Nota per me stessa: chiederti più spesso di scrivere AU del genere. In particolare, con Liam e James. Non è descrivibile quanta genialità ci hai messo nello scrivere questa one shot. Era tutto perfetto: i personaggi, i dialoghi e lo stile in generale. So che lo dico spesso nelle recensioni, ma era tutto così Micchesco che mi ha fatto battere un po’ più forte il cuore per quanto mi piaceva. Non scherzo, ma non prendermi per pazza: la prima cosa che mi sono mentalmente appuntata di scriverti, mentre leggevo, era che mi hai emozionato. Anche se non si tratta di una storia d’amore tragica (anche se la situazione del cervello dei fratelli Payne è effettivamente un po’ tragica), o una drammatica vicenda strappalacrime, comunque mi sono emozionata. Credo che sia successo non solo perché Mr Mestruo è nei paragi e quindi mi scende la lacrimuccia anche solo a uccidere una zanzare, ma perché era tutto molto umano nella tua one shot. Cioè hai presente quelle storie in cui sembra tutto un po’ campato in aria, i dialoghi un po’ senza senso, i personaggi che prendono delle decisioni ma chissà per quale motivo? Ecco. Tutto questo non c’era. Sembrava di avere a che fare con persone vere che dialogavano realmente. I mean, personalità e caratteri così forti e delineati che quasi mi sembra di riconoscere amici e parenti in queste sei menti (più o meno geniali). Devo ammettere che certi conoscenti non hanno una briciola del carattere che hanno i tuoi personaggi. Questo è il motivo principale per cui mi è piaciuta questa one shot. Motivo principale. Non pensare di scampartela con queste due paroline, tsk.
Visto che mi è piaciuta un sacco questa tua storia, mi sa che devo proprio proprio sottolinearti e commentarti i passaggi che mi sono piaciuti di più. Solo perché c’è un motivo principale, non significa che non ci siano tre miliardi di “sottomotivi” puccipuuuu disseminati in tutta la storia.
Let’s do it!
*parte OWOA*
L’introduzione ai fratelli Payne l’ho letta con un sorriso. Immaginavo esattamente così i rapporti tra Liam e James, era prevedibile che James con la sua testa di c… occo si vergognasse del fratellino solo perché del tutto incapace di lanciare occhiatacce a chiunque incroci il suo percorso o perché Liam non ha i capelli fiki come quelli di James (che poi, io preferisco molto di più i vecchi riccetti alla Payne, miseriaccia, sono così cariniiii). L’ho letta tutta con un sorriso, sono scoppiata a ridere nella parte di Danny Zukko e del bad boy, solo che poi ho dovuto rimangiarmi il sorriso. La meravigliosa narratrice/Zena, mi ha avvisato con il suo tono così serio (“No, davvero, non ridere. Tieniti alla larga da loro. Non hai idea di quanti guai portino” ) e io ho seguito il suo consiglio.
James non è cattivo, per la miseria.
È solo una testa di cacca. E ho dubitato fortemente, sin dall’inizio, che gli I’m sorry di Dork potessero placare l’ira di Louise. Anzi.
A questo proposito però vorrei fermarmi un istante per parlare dell’inglese in questa storia. Ci sono alcuni termini in inglese disseminati nella narrazione. È una cosa che ho adorato. Non è esattamente ortodossa come cosa –a dir la verità non so nemmeno se possa essere scorretta o meno- né è frequente, ma è stata perfetta. Trovale due parole più adatte di sassy bitch per descrivere Louise. E Dork, poi. I suoi I’m sorry li ho immaginati tutti balbettati alla solita velocità della luce con cui parla Liam e… Quanta tenerezza che mi ha fatto, Mich.
Inglese a parte, l’allegra combriccola è presentata dal cinismo e dallo sguardo apparentemente passivo di Zena: Louise è la paladina stronza, Harry è il novello Gesù Cristo, Niall non ha le palle per diventare il discepolo di Harry, ma generalmente bazzica con i buoni. Poi c’è Zena che sin da subito tenta di fare solo la comparsa, quando in realtà è un premio Oscar per la migliore attrice –solo che nessuno ancora se n’è reso conto, lei in primis. Una combriccola assortita in modo casuale, ma che in qualche modo funziona. Funziona davvero?
Zena se ne tira fuori, dall’inizio. Lo dice chiaramente nella loro Riunione Per La Vendetta, lo dice a Harry e lo dice anche a Niall (insieme a un grazioso scambio di insulti reciproco); la sostanza è sempre quella, comunque: assolutamente no, non voglio avere a che fare con i Payne.
Eh. Cara piccola ingenua ragazza.
Non basta rinchiudersi in biblioteca, Niall sarà lì con te e mangerà pure, scatenando così l’ira del Vicepreside, le cui urla rimbombano ancora per i corridoi della scuola insieme alle voci che vogliono Zena a copulare su un tavolo della biblioteca assieme a un primino. Ma chi sarà mai questo primino?
Se lo chiede anche James, immancabile nell’aula dei fuorilegge. Miseriaccia, ma perché cavolo Irlanda l’ha abbandonata così? Non solo la mette nei casini… Ma okay, ricomponiamoci, perché adesso inizia il dialogo.
C’era una volta James che punzecchiava Zena e lei che rispondeva sulla difensiva. Tutto procedeva alla meraviglia perché la ragazza evitava gli squallidi riferimenti sessuali di James come un gatto evita l’acqua, ma poi successe l’inevitabile: Zena lasciò che la sua lingua biforcuta sputasse tanti di quei riferimenti e cattiverie contro il povero Payne che a quest’ultimo servirono buoni cinque minuti di pausa per riflettere e saltare alle conclusioni… sbagliate.
