Questa storia ha preso ogni parte di me e l'ha fatta propria, dagli occhi che si sono riempiti di lacrime allo stomaco ridotto ad uno straccio strizzato. Scrivi in maniera elegante e profonda e hai la rara capacità di trasmettere ogni minima sensazione che descrivi. Tanti sinceri complimenti!

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Stavo vagando un po' annoiata per le storie di Death Note e nonostante tu l'abbia postata quasi un mese fa mi trovo a recensirla proprio adesso.
Innanzitutto amo da sempre il personaggio di Matt come il personaggio di Mello (nonostante quest'ultimo venga spesso e volentieri disprezzato...) e non potevo non cimentarmi nella lettura di questo scritto. Innanzitutto amo come scrivi, veramente: pochi stili mi rimangono impressi a fuoco nella mente, per non dimenticarli più, per riconoscerli a prima vista e il tuo è immediatamente tra questi. Tramite le frasi che scrivi riesco a immedesimarmi nel personaggio che muovi e a evocare anche quei sentimenti di dolore, di oppressione che egli prova (mi sento addirittura dolere dentro dopo aver letto, credimi!) nei lettori, rendendoli attivi. Riesci a creare immagini nella testa di chi passivo divora queste righe (ho usato questo termine apposta, visto che è quello che ho fatto io dopotutto). E poi Matt è un umano, si capisce da come voglia rimanere ancorato ai ricordi, spesso anche noi ci lasciamo andare alla malinconia e alla tristezza, visto che dei tempi passati rimangono soltanto le reminescenze e un retrogusto amaro in bocca, in quanto si ha la consapevolezza di non poter tornare indietro in modo da rivivere quei momenti... Poi le similitudini che metti con la natura, come la nebbia che filtra tra le viti secche (povere di vita come lui), il fatto che (per me è così) la stagione estiva, brulicante di vita, rappresenti la giovinezza. I sentimenti di Matt sono evidenti, li espone a noi, si rende "nudo" al nostro cospetto, mostrando la propria debolezza, il fatto che sia ferito non fisicamente ma moralmente e non riesca a rialzarsi, ma tuttavia non demorde e continua ad attendere il ritorno di Mello. Tutto ciò mi mette i brividi e il piccolo brano che hai composto va immediatamente nei preferiti.
I miei complimenti.
PS: Sicuramente amo come descrivi la pioggia, con le gocce di strazio vomitate dal cielo. Il cielo piange al suo posto.

Alla prossima e spero di non aver disturbato ♥
Tully_

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Bellissima. Semplicemente meravigliosa. Ho adorato dalla prima all'ultima parola. Le immagini che proponi per rappresentare questo dolore così umano sono poetiche e strazianti allo stesso tempo. Matt si ritrova a osservare un mondo che non ha più luce senza l'amico. Un mondo autunnale e morente sotto una nebbia spessa come la morte. Osserva la felicità degli altri, rimpiangendo i giorni spensierati passati e provando rabbia per ciò che è perduto.

"per immergermi in quelle gocce di strazio vomitate dal cielo e trovare conforto nel grigiore plumbeo delle nubi pesanti"

Ti giuro che è una delle frasi più belle e poetiche che io abbia mai letto, non so come tu abbia fatto a concepirla, ma è evidente che sei dotata di una sensibilità rara e profonda. E' stato un piacere leggerti! Dico sul serio...

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