Recensioni per
Love is Louder
di crazy640

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
02/10/14, ore 12:03

Che carini nel loro futuro che sono!!!! Mi piacciono tantissimo e mi piace la delicatezza con cui hai toccato l' argomento io sono etero ebritengo giusta l' adozione da parte di coppie stabili gay e lesbo non ho alcun problema ad affrontare il tema in una conversazione anche se molti mi danno addosso, e, a difendere i miei principi continua cosi' brava brava bacioni

Recensore Master
29/06/14, ore 14:49

Ciao!
Ho trovato questa storia per caso, spulciando il tuo profilo (sono ancora in mode depresso per la fine di Come that may u.u) e mi ha attirato subito, un po’ perchè fa parte di quella serie, un po’ (tanto) per la tematica che, seppur non troppo in profondità, affronti. Sono molto sensibile all’argomento e mi fa piacere sia che tu abbia partecipato il 7 giugno a Roma, sia, soprattutto, che tu abbia voluto trasferire le tue emozioni sulla carta e investire del tempo per imbastirci una storia. Non tutti avrebbero questo coraggio e penso che, se ci fossero più scrittori come te in giro, la comunità LGBT avrebbe molti meno problemi u.u
Un caro saluto, con la raccomandazione di lavorare di più sulle virgole (come ti dico praticamente in ogni recensione xD),
Viviana

Recensore Veterano
09/06/14, ore 16:15

Ciaoo! Ho aperto questa ff un po' perplessa, e ora posso dire che la mia impressione era giusta, è un po' (troppo) OOC, davvero per me è grande quanto il mare, e ti consiglio di segnalare la cosa qualora dovessi concordare con la mia opinione.
Altrimenti vorrà dire che è solo una mia impressione, libera di ignorare quanto detto :D
Per la trama... mah... a caldo ti direi che tanto valeva fare una storia originale con protagonisti es. Tom e Luigi se : "C’era stato un tempo in cui i due uomini erano capaci di lasciare l’appartamento nel giro di pochi istanti: al suono di un cellulare erano pronti a correre in strada, qualche volta dimenticando dietro di loro le chiavi di casa o del contante per pagare il taxi.
Ora invece, ogni loro uscita era accompagnata dalla borsa blu con il monogramma di Hamish in cui venivano stipati snack, acqua o biberon di latte, salviettine umidificate, pannolini( anche se Hamish si era liberato di quel fastidioso e maleodorante accessorio da quasi tre mesi) ed un cambio d’abiti nell’eventualità che uno dei bambini avesse un incidente. Questa era la loro normalità adesso."

La storia pare scritta bene, e non ho riscontrato errori nella sua struttura, tuttavia altri elementi che me l'hanno resa un filo indigesta  riguardano il Gay Pride: non voglio entrare nella polemica sul considerarla una carnevalata o meno, altrimenti credo che non finirei più, ma quello che ho trovato davvero fastidioso è stata la strumentalizzazione che si fa della figura del minore, troppo piccolo per decidere autonomamente se partecipare o meno ad una manifestazione ( e come mio pensiero personale intendo una qualsiasi, non solo questa!) e portato come una mascotte quasi per dire: "visto che abbiamo ragione noi?"
Se gli adulti vogliono manifestare, liberissimi, ma portarci dentro uno che neanche capisce perché si trova li( perché a tre anni, al massimo credi che stai andando a fare una bella passeggiata, non capita spesso  che i bambini vengano informati punto per punto sul significato )...
A casa mia questa è una strumentalizzazione, al di là delle ragioni legittime, nel momento in cui prendi persone incapaci di capire ciò che sta succedendo e attribuisci loro una certa ideologia, se i bambini fossero stati un po' più grandicelli una maggiore consapevolezza ci sta, ma così non mi convince. 
Potresti obbiettare che anche questa è un'impressione solo mia, e che la storia in sé è perfetta, e avresti ragione dal momento che non ho critiche sul lessico, grammatica, sintassi, ecc, ma per me conta anche il contenuto e ciò che un autore esprime, e se sono in disaccordo col suo pensiero non vedo perché non lo possa far emergere.
Senza dubbio la tua storia mi ha fatto fermare e pensare, questo è un suo  pregio, anche se trovo che per far emergere un'opinione in un racconto il modo più incisivo e gradevole talora non sia ostentarla come "giusta", bensì farla emergere sottointesa nel contesto.
Saluti