“Dunque il fortunello è il mio fratellino?”
HA. Ragazzo tu sei scemo forte.
“Qualcosa mi dice che ho colto nel segno”.
Oh. Ma certo.
Quel “Oh ma certo” sembra tanto quello di Kronk nelle Follie dell’imperatore, quando Izma “Ehm, Krooonk! L’imperatore voleva… beeere” gli dice e lui “Certo! …Oh… Ma ceeerto”. [Giuro che so la scena a memoria: sono giusto andata a controllare su youtube se fosse esattamente così].
Così iniziano i casini. E basta quel demente di James insieme all’orecchio vigile di Louise per far prendere loro la forma di Dork. Tutta quella parte in cui la combriccola aiuta Liam mi è piaciuta. Zena è uscita –più o meno, ma soprattutto, volente o nolente- allo scoperto e non solo dà una mano a Liam, ma chiude anche la bocca a quella scorbutica di Louise. Che, va bene tutto, ma basta fare la prima donna. (Ha, grande battuta, davvero).
Comunque a piccoli passi e grandi incidenti (Niall che sbatte contro un palo, per esempio), Zena si ritrova sempre più inglobata in questa fastidiosa situazione. Povera donna. Adesso ci si (ri)mettono anche le voci di corridoio. Tra l’altro, ho adorato quella parte. A Zena i pettegolezzi li teme e soprattutto teme di diventare come la sorella maggiore, che ne è stata vittima quando era a scuola. Adesso apriamo il capitolo Danny. Danny che all’inizio ho trovato una persona adorabile, poi sempre più irritante perché, che diamine, te la fai una manciata di fatti tuoi e cerchi di ascoltare un po’ di più Zena al posto di ciarlare idiozie precotte? EH? Forse non dovrei prendermela così tanto, ma Danny si comporta come un ragazzo più grande fa con una mia amica e la cosa mi innervosisce tantissimo. Quindi sciò Danny, sciò.
La scena delle merendine <3
Nonostante James Payne sia segnato nella testa di Zena “a lettere tutte maiuscole e in grassetto sottolineato”, magari anche con qualche freccetta e cuoricino, non può fare a meno di comportarsi sempre più da idiota e lanciarsi contro le macchinette come se non ci fosse un domani e prendere la scorta per l’inverno e trovare un cantuccio per ripararsi dal freddo. Questo non ha senso, me ne rendo conto. Però questa scena è stata così puccccciosa, anche se Zena non se n’è resa conto ed è rimasta tramortita dalla paura che lui la uccidesse con una spallata (perché oltre ai capelli alla Beckham, James più di Liam ha anche qualche muscoletto). Comunque non ci credo che James l’abbia fatto solo per avere un favore in cambio. Secondo me ha sentito quella strana cosa chiamata cuore ritornare a battere, si è di nuovo sentito umano e ha deciso di compiere opere di bene per l’umanità. Yes.
Salto direttamente alla scena del brindisi a Payne perché mi sono resa conto che quasi ti sto facendo un riassunto della cosa, lasciando perdere il quasi. Fuck.
“A James Payne!”
“A Payne!”
“I-io?”
“Ma no, non tu!”
“Oh! Certo!”.
Questo era troppo meraviglioso perché non lo appuntassi nella recensione. Anche perché viene ripreso da Zena, più avanti, nello scambio di battute con Louise. Tecnica dell’elusività: me ne ricorderò, grazie tante.
Ma prima di passare a quello, nella scena di Brit, tra James e Zena c’era del fluff. IO L’HO VISTO. Non mentite! Solo che quel babbocacca di James deve sempre rovinare le cose e mettersi a fare il simpatico, no? Maledetto.
Quando ho letto “ho appena fatto sesso con James Payne” ho sgranato gli occhi. Poi ho riletto. Non mi fidavo di quel “niente voci di corridoio”, non ci volevo credere. È stato così inaspettato! Anche se forse la scena di Brit avrebbe dovuto farmi intuire il fatto che uhm il fluff era più presente di quello che credessi. E poi lui è così carino quando le dice quelle cose dopo che l’anno fatto, tutte quelle cose su Danny! Voglio dire, è sempre un po’ sbruffone, ma è uno sbruffone tenero di quelli che mi viene di prenderli per le guanciotte e fargli cugicugicugicù. Sai cosa intendo.
E anche quando la bacia davanti a tutti io ho tipo esultato come una dannata. Sono una persona molto sola e forse dovrei trovarmi compagnia, ma comunque, YEAH. Ufficialmente, li adoro. Anche se non scippo Beckham con Zayn, James e Zena mi sono sembrati perfetti insieme. Un po’ buffi perché due tipi del genere insieme non te li aspetteresti mai, ma di certo sorprendono tutti con il loro… feeling. [Zena se James porta a vedere anche me Capitan America al primo appuntamento, stai certa che te lo rubo].
Le due frasi finali mi hanno fatto sbellicare. Degna conclusione di una fantastica one shot. E non sono esagerata, io l’ho sinceramente adorata e forse questa recensione un po’ troppo lunga e i miei scleri in chat forse te l’hanno fatto capire.
Ciò detto, non ho la forza di rileggere il tutto, mi fanno male le dita e spero davvero che tutto quello che ho scritto abbia senso. Ho saltato un sacco di parti che ho adorato, ma non potevo farti penare ancora –difatti non so perché stia ancora scrivendo.
Quindi ti ringrazio velocemente, di nuovo, e ti saluto.
ADOOOOORO <3 <3 <3 <3
Ehm.
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