Recensioni per
What friends are for
di Katekat
Questa va direttamente nelle preferite! Hai una straordinaria capacità di penetrare nei personaggi e giungere così al cuore vivo dei lettori. Ho apprezzato particolarmente il disincanto, l'alternanza tra dialogo e pensiero, i sottintesi continui... Davvero brava, complimenti vivissimi! :) |
É... wow. Sono senza parole. Sinceramente non so dire se ci fossero errori di battitura o frasi che non suonavano. Mi sento come se mi avessero tirato un pugno nello stomaco. É fantastico! Non so come tu abbia fatto a scrivere una cosa del genere. Riesco solo a (ri)dire che é "WOW" |
Questa storia mi è piaciuta davvero tanto, sin da quando ho letto nei libri della Rowling di loro due me li sono immaginati insieme perfetti....e come li hai descritti sopratutto come hai parlato di Sirius il mio unico amore nel modo in cui me lo sono sempre immaginato io e poi la scena d'amore tra loro due è davvero molto dolce e allo stesso tempo passionale al punto giusto in alcuni punti mi ha fatto anche ridere un po'. Quindi ti ringrazio per "avermi regalato" questa piccola perla,l'unica cosa che mi è dispiaciuta è che è una one-shote. |
Che dire.. è una delle prime fic che leggo su questo pairing e mi è piaciuta molto, complimenti! Cioè, sto scrivendo ancora con gli occhi lucidi, ma il fatto che non finisca propriamente "bene" non influisce sulla sua bellezza! Mi piace la caratterizzazione dei personaggi, rendi esattamente l'idea del loro carattere.. dell'orgoglio di Sirius, che gli impedisce di essere sincero e di dare voce alle parole che ha in testa e che Remus ha capito; dell'amore di Remus, che, alla fine, non riesce a trionfare. Mi è piaciuta anche la forma del testo, molto dialogica: da spazio ai personaggi ed è quello il bello. Mette a nudo i tormenti di Sirius, per cui è impossibile odiarlo e rimproverargli il modo in cui ha trattato Remus, cosa che potrebbe succedere altrimenti. |
Ciao!! |
Ciao!!! Ho letto la tua storia ieri e mi ha lasciata senza fiato, complimenti, Sirius dopo gli anni in carcere lo immagino proprio così e fai trasparire tutto il suo dolore, tutto il suo rancore. Poi per me non è credibile che appena rivisto Remus sia tornato ad essere l'adolscente che era, la loro amicizia deve averne risentito tantissimo e non hanno più potuto essere quelli di prima. Scriverai altro sullo Wolfstar? BRAVA! |
Dopo averla riletta più volte continuo a sostenere che sia uno dei tuoi lavori migliori. (U.U). Al di là del tema trattato, è molto ben scritta. Ha una struttura e una stesura invidiabili. Il che non è una novità, ma mi piace molto il gioco del "detto e non detto" che hai saputo instaurare nei dialoghi. Mi è piaciuto moltissimo il ritratto che dai di Sirius qui: perfettamente verosimile e perfettamente incasinato. Al punto tale che viene da chiedersi se sia completamente in sé, o se il dolore e la prigionia l'abbiano rovinato per sempre. Credo ovviamente che una buona parte di lui sia rimasta nella cella buia di Azkaban e che mai farà ritorno alla luce, ed è triste vederlo così spezzato, irrecuperabile, in qualche modo. Si sente vuoto, dentro, e come poterlo biasimare per questo. Non riesce a salvarsi da solo, credo anche che una gran parte di lui (quella che è rimasta in cella) non voglia neppure essere salvata. Poi vediamo Remus, un Remus che... beh, è lui, senza dubbio. Così paziente, poco irrascibile, docile, dolce. In effetti li ho sempre visti molto bene assieme, proprio per questa incompatibilità caratteriale di fondo, è come se si completassero un po' a vicenda. Non ho ben capito se avessero mai avuto una storia prima dell'arresto di Sir, ma da quello che hai scritto deduco che si siano ritrovati solo ad andare a letto più volte, insomma, una cosa apparentemente senza importanza, una specie di gioco in cui Sirius si divertiva parecchio a dettare le regole e a vedere Remus che ogni volta, pazientemente, finiva per cedervi e per perdonarlo, come fa anche in quest'ultimo caso. Mi si è stretto davvero il cuore per Remus. Sirius ama "giocare" e sfidare il suo vuoto interiore e finisce irrimediabilmente per trascinarci anche Remus. Ritorna il tema degli abissi (ultimamente mi sta davvero molto a cuore O.O) e ritorna il tema della solitudine. Immensa, sconfinata, quella che fa male, per dirla in due parole. Anche se apparentemente contraddittori, trovo molto molto coerenti gli atteggiamenti di entrambi, soprattutto alla fine. Remus non riesce a reggere le ultime parole cattive di Sirius e decide di andare via, per proteggersi, per salvare il salvabile, diciamo, ma non prima di aver provato in tutti i modi a "ripescare" l'anima di Sirius. E lui, dal canto suo, tenta in tutti i modi e con ogni atteggiamento possibile di allontanare Remus da sé. In parte per difendersi, perché forse non vuole più provare dolore, né avere la conferma che è benissimo in grado di provare qualcosa di vero e autentico, in parte per lasciare Remus libero dai quei demoni che sa avranno in qualche modo sempre la meglio. Penso che in realtà lo stia proteggendo. In un modo palesemente contorto. Anche se ha un atteggiamento sbagliato, non riesco proprio ad avercela con lui. Dunque, che altro dirti... non so più che dire. Come sempre è un lavoro di grande introspezione e notevole spessore psicologico. Ti lascia una bella dose di malinconia addosso (specialmente la frase che hai usato come introduzione, è un qualcosa di tremendamente meraviglioso) e va a stuzzicare il vuoto interiore. O.o Insomma, è proprio quello che piace al mio stomaco. Grazie per avermi fatta mangiare di nuovo, dunque, era troppo che non scrivevi e stavo decisamente a digiuno forzato. :) |
Dunque dunque... premetto che sono una grande appassionata di wolfstar, ed ora che ci penso mi stupisco di non averti mai chiesto se ne potevi scrivere una ;-) |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ecco, è così che una fanfiction dovrebbe essere scritta: soprattutto nelle scene più difficili e delicate, come il sesso nel primo caso, e tutto quello che 'non' viene detto ma pensato nel secondo caso. |