Recensioni per
Quando si è molto tristi si amano i tramonti.
di radioactive

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Mi reputo una donna di parola, ragion per cui, se ho detto che mi ostino a recensire le tue storie per far sapere al mondo che scrivi cose belle il minimo che io possa fare è cercare di scrivere una recensione quantomeno decente. Non garantisco nulla sul risultato, perché non è nella mia natura fare la persona seria per troppo tempo, ma cercherò di fare del mio meglio.
Se c'è una cosa che ho sempre apprezzato del modo in cui rappresenti Magnus - il fatto che tutte le tue storie su di lui e sulla Malec siano tra le mie preferite/ricordate è solo una coincidenza, eh -è il fatto che lo descrivi in una maniera che è davvero poco comune e che è anche diffcile da spiegare a parole, in un certo senso. Dipingi Magnus come il Sommo Stregone di Brooklyn, perché Magnus senza magia (e, ovviamente, senza immortalità) non sarebbe lo stesso, ma metti ben in evidenza il fatto che dietro la sua eccentricità, la sua joie de vivre, c'è sempre uno spesso velo di malinconia. E in effetti sfido ad essere una persona perfettamente felice una che ha vissuto per la bellezza di 400 anni (sono rimasta sorpresa nello scoprire che era così giovane) e che ha visto il mondo cambiare, le persone che ama invecchiare e morire sotto i suoi occhi e che avuto centinaia di amanti che, a modo loro, hanno comunque lasciato un segno su di lui. Ho apprezzato molto la comparsa della figura di Catarina, perché leggendo le Bane Chronicles mi ci sono affezionata, e ho sempre trovato molto bello il suo rapporto con Magnus, oltre a trovare lei stessa un personaggio molto affascinante (della serie: non ti capita tutti i giorni di avere come migliore amica una strega che di mestiere fa l'infermiera). Mi è piaciuto il modo in cui è capace di capire Magnus anche da dettagli apparentemente insignificanti, perché si presume che, se sei in grado di farlo davvero, conosci molto bene quella persona o -cosa più rara, ma non impossibile- sei un attento osservatore.
Se devo essere completamente sincera, questa storia mi ha lasciato un sapore agrodolce, se così si può dire. La citazione del Piccolo Principe è molto bella e credo si addica perfettamente alla malinconia di fondo che c'è nel personaggio di Magnus, ma mi ha lasciato un velo di tristezza, dovuto a qualcosa di imprecisato che sembra aleggiare un po' in tutta la One-Shot. Ti confesso che il Magnus quadricentenario che descrivi nelle tue storie è molto affascinante, e mi fa venire voglia di riflettere un po' di più sul suo personaggio, giusto per uscirmene con qualche considerazione che sia diversa dalla solita solfa che ho propinato un po' nelle mie ultime Malec (storie che mi toccherà rivedere, contando che ultimamente ci trovo difetti su difetti). Come ultima cosa - e prometto che dopo questa ti lascio in pace -  volevo solo esprimere un apprezzamento in generale sul tuo modo di scrivere, che ha un qualcosa che mi spinge a leggere le tue storie anche se, per come sono fatta, sembrebbe che io sia allergica a tutto ciò che sia angst o anche solo lontanamente malinconico: descrivi questo genere di sentimenti in una maniera molto delicata, quasi suggestiva, ed è forse per questo motivo che quello che scrivi mi attira tanto, non so.
Bene, detto questo non posso che farti i miei complimenti, oltre a precisare che attendo con ansia il tuo prossimo scritto sul sommo stregone di Brooklyn. :)
Alla prossima,
                        Class
P.S: mi piace davvero un sacco il banner/titolo della storia. Vedo i tuoi lavori con photoshop e mi sento una capra ripensando ai miei, ma vabbé, è la vita. Ja ne~