Recensioni per
La dama insofferente. [Storia in pausa, in riscrittura ]
di _Vassilissa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
13/06/14, ore 15:33
Cap. 3:

Ciao!
Premetto che sono una fan delle introspezioni, della narrazione in sé per sé e dello stile pulito, deciso e scorrevole. Come già avrai capito dalle precedenti due recensioni che ti ho lasciato alla storia, però, ci sono state alcune cose che non hanno collimato con la tua correttezza di base e mi trovo un po’ a disagio a dovertelo ribadire: le spiegazioni sono troppe, la narrazione è troppo piena, i personaggi sono troppo comprensibili. Non c’è climax, non c’è suspense, non c’è sorpresa nella tua storia e sebbene sia ben scritta non amplia le vedute di un lettore, non lo fa fantasticare – può solo immergersi a capofitto e non uscirne più, cosa positiva in un altro contesto ma non troppo in questo per via di quello che manca: il brio, come lo chiamo io.
Ho faticato ad arrivare a fine capitolo per questo motivo in realtà. Sembra una raccolta, più che una long-fic, perché si perde nei meandri del tempo, spazia troppo e confonde non poco il lettore.
Non posso dilungarmi molto su questa cosa, così preferisco passare subito ad altro, ma ho voluto scriverlo come incipit per spiegarti come mai la bandierina sarà bianca in questo capitolo.
I personaggi sono sempre ben caratterizzati, le scene di per sé sono chiare ed è solo nell’insieme che non funzionano – stonano un po’, malgrado tu abbia comunque un modo di esprimerti a dir poco perfetto.
Ti consiglio di provare a rendere il tutto più scorrevole, visto che non si tratta di capitoli molto lunghi e che, purtroppo, il tempo che impiega un lettore a leggerli si allunga per la compattezza.
La parte che ho preferito, comunque, è quella dove ci si concentra sui fratelli, davvero carina.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
13/06/14, ore 15:15
Cap. 2:

Ciao!
Posso dirti che un po’ mi dispiace non rivedere la foto della dama insofferente? Credevo che fosse un banner, un marchio per la tua storia, ma non vedendola più ci sono rimasta un po’ male. Forse, però, mi sono fatta un’idea divergente in merito e spero che sia corretta – correggimi se sbaglio, mi raccomando. Trattandosi di un diario, in qualche modo può contenere delle fotografie e man mano che si toccheranno alcuni argomenti ne compariranno altre dal fascino retrò – è solo un’ipotesi, non volermene a male, ma devo ammettere che lasciava il suo segno anche quella che era una semplice immagine.
Devo dire che ho notato un piccolo errore nelle prime righe di questo capitolo, errore che può benissimo essere ovviato in diversi modi a seconda del tuo tipo di scelta, perciò ti dico solo che c’è una discrepanza temporale di un verbo. Non mi permetto di correggertela per via del fatto che a seconda di come la divideresti potresti o meno cambiarlo, quindi ti lascio quest’onere e spero di non darti fastidio.
La narrazione è scorrevole come nel primo capitolo, ma in effetti noto una leggera lentezza che stride con la scorrevolezza. È un paradosso, forse, ma non saprei come altro spiegarmi.
In alcuni punti si va più veloci, in altri no. Forse ci sono troppe specificazioni, troppe spiegazioni che potrebbero essere espresse diversamente, fatto sta che la parte narrativa risulta meno avvincente di quella del capitolo scorso.
Non so se è per via della concentrazione della storia a forma di diario, ma avere tutto a portata di mano senza le emozioni dei personaggi non è proprio un qualcosa di positivo. Qui mi ricordo la frase che ho letto verso la fine dello scorso capitolo, quella che parlava dei battiti del cuore per associarli a dei tamburi; mi era piaciuta molto e credo che la descrizione perpetua porti a un perdesi di tali chicche che noto sparse anche qui, tra una parte e l’altra che risulta troppo  concentrata.
Ecco, per spiegarmi meglio credo che la tua storia sia una spremuta d’arancia: concentrata. Sarebbe meglio avere delle arance e lasciarle spremere a chi legge, forse, perché susciterebbe più curiosità.
Come ti dissi nella scorsa recensione, infatti, l’attenzione del lettore dovrebbe essere mantenuta viva, ma se si propone con tutto già pronto non lascia mistero, non ha suspense, non c’è climax.
Non mi sento di darti una recensione critica per questo, ma sono un po’ indecisa su questa bandierina verde che ho voluto inserire. Diciamo che mi auguro ci sia più interazione in futuro – più ragionamenti, più dialoghi, più azioni da scoprire.
È un incentivo, un incoraggiamento o come vuoi definirlo tu, insomma: non è neutra perché comunque sia hai delle buonissime capacità di scrittura e i personaggi sono caratterizzati. Non potrei lasciarti un brutto segno nelle recensioni a causa di un mero parere personale che non avvolge neppure tutti i fronti.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
13/06/14, ore 15:00
Cap. 1:

