COME OSI SCRIVERE UNA COSA DEL GENERE, C O M E???????????! *sviene* *rinviene per piangere fino a disidratarsi commentare*
“Ti manca” disse.
Erik le strinse la mano tra i capelli rossi.
“Non c'è niente che non sacrificherei per la giusta causa, Mystica”.
Mystica allungò la mano, poggiò le dita affusolate sulla guancia rugosa dell'uomo e si chinò in avanti.
“Sacrificheresti anche Charles?”.
Erik le tirò indietro il capo, lei saltò in piedi e lui si alzò.
“Anche me stesso”.
Con questa storia - con questo passaggio - hai centrato il punto. Questa causa, per Erik, è divenuta totalizzante tanto da surclassare ogni altra cosa, compresi i suoi sentimenti. È proprio in questo che sta la bellezza del personaggio; malgrado l'autenticità di quello che prova (perchè è lampante che Charles per lui sia importante, al di là del discorso legato allo shipping) e il dolore che certe scelte arrecano a lui per primo, la priorità resta e resterà sempre l'ideale che si è ripromesso di perseguire. A confronto, tutto è secondario e, appunto, sacrificabile. E io annego nell'angst e cerco disperatamente un modo per uscire dal tunnel, ottenendo come unico risultato quello di restarci ancor più impelagata #helpmepls
Complimenti, è una storia bellissima ed estremamente plausibile. Non mi sorprenderebbe affatto sapere che è davvero avvenuto qualcosa di simile. A mio avviso non c'è traccia di OOC; sei troppo severa nel giudicare te stessa e le tue caratterizzazioni u_u
Bravissima ♥♥♥
*si rifugia nella Nutella per combattere il dolore* |