Recensioni per
Psycopathy
di Mansy

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/07/14, ore 11:52
Cap. 1:

Ed eccomi finalmente! 
Dunque, bando alle ciance ed iniziamo.
Come ti avevo già detto, mi piace molto questo pezzo, il finale è magnifico e lo rende degno di stare nel genere comico, mentre la descrizione iniziale, che pare non avere nulla a che fare con la comicità (A meno che non si tratti di qualcuno di estremamente sadico), è scritta veramente bene. Hai iniziato da poco ma hai già fatto progressi, anche se questo te l'ho già detto... 
Ovviamente, lo sappiamo che quella adorabile scrittrice sei tu! ^^ 
Ora volo a recensire il resto, anche se un po' mi vergogno di questa mia recensione striminzita!
Ci si vede, collega :)

Nuovo recensore
07/07/14, ore 17:21
Cap. 1:

Ancora una volta il mio sesto senso ha fatto centro. Ma andiamo con calma

"Le sue mani si muovevano velocemente.
Un sorriso prese ad incresparle le labbra, mentre la disperazione della sua vittima cresceva."

su questo pezzo nulla da dire, la punteggiatura spezza bruscamente la prima frase dalla seconda, facendo capire che magari, qualcos'altro, nella storia, è stato spezzato

"Poteva sentire le sue grida, e le piaceva, oh, se le piaceva!
Poteva anche vedere il suo sangue scorrere a terra, percorrere il suolo come un ruscello, fino a terminare formando delle pozze. Ad ogni gesto della sua mano nuovi fiotti cremisi bagnavano il suolo."

Qui abbiamo delle scelte lessicali interessanti che portano ad ottimi ragionamenti. Pare che la Torturatrice, completamente inebriata dalla visione del dolore e dalle urla della vittima, si accorga del sangue che scorre non come elemento principale ma come semplice condimento dell'azione intrinseca che egli stessa scatena. Mi piace. E approvo un sacco il "nuovi fiotti cremisi bagnavano il suolo" rende perfettamente l'idea del sangue arterioso che schizza a terra in malo modo.

"Inconsciamente iniziò a ridere, soddisfatta di tutta quella sofferenza.
Quanto era bello far patire le persone, sfogarsi con le loro misere vite, causar loro oppressione per poi mostrarle agli altri…"

Il climax qui viene smorzato pesantemente dai tre puntini di sospensione e dalla considerazione finale, la quale lascia intendere che a breve succederà qualcosa di interessante.

"Ormai stanca, la torturatrice lasciò andare la matita, che andò a cadere sul quadernino sottostante tracciando una linea sbilenca tra le frasi piene di atroci sofferenze appena scritte.
Incrociò le braccia e vi appoggiò sopra la testa.
“Da oggi basta scrivere scene con psicopatiche…”"

Ed eccoci al finale, ottimo e leggermente inaspettato. Il genere comico si addice abbastanza alla storia, se nella comicità possiamo inserire il Black Humour spicciolo. Chiaramente è un complimento, questo. Nel complesso mi piace la struttura, mi piace come scrivi, e mi piace molto l'idea di fondo.

Così come mi piace averti lasciato il mio biglietto da visita ;)

Recensore Junior
27/05/14, ore 00:08
Cap. 1:

Infatti mi stavo chiedendo cosa c'entrasse questo " testino" con il genere comico .
Leggendo la fine l'ho capito.
Ps: credo di avere anch'io qualcosa che non va ,scrivo seriamente da poco e mi perdo nei traumi più che altro fisici che si ripercuotono sulla psiche .(Vediamo se ti ho incuriosita uu)