Ciao!
Mi concentro subito sulle piccolezze per farti i miei complimenti: il titolo è fantastico. Sembrerà una cosa da poco, eppure non lo è per nulla, visto e considerato che di per sé deve essere la prima scintilla che scatta in un lettore affinché si accenda la miccia della curiosità. Trovo che hai fatto un ottimo lavoro in tal senso, dunque, perché stimola davvero molto da una prima occhiata e di sicuro non passa inosservato per via dell’accostamento quasi stridente della parola dama con insofferente. L'unica cosa che ti consiglio al riguardo è di levare il punto finale: non è mai bello leggere un titolo con un punto, no?
Posso dirti, però, che nonostante l’introduzione attiri per le prime righe, poi va un po’ perdendo con la citazione del testo interno. A tale proposito, infatti, ti consiglio di adottare il testo in corsivo per far risaltare la citazione stessa e fare in modo che  appaia nitidamente come tale; soprattutto, però, la farei un po’ più breve se fossi al tuo posto, visto e considerato che termina con una virgola e che quindi sembra sforare i caratteri dell’introduzione. Non badare solo alla lunghezza, dunque, e se non vuoi fare un resoconto di sola trama per apportare una citazione, considera bene lo spazio a tua disposizione per sfruttarlo al meglio senza rivelare troppo, mantenendo così la scia del titolo che di per sé incuriosisce molto.
CIT. “Si ritrae come una principessa guerriera, indomabile e libera al galoppo del cavallo regalatele dal padre, affettuosamente chiamato “Max”.Un padre assente, scrittore-per essere gentili-che si circonda di poeti per coltivare la sua illusione.”
In questa frase hai mancato uno spazio dopo il primo punto e lo stesso vale per i trattini della seconda frase che, così uniti, sembrano creare più che un pensiero parallelo o una specificazione quale che è, una parola composta. Te lo dico perché immagino che tu tenga molto anche alle piccolezze, data la correttezza sintattica che denota la tua storia, dunque non è una critica o simili, anzi: io stessa, per esempio, faccio molto spesso errori di questo genere per via della dislessia – e neppure li noto se non ci sono terzi ad avvisarmi.
CIT. “E se fosse lui il povero e lei la principessa? “
Come vedi, le virgolette che chiudono la domanda si distanziano di uno spazio dalla stessa, così facendo, però, sembrano aprire un altro discorso perché non sono coincidenti con il punto interrogativo. Non contengono, dunque, se le si spaziano, ma aprono solo – te lo dico per lo stesso motivo di prima, tranquilla, è un errore diffuso.
Mi ricollego subito allo stile, allora, per dirti che è ben delineato nello spazio-tempo. La capacità narrativa è propria di te, lo si capisce subito non appena si viene in contatto con la storia, anche se di mio non trovo molto adatto un presente a una trama ambientata così indietro negli anni. È una mera opinione, comunque, perché bisogna tenere conto del fatto che hai parlato subito di un diario; così, in tal caso, non è solo accettabile ma una buona mossa che va a lenire gl’iniziali dubbi.
Ho trovato molto carino il tipo di note a piè di paragrafo che fai, sono diverse e non convenzionali – io stessa uso quelle numerate per introdurle a fine capitolo, semmai. Te ne do atto perché non lasci troppo in dubbio il lettore, così facendo, perciò è un’ottima idea e non invasiva anche per il font più piccolo che nell’insieme non cozza con la presentazione grafica.
La caratterizzazione dei personaggi è chiara e delineata sin da subito, cosa che non mi dispiace affatto, anche se suppongo ci sia un alone di mistero attorno alle vicende che tratterai, cosicché questi possano crescere ed evolversi – ricorda che non è bello vedere dei personaggi statici, quindi non svelarli troppo al lettore, mi raccomando!
Il capitolo si chiude con una frase bellissima che, in questo caso, cito per un altro motivo:
CIT. Forse i giochi sono finiti, forse Sissi deve cominciare a far cadere i suoi modi infantili e dare del lei al suo Riccardo.
La trovo molto appropriata al contesto e a proposito di questo, devo farti i miei complimenti per l’atmosfera che si respira e che trasuda la tua storia.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
09/06/14, ore 20:48
Cap. 2:

