Ma che dolce risveglio questo. Ho aperto efp e… toh va’, Josie ha pubblicato una slash. Allora la apro e trovo la dolce dedica. Dire che mi hai sorpresa è limitativo. Non me l’aspettavo e ti ringrazio non solo per il pensiero (meno male che ogni tanto qualcuno si abbandona al fluff), ma anche perché la storia mi è piaciuta un casi-… ehm, volevo dire moltissimo. :3
Andiamo con ordine perché ho un sacco di cose da dire.
Innanzitutto il tema, la pioggia. Dunque, io la detesto, perché avendo capelli crespi e ricci, mi basta solo che il cielo diventi appena nuvoloso per farmeli gonfiare. Quindi, voglio dire, sappi che hai rischiato alla grande a dedicarmi una storia sulla pioggia. Ma quasi quasi, ora comincerò ad apprezzarla di più.
Il riferimento che fa John sui luoghi comuni riguardanti la pioggia in Inghilterra è molto divertente e vero. Se ci pensi, è davvero la prima cosa a cui si pensa normalmente. Io ormai se penso all’Inghilterra penso prima ai Beatles e al Potter, ma prima ero anche io così.
Poi c’è questo splendido paragone tra John e la pioggia che ho trovato assolutamente azzeccato, perfetto. Non ci avevo mai fatto caso, ma è proprio così. Un motivo in più per apprezzare la pioggia, allora. Solo che come al solito, John è esagerato ed esce senza ombrello.
A questo proposito è molto giusto il pensiero di Paul, “A volte aveva semplicemente bisogno di fare delle cose da John.”
Come dare torto a Paul?
Paul che è l’amore mentre aspetta John e si preoccupa per lui.
“-Ma come gli è venuto in mente?- sussurrò Paul a sé stesso, precipitandosi fuori.”
Questo passaggio è così semplice e realistico, insomma chiunque l’avrebbe pensato, l’ho pensato anche io, diamine. Ed è anche la tenerezza.
Tutta la scena finale è davvero fluff, quello con la F maiuscola, Paul che si occupa di John, lo copre e gli prepara il tè, anche se è arrabbiato con lui, mentre John gongola per questo.
Mi è piaciuto molto quello che si dicono, soprattutto la frase di Paul, “Quelle in cui non capisco cosa ti prende! Quelle in cui cerchi di nasconderti e allontanarti da tutti, persino da me! Una di quelle giornate in cui ti chiedo come va e tu mi rispondi bene, ma non va bene per niente.”
Secondo me rappresenta molto quello che accadeva davvero, certe volte John era incomprensibile anche per chi lo conoscesse bene come Paul.
E poi John si confida e poi si fanno le coccole e la frase finale che richiama la scena sotto la pioggia è perfetta, la conclusione degna di una storia così.
Sai, ora che ho controllato avevo letto gli altri tuoi lavori, e questo, credo, sia uno dei più riusciti. Complimenti davvero, con tutto il mio cuoricino, e ancora grazie. :3
Chiara |