Ciao
È davvero così che ti senti? Probabilmente eri molto arrabbiata quando l'hai scritta e ti capisco. Lo stile è secco e diretto, ti colpisce direttamente al cuore; ci sono un paio di errori, per esempio "coscienza" si scrive con la i, sono certa che fosse un errore di battitura. Ora rispondo alla tua domanda: si, questa è la vita di tanti, non sei sola. La felicità per me è la cessazione del dolore e poi ci sono i momenti dopo i litigi in cui senti di aver scaricato tutto e vuoi solo startene a rimuginare per conto tuo. E ti arrivano questi pensieri. Non è colpa tua, perché dovresti essere quella che gli altri vorrebbero che fossi? Devi imparare a essere chi vuoi tu, fregandotene dei pareri altrui all'infuori del tuo, perché tu sei capace di pensare e hai una tua testa, che magari a volte ti farà sbagliare, ma si impara sbagliando, no? Quando è tanto tempo che ti tieni drntro tutto, poi titorna in una sola botta e ti senti scaricata e vuota e vuoi solo che il dolore si allontani. Anche io ho provato a scorticarmi le braccia dopo dei litogi, "vedrà cosa mi ha fatto" pensavo. "Si sentirà in colpa". Beh, dico solo che mia madre non ha mai notato niente. Forse ora tu e la tua avrete giá fatto pace. Avrai magari considerato sciocco tutto ciò e ti sarai anche vergognata di aver pubblicato questa fic, ma ricorda che i problemi torneranno prima o poi e ributterai ciò che inizierai a tenerti dentro. È così che funziona. Le ftustrazioni si accumulano e le rigetti, nessuno ne è immune. E tutti imparano, sei scoordinata? Se non ti piace la pallavolo non giocarci, ma se ti piace non devi crearti tanti problemi perché vai male e ti emarginano. Credimi, l'ho passata anch'io, poi sono diventata "amica" di una delle più brave e lei mi ha insegnato. Detto ciò, ti saluto, con l'augurio che nessuno ti faccia più soffrire tanto.
Kisses,
-A (Recensione modificata il 19/06/2014 - 02:47 pm) |