Ciao!
Ho visto il link al tuo profilo sul forum di EFP nella discussione “Recensore chi era costui?” e, appena ho notato che hai scritto su Death Note, mi sono subito fiondata a leggere.
Questa storia è bellissima, davvero.
Mentre la leggevo ho ascoltato anche il brano che hai proposto e non solo ti ringrazio per avermi fatto scoprire una tale meraviglia (ammetto la mia ignoranza, non lo conoscevo), ma l'ho anche trovato più che adatto per il tipo di storia che hai narrato.
Hai reso molto bene i pensieri di L, pensieri che in un primo momento appaiono frammentati e sconclusionati, ma che in realtà si rivelano essere concisi, diretti e legati da un filo conduttore – il suono delle campane, per l'appunto, il quale assume il significato chiave dell'intero scritte.
Sono campane quelle sente quando Watari lo prende per mano e lo porta con sé e sono le stesse campane che sente quel giorno, sul tetto, sotto la pioggia e con Light a pochi metri di distanza.
La mia interpretazione, se così possiamo dire, è che le campane sono sempre le stesse per via del loro suono, ovvero quello del funerale, sia nel passato che in quel momento.
Nel passato perché se Watari ha preso con sé L significa che i suoi erano venuti a mancare; nel presente perché purtroppo tutti sappiamo come va a finire.
Spero con tutta me stessa di non aver scritto cavolate… in ogni caso, sappi che ho apprezzato tantissimo questo scritto e che sicuramente leggerò altro di tuo.
Complimenti e alla prossima!

Harriet;

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i miei occhi.Il modo in cui scrivi mi sorprende sempre di più mano a mano che vado avanti a leggere le tue ff. Ho trovato anche questa, come le altre, bellissima. Il fatto che l'abbia bbinata ad una canzone poi penso che faccia entrare chi la legge ancora di più nell'atmosfera che hai creato usando così poche parole, che, eppure, esprimono così tanto. Il continuo rintocco delle camane e la parola funerale lasciata sempre in sospeso creano un'atmosfera ancora più forte. Il fatto che tu abbia scritto questo racconto come una poesia mi è piaciuto molto, perchè credo che renda i sentimenti espressi molto più immediati. Il finale poi ("Lasciami espiare le mie colpe. Perdonami. Dovremo dirci addio. Le lacrime bruciano.") è di una tale intensità che mi ha lasciata senza fiato. Ammetto che prima delle tue non avevo letto molte ff su "Death Note", ma mi hai fatto decisamente rivalutare questo fandom e te ne sono grata. Non poso fare altro che congratularmi ancora con te.
 

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Devo ammettere che, quando ho aperto la storia, la formattazione non mi è piaciuta. Poco convinta, ho aperto la pagina di youtube (perché penso che, se un autore scrive qualcosa ascoltando un certa musica, sia giusto leggerlo ascoltando) e appena ho riconosciuto il brano, il mio cuoricino ha sfarfallato. Leggendo, mi sono resa conto non solo che la formattazione che hai dato alla storia è l'unica possibile, in quanto flusso di pensieri inframezzato da ricordi e supposizioni del personaggio, ma che qusto flusso, scandito da ripetizioni giuste e necessarie, si sposa perfettamente con il brano musicale che hai scelto. Crea un'unione perfetta. Ricordando le immagini dell'anime, mi riesce facilissimo pensare che L stia pensando proprio tutto questo e mi riesce facile immaginarmi questa musica in sottofondo. Mi piace molto, perché le campane e la scena in cui L asciuga i piedi a Light sono di interpretazione molto personale, e la tua mi sembra perfettamente verosimile e giusta.
Complimenti, a presto ;)

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Davvero una fic toccante, degna reinterpretazione di uno dei momenti più intensi dell'anime. Complimenti. Un bel lavoro.
Dalla grammatica ottima, al ritmo narrativo che hai scelto (scandito da ripetizioni non fastidiose, con un effetto ciclico e ipnotico come il suono delle campane...) tutto mi ha affascinata del tuo modo di scrivere. Inoltre mi piace il modo in cui hai fatto susseguire i pensieri.
Insomma, molto bella.
Saluti
IMmatura

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Di storie ispirate all'episodio 25 dove L sale sul terrazzo e guarda la pioggia, e sente le campane, ne hanno scritte tante. Ma la tua è così malinconica, così triste e bella che mi ha trasmesso un'emozione che è arrivata dritta al cuore. Sembra quasi di sentirle, le campane, e il loro suono lugubre e assordante che scandisce i pensieri del giovane detective; sembra quasi di sentire lo scrosciare senza sosta della pioggia dove annegano le sue sofferenze. Il passato e il presente si fondono di fronte a un orizzonte di lapidi e alberi morti, di fronte a un futuro incerto. Le paure di L sono tangibili, si possono vedere dietro quelle domande al suo nemico (“Io le sento, perché tu no?”). Non so cos'altro dire, la poesia delle tue parole con la bellezza della musica che hai allegato (l'ho ascoltata mentre leggevo), hanno creato una magia. Nelle preferite ♥

Baci 

Synapsis

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Bellissima, stupenda, sono senza parole. Scusa la recensione stringata, ma davvero mi hai commossa. Complimenti. 

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Bellissima poesia *-*
Rappresenta appieno i sentimenti di L. Dopo quella scena sotto la pioggia ho sempre pensato che L avesse un fortissimo attaccamento alla vita, d'altronde doveva sentire di gente morta tutti i giorni e questo credo che ti porti a dare molta importanza alla vita.
E' molto malinconico questo testo come il personaggio che ne è protagonista, in particolare mi è piaciuto quel ''perdonami'' ripetuto 3 volte alla fine che rende ancora più triste tutta la scena :'(

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