Recensioni per
Anima Antica
di Nemainn

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/04/15, ore 23:46
Cap. 1:

Molto bella... io sono un po ignorante per questo tipo di argomento... ma mi è piaciuta davvero tanto sei bravissima come sempre

Recensore Veterano
02/01/15, ore 19:40
Cap. 1:

(Seconda recensione alla storia per partecipazione al contest "Romance in Pain-" con classifica terza.)

Sei riuscita a dare alla storia un tocco poetico e significativo, cose che molte poche persone fanno. La storia, da ciò che ho capito, è ambientata in India in un tempo passato, anche perchè usi terminologie molto appariscenti.
Non ho trovato, anche qui, errori di grammatica e il testo scorre perfettamente, dando dei toni molto accentuati in ogni singola frase. Mi piace moltissimo anche l'impaginazione che hai usato, molto singolare e ti fa venire voglia di leggere, quindi, molto bella esteticamente.
In questa storia ho visto una visione d'amore antico molto particolare, mi è piaciuto come sistemi le righe, che sinceramente non so se l'hai fatto o meno volontariamente, ma questa tipo di scrittura stilistica mi ha affascinata non poco.
Il tutto ha un'atmosfera pacifica, è come se tu guardassi il cielo, di notte, e potessi sentirti in pace con te stessa, nel candore del cielo oscuro e l'aria fresca; mi hai donato quest'emozione.

Sei stata molto dettagliata sull'introspezione che, a primo impatto, sembra non esserci e invece lentamente, andando avanti, sei riuscita a sviluppare bene con descrizioni ampie e spiegate magnificamente. Nessuno, secondo il mio parere, ci riuscirebbe di getto a buttar giù parole cos afrodisiache.

Un bacio,
Love_Somebody

 

Recensore Master
10/08/14, ore 13:37
Cap. 1:

Giudizio per aver partecipato al contest «Un battito di ciglia»
Vincitrice del premio «Leviatano» per la profondità dei temi


La storia mi ha donato uno strano senso di pace che non so descrivere e che forse era anche dovuto al fatto che mentre leggevo la sola cosa che rompeva la quiete era il canto delle cicale giù da me.
Per quanto non sappia bene come classificarla, probabilmente per il modo in cui viene raccontata senza darci una chiara idea dei protagonisti presenti o di chi ci mette al corrente di tale intimo momento, è una delle storie che più mi ha colpita. Ammetto che a volte le parole sembravano un po' pompose durante i discorsi diretti, ma è una cosa che ho imputato ad una caratteristica prevalente di uno dei protagonisti, in linea più ristretta colui che narrava. L'ho immaginato come uno uno studioso di antichità, magari anche un archeologo che ha viaggiato in mille luoghi - India ed Egitto, ad esempio, proprio come tu stessa hai accennato -, che si perdeva negli occhi di una donna e che la vedeva con la stessa cura e amore con cui avrebbe potuto vedere antichi e meravigliosi reperti che avevano brillato di splendida luce nei tempi antichi.
Nulla da dire sullo stile in generale, anzi; nonostante l'appunto sulla pomposità del discorso diretto - che ho ampiamente spiegato -, si è rivelato molto fluido e senza inutili fronzoli. La sola cosa che mi sento di dirti è che spesso, durante il racconto, tendi ad inserire molte virgole e pochi punti, o addirittura pochi punti di sospensione. Sembra quasi che tu voglia fare un elenco, seppur dettagliato, di ciò che stai raccontando, e se in un certo tipo di storie potrebbe andare bene, in questa, proprio per la profondità che hai cercato di assegnarle, trovo che stoni un po' e che un paio di punti fermi avrebbero in qualche modo migliorato l'idea generale. Qui di seguito ti appunto giusto qualche cosina che, come già detto e ripetuto più volte, non bisogna per forza prendere come errori veri e propri.

