Visto che me ne avevi parlato nella tua mail, mi è venuta la curiosità di leggere come avevi pensato il tuo primo finale, anche se non ho capito bene se questa storia l'hai scritta prima o dopo aver visto l'ultimo film della Trilogia. Mi ero fatta l'idea che tu l'avessi scritta prima, ma il modo in cui hai descritto la battaglia, e Thranduil che combatte a fianco di Cabranel (anche se nel film c'è Feren con lui), e Thorin soggiogato dalla vista dell'oro, tutte queste scene mi hanno riportato alla mente quelle del terzo film e mi sembra impossibile che tu abbia saputo crearle prima di vederle! Comunque, la vicenda che hai immaginato sarebbe stata plausibile anche nel terzo film: Thranduil che, la notte prima della battaglia, va da Thorin sperando di farlo ragionare... a modo suo, facendogli capire ciò che davvero conta. Mi è sembrata molto verosimile anche la reazione di Thorin, talmente preso dalla brama della ricchezza da pensare solo alla battaglia imminente, confondendo nella mente febbrile la vittoria sul campo con la totale sottomissione sessuale di Thranduil (sì, non è che mi fossi fatta una grande opinione di Thorin nel terzo film...XD). Thranduil è talmente tenero (forse non è l'aggettivo più azzeccato, ma è così che lo vedo io in questa storia) nell'abbandonarsi totalmente a Thorin, rivelandogli anche quanto sia potente per un Elfo la forza dell'amore, la violenza delle passioni che quasi lo uccidono, bruciandogli l'anima... ma Thorin pensa ancora soltanto a trionfare totalmente su di lui, quasi anticipasse la vittoria sul campo di battaglia. Solo dopo aver soddisfatto il suo piacere ed essersi concesso lunghi istanti di amore totale, senza più sesso ma solo una reciproca perlustrazione affettuosa e complice del corpo dell'altro, Thorin pare riacquistare la ragione... e nonostante Thranduil poi se ne vada per stare al fianco del suo popolo, il giorno dopo si ritrovano a combattere sapendo nel loro intimo di essere uniti comunque vada (bellissima la scena del bacio rubato in mezzo alla battaglia).
Cosa posso dire? Anche questo, come finale, sarebbe stato verosimile, sebbene lasci troppe cose in sospeso (non dici che Thorin e i suoi nipoti si salveranno, le cose potrebbero anche andare così come nel film, nonostante la riconciliazione tra Thorin e Thranduil). E' comunque una storia bellissima, intensa e appassionata, però non riesco a vederla come un vero finale. Avrebbe potuto accadere, certo, ma poi l'altra storia "E' meglio aver amato e perso" mi sarebbe stata comunque necessaria per esorcizzare le terribili scene della morte di Thorin, Fili e Kili e per dare una degna conclusione (o un nuovo inizio?) alla loro vita insieme.
Grazie di avermi segnalato anche questa storia, non so se l'avessi per caso letta tempo fa, ma farlo adesso, con negli occhi e nel cuore le immagini del film e tante nuove suggestioni e fantasie è comunque tutta un'altra cosa, è come veder scorrere davanti agli occhi scene inedite della Trilogia.
Come sempre è incantevole entrare in questo mondo.
Alla prossima!
Abby

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“ Non poteva andare via così. Doveva restare accanto a lui, lasciarsi odiare per l’eternità, per tutto il tempo che rimaneva loro. ”

Vuoto. È così che il mio cuore si presenta dopo la lettura attenta di questa storia: svuotato, sì, privato di tutto ciò che conteneva precedentemente; e, allo stesso tempo, ricolmo di una melanconia tutta particolare, tutta mia quanto tutta di Thranduil e di Thorin. Una melanconia che troppo poco spesso trovo dentro me dopo aver concluso una storia, ovvero quella dolcezza mista a languida soddisfazione derivata dalla lettura [ma anche all'assaggio di un dolce di particolare bontà, ad esempio] di un qualcosa di unico, una perla rara– un gioiellino che solo pochi occhi possono arrivare ad adorare in pieno.
È stato così, per me, aver avuto il piacere di leggere "All the time in the world", una fic su una coppia che nemmeno mi ero sognata di prendere in considerazione prima, incuriosita solo dalla descrizione e dalla presenza del mio amato e caro, possente quanto magnifico Thranduil. Ti devo fare i complimenti, cara autrice, poiché hai approfondito come non avevo ancora avuto il piacere di leggere questo personaggio non facile a mio modesto parere, un personaggio gravato dall'obbligo del servire e proteggere il proprio popolo e, da come mi è garbato leggere, anche diviso nel profondo dall'odio, dall'amore e sempre nel rispetto sentito verso il nostro Thorin Scudodiquercia. Ciò che mi è rimasto più impresso non può non essere il fatto che sia Thranduil sia Thorin siano stati presentati ai lettori come due personaggi a tutto tondo, che hanno un rilievo e un loro peso preciso. Non sono solo inchiostro su carta, ma una vera e propria illustrazione che parte dal primo scenario di guerra cruenta fino all'ultima dichiarazione fra le rocce, passando per un amore che distrugge e fa soffrire i due protagonisti almeno quanto li appaghi e ricompensi.
Veri. Sono personaggi veri, e assomigliano un poco a me, un poco al fornaio sotto casa, e un poco all'umanità intera. Ho apprezzato come in relativamente poche righe [sì, poiché non è un romanzo da novecento pagine] la caratterizzazione è saltata all'occhio in modo svelto, prorompente e reattivo in modo da non farti solo pensare a quanto sarebbe interessante [e anche pericoloso, ahimé] entrare e fare propria una storia del genere, no– ti pone in una situazione per cui è come se la vicenda l'avessi già vissuta anche tu, magari nei panni del Sovrano dei meravigliosi Elfi, del tenace Principe dei Nani oppure anche solo come quella coppa che Thranduil prende in mano dopo che una parte del tesoro nanico si era riversata in terra.
L'emozione preponderante è sicuramente la speranza per questi due vivi characters dell'universo de Lo Hobbit, speranza per un amore che da vivere è struggente e da soffocare impossibile. L'ho trovata una storia che prende il cuore, con magari qualche errore di battitura dato dalla distrazione, ma su cui ogni lettore non può che fare a meno di passar sopra, poiché la volontà di scoprire cos'altro accade ai nostri protagonisti è talmente martellante da non poter essere assopita finché non si arrivi alla fine.
Mi è piaciuto anche lo stile di scrittura, non ridondante come hai affermato ma perfettamente azzeccato nei precisi momenti che lo richiedevano; forse sempre con qualcosa da aggiustare, ma nel complesso direi di non aver nulla da obiettare.
Perdonami per averti lasciato quelle che sono un po' più di due righe, tuttavia desideravo tu sapessi quanto ho realmente apprezzato l'intero racconto, che si dirige dritto dritto nei preferiti del mio account che, ti dirò, si possono contare quasi sulle dita di una sola mano.
Ti ringrazio per aver pubblicato una storia di così rara bellezza imho, e mi auguro di poter leggere qualcosa di tuo in seguito.

