Beh Laura, che dire? Non starò qui a dirti cose del tipo "vedrai che tutto si sistema" ecc... anche perchè non ne varrebbe la pena. Analizzando la tua opera però denoto che ciò che ti manca ti manca per abitudine. "Ti cerco e non ne ricordo più nemmeno la ragione" "Quello era il nostro sogno,non è così?" "Qui per te.". Sono alcuni dei passaggi che caratterizzano di più il tuo componimento. Un lettore probabilmente si sofferma sul contenuto, sulle rime non rime, sulla sintassi o sulla punteggiatura. A me invece pare che la delusione che vivi, senza ovviamente saperne il motivo, sia perchè TU hai puntato più dell'altra persona ( potrebbe essere un ragazzo, un amico, un'amica, ecc... ). Il fatto che senti il flusso del tempo corrodere, il mordere le unghie e il vedersi vivere restando nello stesso punto: "son qua", mi fa pensare che quando è accaduto questo allontanamento, tu sia rimasta perfettamente ferma nelle tue ( vostre? ) convinzioni, non muovendo un passo forse per paura o forse per speranza. Ma c'è tutto un mondo la fuori, cerchi il suo volto tra miliardi di persone e non ti accorgi id quante migliaia guardano il tuo. I sogni non sono fatti per restare chiusi nei cassetti, nella consapevolezza di questo tuo momento, sii forte ed aprili, falli uscire, fagli prendere vita e forma. Dove tu scrivi di dolore, io vedo speranza. Dove tu scrivi di lacrime, io vedo sorrisi. Grazie per questa chicca poetica, ho apprezzato molto la genuinità della tua opera. Se permetti solo una critica costruttiva: nelle note a piè di pagina, i vari smilies, il "ciacciaaa" e i vari corvini lasciali per gli altri, può condizionare il lettore leggere un componimento e vedere note come la tua. tutto sommato la mia critica resta positiva, l'opera mi piace e vedremo che altro tirerai fuori dal cilindro. A presto.

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