Mi ha preso le mani, stringendole, guardandomi e sorridendomi. → Piccolezze, ma renderei più fluida questa frase sistemandola con una cosa semplicissima come “Mi ha preso le mani e, stringendole, mi ha guardato con un sorriso”. Frase semplice, di immediato impatto e senza continuo uso di gerundi in un solo periodo.
averti incontrato.” → I punti dovrebbero andare fuori dal discorso diretto. Stesso dicasi per i restanti
Ma ancora non ho visto tutto, splendi → Sostituirei la virgola con i due punti o con un punto e virgola
Sorrido, la donna antica, → Metterei un punto dopo “Sorrido”

Una storia molto particolare che è riuscita a conquistarmi in un modo che nemmeno io credevo possibile; le storie così introspettive non sono esattamente il mio genere e all'inizio ero un pochino scettica a cominciarla, chiedendomi persino se io stessa sarei riuscita a valutarla, ma devo farti i complimenti per il plot generale e per quel senso di calma e quiete che permea l'intero racconto.
Devo inoltre ammettere che tra tutte, oltre la descrizione delle sacerdotesse di Iside e del richiamo all'Egitto - argomento che personalmente adoro e che ha fatto sì che la tua storia guadagnasse punti d'apprezzamento -, mi è piaciuta molto la frase “Nessuna vita è mia, ogni vita è mia”: mi ha ricordato molto un concetto un po' alchemico - il cosiddetto Ouroboros, il serpente che si morde la coda, rappresentante della natura ciclica delle cose e del “tutto è uno” - e allo stesso tempo rientrante nella concezione delle leggi dell'universo attraverso il cosiddetto albero della vita. Argomenti a me molto cari e di cui ho studiato parecchio nel corso degli anni, quindi tanto di cappello per il modo in cui è stato gestito il tutto.

Recensore Junior
06/08/14, ore 12:32
Cap. 1:

Ciao!
Ho scoperto che partecipiamo allo stesso contest ("Un battito di ciglia", sul forum di EFP) e, alla spinta dalla curiosità, ho voluto leggere questa storia.
Che dire? E' una poesia in prosa, e so che può sembrare un vero e proprio ossimoro, ma non saprei come altro descrivere questo tuo racconto.
E' un racconto che lascia il sorriso e anche un pizzico di mistero, come se sollevassi un velo, ma molti altri restaressero lì, a sventolare tra queste due anime che si cercano e si incontrano, grazie all'amore. E questo amore si sente, si sente il vibrare delle emozioni, il cercarsi, lo svelarsi e il fondersi: ci si vede nudi, per chi si è davvero, oltre tempo e spazio.
Mi è piaciuto particolarmente il riferimento all'Antico Egitto, lì mi hai conquistata, perchè sono una vera appassionata e ho rivisto - attraverso le immagini che hai costruito - davvero la sacerdotessa di Iside.
Mi è piaciuta, mi ha emozionata e mi ha fatto spuntare un sorriso di piacere, un brivido deliziato.
Hai uno stile coinvolgente, riesci a creare immagini vivide, che "escono" dalla pagina e ti trasportano quasi in un'atmosfera onirica.
Complimenti!

Recensore Veterano
04/07/14, ore 11:00
Cap. 1:

Hai descritto in modo solenne ed accurato l'incontro tra due anime, il ritmo del testo sembra quasi rapire il lettore per portarlo al finale. Il tema della metempsicosi è trattato esplicitamente ed in maniera innovativa; riassunto perfettamente nella frase 'Nessuna vita è mia, ogni vita è mia'. Inutile dire che il racconto mi è piaciuto molto, adoro l'atmosfera surreale che sei riuscita a creare.

PS: Mi ricorda i due protagonisti del libro Alle fonti del Nilo di Wilibur Smith, per caso hai preso ispirazione proprio da questo? 
 

Recensore Master
27/05/14, ore 20:18
Cap. 1:

Ancora una volta, mi lasci a corto di parole. Questo non è un racconto... è una poesia. Struggente, lieve e grave assieme, senza tempo e senza confini, parla direttamente all'anima. Vien da sorridere ed insieme da piangere di commozione.
Grazie.
Lady Angel