Ciao,
Sai, quando ho visto il titolo di questa tua poesia e si trattava di una drabble, mi sono chiesta il motivo per cui io avessi scelto proprio la tua.
Sinceramente non so come mai, ma volevo sapere che cosa potesse significare la parola libertà per un'altra persona. Dopo tutto, che cosa può essere veramente la libertà? Forse qualcosa che va in base a delle persone che ti lasciano in pace, non si intromettono nella tua vita o comunque non in modo insistente e ossessivo, ma soprattutto quando hai bisogno di stare da sola ti lasciano stare e non cercano di aiutarti quando magari tu l'aiuto non lo chiedi. Questa per me è la libertà, una cosa che purtroppo non molte persone riescono a capire. Poi leggendo i tuoi versi, mi sono ritrovata d'accordo specie per le tue parole sulla vita che è capricciosa ribelle strepitante e anche tante altre cose tra cui pericolosa problematica e sorprendente. Tanto che ogni esperienza che capita sul tuo cammino, ti fa capire ogni giorno di più quanto una persona voglia questa cavolo di libertà. Infatti se la vita è un adolescente o comunque è come un adolescente, l'adolescente vuole stare da solo la maggior parte delle volte e vuole capire che cosa siano le emozioni e sentimenti sulla propria pelle in modo solitario delle volte, o almeno io vorrei così.
Invece no, si sente in gabbia come un uccellino. Però, io pensavo che poi nella tua poesia si sarebbe proseguito con la parte precedente, del fatto che si sente in gabbia e invece? Invece niente, hai avuto una specie di calo, come se qualcosa da un'alta montagna cadesse per terra e c'è stato un tonfo e hai scritto gli ultimi due pezzi dove dici che prima o poi questa parte di adolescenza, questa parte di vita passerà e quindi la persona, in questo caso una ragazza, prenderà il volo.
Può essere di sì, ma può anche essere di no ovviamente. Sembrava che tu volessi quasi concludere la poesia, perché sei arrivata ad un punto di far capire a noi lettori che sì, è bello dire a tutti che bisogna librarsi in aria, ma che cosa succede veramente? Riuscirà o non ci riuscirà? In questo caso, ci è riuscita. Perché l'adolescenza passerà. Quindi la vita passa e lei riuscirà a librarsi in aria. Ma è davvero così, dopotutto? Una persona riesce a librarsi in aria solamente quando la vita passa? No, io non credo. Uno può anche farcela magari quando è nel pieno della propria parte ribelle e capricciosa. Questo ovviamente è il mio pensiero, tu hai scritto il tuo tramite questa poesia e ne hai i pieni diritti, però comunque su una cosa hai ragione. E cioè che è vero che la vita a volte dà le spalle alla persona che vuole cercare la libertà e l'adolescenza, cioè la vita un po' troppo problematica diventa infinita e quindi diviene una gabbia in tutto e per tutto. Certo, però non bisogna vedere le cose solo in questo modo, perché altrimenti si rischia di non vivere mai più. Da un certo punto di vista la tua poesia può essere una specie di riflessione personale, o un'esperienza che è andata a finire male, ma io credo che sia un modo per far capire a tutti che è bello vivere e capire che ci si può sentire in gabbia molto spesso, ma siamo noi a decidere le sorti della nostra esistenza. Vogliamo vivere in questo modo in gabbia tutta la vita o cercare un modo di poter uscire anche se magari non si riesce fino in fondo a trovare la strada del nostro cammino? È una bella domanda, devo dire, io non ho ancora trovato una risposta.
Hai scritto un'ottima poesia, una specie di punto di riflessione che io ho apprezzato. Lo stile è semplice, a tratti molto malinconico e dolce, quasi come se la tua poesia fosse stata scritta da un uccellino che si sente in gabbia e non è mai riuscito a volare via dal suo castello dorato. L'ho apprezzata, davvero.
Bé, buona giornata.
Au revoir |