Mamma, è un piacere sentirti (e farmi sentire) tramite recensione, soprattutto perché si parla di una Jeankasa.
La terza nel Fandom, tra l'altro. *Lancia coriandoli*
Però... C'è un però.
Davvero, non so da dove iniziare. Sarà che l'ho letta tre volte e per tre volte sono stata sul punto (no, no, l'ho proprio fatto) di strapparmi i capelli; sarà che più la leggo, più sento di amare e odiare tutto questo.
OK, proverò a recensire in modo umano. Ci proverò con tutte le mie forze, lo giuro.
Prima di tutto, ho adorato l'inizio. Un approccio diretto, dritto nella mente nel mio adorato bambino. Pensieri che sicuramente (metto entrambe le mani sul fuoco; anzi, mi ci butto tutta intera) ha avuto nel corso della storia; pensieri che, prossimo capitolo permettendo, potrebbero andare avanti ancora per parecchio.
Poi arriva lei.
Mikasa che lo becca ubriaco (no, amore mio, non si fa; non dobbiamo deprimerci in questo modo, capito? Tu sei l'amore e la bellezza e giuro che se Mikasa non dovesse decidersi ad aprire quei suoi maledettissimi occhi, andrò a prenderla personalmente a pugni perché, cavolo, non si può andare avanti così) in una taverna, mentre spara parole senza senso e il barista molto probabilmente lo fissa con sguardo compassionevole.
Che tristezza.
Insomma, lei giustamente si avvicina (e probabilmente gli chiede di Eren, che nel frattempo si era appartato con Armin, lo so) e prova a trascinarlo fuori per riportarlo ai dormitori. Fin qui, tutto bene.
Però no.
NO.
Sì, Jean ubriaco deve essere uno di quelli che dice una cavolata dopo l'altra, ma qui è andato oltre.
Concordo sul fatto che Mikasa non doveva farsi plagiare da Eren e sono felicissima che Jean gliel'abbia detto con tanta sincerità (almeno qualcosa di positivo l'alcol ce l'ha), ma poi...
Sinceramente, la mia unica soluzione è quittare tutto e addio. Non ce la posso fare.
E' normale che Mikasa abbia avuto paura. Insomma, si ritrova con un ubriaco (Jean, per l'amor di Dio, ma pur sempre un ubriaco) e in piena notte, nel completo silenzio e lontani da tutti; la cosa migliore sarebbe stata andarsene e stop, fine della questione. Ma lei rimane. Lei rimane e questo per un attimo mi ha fatto sperare che avrebbe accantonato il disgusto per aiutarlo quantomeno a rientrare nel dormitorio.
Invece che succede?
Che lui non si trattiene. E non ci riesce perché solo gli dei sanno quanto in realtà lui la ami.
Ma, da bravo ubriaco, butta tutto sul piano fisico.
*Inizia a prendere cappio e panchetto*
Sai che c'è? Quello schiaffo che (giustamente, purtroppo) gli ha assestato mi ha colpita dritta al cuore. Da lì in poi ho iniziato a strapparmi i capelli, appunto. Senza contare il fatto che l'unica cosa di cui Jean si sia ricordato il giorno dopo è proprio quell'accidenti di frase.
...
In sintesi, esco distrutta da questa storia. Sono felicissima che finalmente ci sia qualcun altro che scrive su di loro, però qui mi hai veramente ucciso i feels. Meno male che la Nazionale ha vinto contro l'Inghilterra, altrimenti avrei finito la serata nel più grande "NO" di sempre.
Ciò detto, mi complimento come al solito per lo stile, che davvero non si batte. E' un piacere leggere fiction che mantengono una naturalezza costante, soprattutto quando le immagini ti scorrono davanti agli occhi come la scena di un film.
Ma mi auguro veramente che questa sia solo la prima parte di una storia molto, molto più grande. E che abbia il lieto fine, ché qui continuo ad affogare nella disperazione un giorno sì e l'altro pure.
La prossima volta (perché ci sarà, no? Non puoi lasciarmi con i feels a pezzi) un po' di fluff. Una goccia. Una briciola. Un microbo.
*Ma di tante OTP che potevo avere, proprio questa? Devo volermi tanto, tanto male*
Un bacione,
Amor |