Allora, eccomi finalmente a recensire questo secondo capitolo.
L'ambientazione, prima di tutto, è quella che mi piace di più: le descrizioni della psicologia e degli ambienti sono davvero il tuo forte. I personaggi, come ti ho già detto in quella precedente, mi sembrano davvero familiari e credo che questa non sia una cosa semplice.
Devo però segnalarti alcune cose "negative" ma che tranquilla, non ti varranno una bandierina rossa, ma soltanto neutra. Come ti ho già detto in un mp, lo stile deve essere molto rifinito.
1) Hai scritto "Elena guarda fuori dalla finestra, il duca Massimiliano era tornato quella mattina e ora era intento in una delle sue tipiche lezioni. Dietro di lui ci sono i suoi fratelli, curiosi e intenti a guardare un albero mentre il padre parla.": credo che ci sia un problema con la concordanza verbale. Credo sia meglio scrivere "Quella mattina, Elena guardava fuori dalla finestra il Duca Massimiliano che era appena tornato, ed era intento in una delle sue tipiche lezioni" ( già suona meglio) però, come ti ho detto nel mp, dovresti decidere meglio per la concordanza verbale. O al passato, o al presente, perchè alcune frasi andrebbero meglio al passato che al presente.
2) Hai scritto: " Nenè guarda Sissi, rincorre un cane da pastore mentre il padre ride". Qui ti consiglierei di scrivere "Nenè guarda Sissi che rincorre un cane da pastore mentre il padre ride"
3) Hai scritto: "Sua madre entra nella sua stanza, le si avvicina sbirciando così quello che lei sta spiando con così tanta insistenza. Commenta sgradevolmente il marito, non è quello che lei aveva sognato da ragazza. Come ogni donna anche Ludovica non ha sposato chi desiderava, come ogni donna era stata venduta. La conduce al suo tavolo, si siede vicino a lei ed ecco che la lezione di francese riprende. Perché i nobili devono parlare francese? È troppo cantilenante e nasale. "... ECCO, QUESTA NON L'HO PROPRIO CAPITA, ME LA POTRESTI CHIARIRE?
4) Hai scritto: " il sudore e il corpetto che la soffoca di certo non l’aiuta a...": qui c'è un errore di concordanza singolare/ plurale. Considerato che i soggetti sono due ( il sudore e il corpetto) il verbo deve andare al plurale quindi "aiutano a..."
Infine " le ha risparmiato un infanzia solitaria e frettolosa": visto che infanzia è femminile, l'articolo indeterminativo vuole l'apostrofo.

Con questo credo di aver concluso, alla prossima e scusami se ho trovato più difetti che pregi, ma sono errori che possono esser facilmente corretti.

Recensore Junior
09/06/14, ore 16:19
Cap. 1:

Allora, bene bene, eccomi qui per lasciare un appasionante recensione.
Devo dire che avevo visto il titolo della tua storia già in passato, però non so perchè dalla trama avevo capito che la protagonista non fosse direttamente Elisabetta di Baviera ( Sissi per tutti) ma qualcuno di cui Elisabetta parlava nelle sue memorie indirettamente ( ti consiglio quindi di rivedere questo punto nella trama di presentazione della storia).
Detto ciò, passiamo alla recensione vera e propria.
Non mi è stato difficile immedesimarmi nell'ambientazione, forse perchè la conosco così bene da sembrare una mia seconda casa, e anche i nomi e i personaggi sembrao quasi membri di una grande famiglia. Conoscevo la biografia di molto dei personaggi, e sapevo anche di questo amore adolescenziale di Sissi e sono davvero felice che qualcuno abbia dato voce a questo ragazzo.
Lo stile lo trovo buono di base, ma non ancora molto fluido, forse a causa di una serie di errori di battitura come "Volevano vicino alla finestra" invece di "Volavano vicino alla finestra"; ma per Riccardo ogni cosa riguardi Sissi è incredibile e perfetto invece di "Ma per Riccardo ogni cosa che riguardi Sissi è incredibile e perfetto" ma sono errori che capitano a tutti ( a me molto spesso).
P.S. I titoli nobiliari si scrivono sempre con la lettera maiuscola.
Credo quindi che lo stile debba divenire un pò più fluido, ma come ti ho già detto la base è abbastanza buona.
Continuo a leggere e mi farò viva quanto prima.

A presto ^^

Nuovo recensore
26/05/14, ore 13:55
Cap. 3:

Bella. Ho letto fino al terzo capitolo. Il terzo capitolo forse è un pochino corto ma per me non ha alcuna importanza. Ho notato che scrivi bene e anche la punteggiatura è messa al meglio. In ogni modo, la storia mi piace.