A presto,
Fritjof.

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Prima o poi riuscirò a lasciare un commento sensato a tutte le tue storie, ce la posso fare! Ma ammetto che ogni volta che leggo, alla fine sono talmente stordita dalla bellezza delle descrizioni e dall'intensità di tutto ciò che trasmettono che sto imbambolata a guardare lo spazio senza trovare parole decenti da lasciare.
Questa l'avevo già letta, l'ho riletta ora e ancora il delirio e la tempesta di emozioni che fa provare è assurda.
Mi piace da morire il modo in cui si contrastano l'uno con l'altro, la forza distruttiva del loro incontro passionale che parte in un modo e in maniera sublime si trasforma sotto agli occhi diventando di una dolcezza stupenda per poi di nuovo cambiare... fino alla fine con quel loro momento rubato al mondo intero.
E la bellezza assoluta della dichiarazione d'amore di Thorin che in quella che credeva la manifestazione di una debolezza riconosce invece una vittoria. Quel "piano", "troppo", quelle lacrime asciugate da Thranduil è un insieme meraviglioso e devastante.
Bellissima... e come avrebbe potuto essere altrimenti? *____*

P.S: Ma ciao Cabranel! :3 Sì, sei bellissimo anche tu e anche Caleloth ^__^

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Questa storia è ... bellissima. Non posso fare a meno di iniziare così il commento.
A essere sincera sono mesi che penso: "Questa gliela devo commentare", e poi, per un motivo o per un altro, non l'ho mai fatto (e un po' mi spiace, perchè ne sarebbe valsa sempre la pena).
Stavolta però non ho potuto farne a meno, forse perchè con questa storia la relazione fra Thorin e Thranduil raggiunge il suo apogeo.
Non saprei neanche da dove cominciare a farti i complimenti perchè, francamente, credo ci sia ben poco che potrei scriverti che non ti sia già stato detto: ad esempio, che scrivi benissimo, in un modo che trovo stilisticamente molto appagante e mai scontato, mi pare quasi lapalissiano.
Immagino che ti abbiano anche già detto che il tuo Thranduil è qualcosa di stupendo, probabilmnte il migliore Thranduil "in fanfiction" che abbia mai letto (Sono una grande fan di Thranduil e un'avida lettrice di fiction che lo riguardano; in pochi riescono a rendergli giustizia come te). O che Thorin è così deliziosamente umano da essere quasi straziante. O che riesci a rendere la loro relazione così credibile, allo stesso tempo cruda e romantica senza mai eccedere nel melenso o nel retorico.
Quindi, escluso l'ovvio, non mi rimane che spronarti a scrivere ancora e ancora. Avrai in me sempre una fedelissima fan!
 

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La maestosità che hai dato a Thorin è incredibile, ne esce un mix davvero micidiale per me sai quanto tengo a questo personaggio come vorrei dagli quel "Oltre l'orizzonte" che non gli è stato dato quando leggo di storie che gli danno quella possibilità ne resto innamorata
Come innamorata sono della scena tra loro, quella violenza che si trasforma in passione in delicatezza, un ondata di emozioni che mi hanno fatto venire gli occhi lucidi. 
Grazie della dedica, ma quale pazienza io adoro il tuo modo di scrivere le tue descrizioni dettagliate le immagini che lasci nella testa ... sei bravissima 
Complimenti, davvero perchè il Thorin esce da questo racconto meraviglio l'immagine che ho sempre di lui, naturalmente entra di diritto tra le mie preferite
un bacione alla prossima storia <3

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