Recensioni per
La scintilla
di marani

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/07/14, ore 17:50

Ci sono due cose che non hai spiegato: cosa è Andrea e la domanda di Giulia "perché io?" Il resto funziona (ma siamo nel 1997, però, dopo la carta d'identità ho perso le date).
Adesso non devo solo stare attenta a non accettare caramelle dagli sconosciuti, a maniaci, assassini e stupratori ma anche ad apparenti principi azzurri malefici esperti in macumbe? (sto scherzando, eh)
Perchè dev'esserci una spiegazione. E lui torna? sempre contro la povera Giulia? Lei lo aspetta col paletto d'argento, immagino, non con una lezione sul vero amore.

Recensore Master
28/07/14, ore 16:51

Eccomi. Accetto i complimenti.
Non segnalandoti le quisquilie (ma c'erano già i cellulari nell'87? questa non ho resistito), ho letto d'un fiato dalla mia ultima recensione senza interruzioni. Essendo una storia di thriller sovrannaturale, devo anticipare che nel finale ci si giocherà la struttura intera.
Come sempre è tutto scritto molto bene.
Le deviazioni dalla trama principale sono nient'altro che deviazioni momentanee, che finiscono sempre per puntare l'attenzione su Andrea (che prima c'è poi non c'è) e su Giulia (che non sa neanche lei cosa vuole). Tutto è molto teso sul finale, come dicevo. Ci vediamo ai titoli di coda.

Recensore Master
25/07/14, ore 13:50

Benone, andiamo nell'inquietante. Mi domando cos'abbia fatto Giulia per meritarsi tutto questo.
Noto anche che siamo tornati allo stile solito. Lunghe parentesi, a capo improvvisi. Un marchio di fabbrica dell'autore che, almeno in questa storia, si sta manifestando da poco.
Su questo capitolo non ho molto da dire, ma siccome non voglio fare solo complimenti, mi tocca proprio arrampicarmi sui vetri.
Ecco l'arrampicata.
Ma in biblioteca avevano già una rete di pc? nell'87? e poi dicono delle amministrazioni pubbliche lenta e burocratica: questi erano a livelli della Nasa!
Pestolare è un verbo che non ho mai sentito. Il bello è che non è tra virgolette, mentre, che so, "trasudare" umidità - che si dice comunemente - sì.
Forrest Gump: il film è del '94 (o il riferimento era al libro dell'86?) quindi Giulia parla al passato! allora i "locali attualmente in voga" del capitolo 5 sono i "locali allora in voga". Infine, lo specchio più scivoloso: con tutta quella tecnologia perché Giulia si domanda cosa se ne facciano di un ingegnere (senza apostrofo) elettronico? ma anche due o tre, per le reti della Nasa

Recensore Master
21/07/14, ore 09:23

Bravo, bravo, bel capitolo. Mi credi che non ho nulla da aggiungere se non la soddisfazione di aver letto una cosa ben fatta?
Gli elementi ci sono, la combinazione è credibile (per quanto sovrannaturale) questo Andrea è troppo... è troppo "troppo" per essere vero. Giustamente da rating giallo Giulia.
Un po' telefonata la storia di Diego Armando il cameriere, però credo che questa sensazione mi derivi dalle note iniziali più che dalla trama, mentre rimane inspiegata per ora l'epistassi di Giulia alla fine del capitolo 7.
Si vede proprio un altro mondo: un post-it per lasciare un messaggio, telefonate da casa ai colleghi... cari vecchi (?) anni '80

Recensore Master
19/07/14, ore 14:09

Eccomi qui. Avevo ragione ad attendere, non si può recensire Marani di fretta. Credo che le recensioni servano al confronto, ma perché sia così è necessario che il recensore sia quantomeno allo stesso livello dell'autore.
Ben scritto, non ci sono errori (solo un refuso l'mmancabile), la trama funziona. Che dire? fine della recensione? eh sì, fine della recensione, con bandiera verde, pollice in su e complimenti. Questo il livello cui riesco ad arrivare.
Adesso mi alzo in punta di piedi.
La vicenda è ambientata nell'87: a quei tempi COmmodore e Amiga non erano gli ultimi ritrovati della tecnica? Giulia ne parla come se fossero archeologia. Scelta risorse non è una funzione del primo window? Mi fido dell'autore e delle sue ricerche storiche, ma un piccolo dubbio rimane.
Affronto poi un argomento delicatissimo. Ci sono due o tre punti in cui la protagonista sembra non pensare esattamente da donna. Non so se avrei detto la stessa cosa non conoscendo di "fama" l'autore. Sottolineo comunque lo sfumato (non sembra esattamente). Giulia è una computerista anni '80, non mi azzardo a leggerle nel pensiero.
Spesso sono dei dettagli maraniani (esempio "quindi un tempo infinitamente breve per una donna che si sente da buttare dopo un’afosissima giornata di lavoro" butto lì "ed ero in condizioni pietose", tutto il resto del ragionamento è scontato).
Infine (ma sono sempre più in equilibrio precario sulle punte): non ho mai avuto una segreteria a cassette ma se sento un fruscio penserei che hanno sbagliato numero perché nell'87 non c'era la rubrica dell'iphone. "Mormorio impercettibile e confuso"... s'arrangi che devo ancora decidere cosa mettermi.
Ovviamente procedo con la lettura.