... thank! |
