Recensioni per
Il giocattolaio che non voleva essere chiamato così
di ryuzaki eru

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Oh mio dio Eru! Non sapevo di questa ff! Ho deciso di dare un'occhiata al tuo profilo dopo le tue mail ... che dire...mi hai tenuto sulle spine tutto il tempo con un leggero batticuore che mi tormentava! Sembra uno dei film di Miyazaki, con quell'atmosfera di mistero e inquietudine al tempo stesso e la componente sentimentale che ti fa trepidare tutto il tempo! Ottimo lo stile di scrittura, accattivante e fantasioso il tema, veramente fiabesco e inusuale! sarò estremamente banale ma volevo ci fosse di più tra di loro, magari un terzo incontro in cui i due... non so.... sono così belli i personaggi che non voglio lasciarli appena letti :( Comunque cara, sei stata bravissima, mi colpisci sempre!

Recensore Junior

Ciaooooo Eru!!!
Ma davvero questa storia è qui da giugno e io la vedo solo ora?!? Ultimamente mi sono collegata pochissimo a EFP, tante cose in ballo... e poi le mie serie preferite sono concluse! A proposito, non ho ancora rinunciato a recensire Another World. Tu puoi anche non credermi più, ma io mi credo ;)
Mi era mancato leggere qualcosa di tuo =D
Il tuo stile è confortevole, quasi rassicurante.. nei tuoi tanto ingiustamente criticati racconti brevi aleggia spesso un'atmosfera incantata, come il richiamo antico di magici segreti di bambini ... se ha senso ciò che dico. C'è quello stupore, quella meraviglia, la sensazione di stare per scoprire un segreto incantevole, magico e meraviglioso; è facile ritrovarsi nelle protagoniste, eccitarsi come bambini, e lasciarsi stregare dalle misteriose e affascinanti figure maschili che popolano questi mondi (mi viene in mente quello che avevi scritto su quel circo magico... non ricordo come si chiama, ma la storia la ricordo volentieri e con molto piacere =D). Forse lo sono in un modo un po' tuo, in un "tuo stereotipo" in un certo senso (diversi ragazzi presenti nelle tue storie, per quanto diversi, si richiamano un po' a vicenda in qualche modo, per la loro aura figosa misteriosa forse..), ma i simboli e le convenzioni sono ciò che permette di comunicare tanto con poche parole, e in un racconto breve sono utili e piacevoli (ma anche perché un po' qualunque personaggio è almeno un minimo stereotipato, se non hai l'occasione di approfondirlo).
Insomma, mi è piaciuto molto =D e mi mancava la tua scrittura (me ne sono resa conto fino in fondo solo leggendo) =D e mi sento come in un'atmosfera natalizia ... ma come la immagini/percepisci da bambino... =D!
Mi devi raccontare come stai e che combini e come sta l'"Altra" però!!!! =D
Ci si sente presto (qui o altrove) spero !

sempre la tua solita vecchia e inschiodabile

Elena

Recensore Junior


Ciao Eru!

Dopo mesi di sparizione eccomi qua.
Premetto che ho letto questa storia più di una volta e per ogni volta che l'ho letta il suo effetto su di me è affascinante.

Passiamo all'analisi vera e propria... ahahahahah.

Parto con la tenerezza che m'ispira la bimba con la zia, protagonista.  La prima parte con le sue ingenue domande mi ha molto intenerito e fatto sorridere. Adoro la capacità che hanno i bambini di farti sorridere con la semplicità di smaliziate e genuitne domande o esclamazioni. È una cosa che adoro anche in qualche adulto conserva questa caratteristica e tu l'hai ben riportata e descritta, tanto che non si può che voler subito bene e affezionarsi alla nipotina di Apollonia.
La leggenda favoleggiante del "giocattolaio" farebbe tornare bambino chiunque legga le prime righe che la descrivono. Hanno quel bel potere che incanta, proprio come quando si è bimbi. Inoltre la figura e la descrizione del giocattolaio è davvero accattivante (a tratti seducente, se sei una bimba grande ;9 ) e adoro, sottolineo, adoro la sua lunga treccia e il fatto che sia alto. Sono già innamorata di lui. Non so forse sarà per i suoi modi misteriosi, sarà forse per quel suo latitante insegnamento giocato che vuol lasciare con il suo singolare modo di aggiudicare un giocattolo ideale per ogni individuo. Lo trovo bellissimo e trovo bellissima l'idea dell'assegnare il giocattolo, l'oggetto, che sarà solo tuo, cucito su misura su di te. Mi piace moltissimo!!!
La descrizione del luogo del mercatino e della festa è suggestivo, ovviamente te lo avrò ripetuto milioni di volte anche in altre recensioni, ma la tua capacità descrittiva mi fa entrare nel contesto, mi fa respirare i profumi, vedere i colori, le luci, le ombre... trovo tutto questo perfetto e rilassante. Sembra di essere in uno di quei mercatini che hanno quell'atmosfera magica, un po' alla Howl oppure un po' francese alla Amélie... non so se ho reso l'idea di quello che ho immaginato, ahah... ma questo che mi ha suscitato nella mente e mi è piaciuto davvero tanto.
Il personaggio della protagonista mia piace molto e mi ci rivedo parecchio, sia nel frangente della sua infanzia che da adulta. Ha quella sana ingenuità che fa crede nella maniera giusta alla leggenda, non in modo eccessivo e infantile, ma in quel modo giusto, divertente, fantasioso e che poi la porterà ad avere piacevoli sorprese.
Ho adorato questo passaggio: "Vergognandosi della propria “infantile immaturità”, soffocò l’incontenibile voglia di scoprire il volto del famoso fabbricante di giocattoli ed il suo segreto. Così, annaspando in mezzo a quel tumulto di bambini, le due ragazzine “cresciute” sorpassarono la leggendaria bancarella..."
A mio parere questo passaggio dovrebbe essere d'esempio alle nuove generazioni. Sì, è vero che ci sono sempre questi atteggiamenti di finta "maturità" da ragazzini, lo abbiamo avuto tutti questo atteggiamento infantile e sciocchino, ma per le nuove generazioni sta diventato routine, legge, una cosa del tutto normale e questo è molto triste, perché si stanno privando di tante splendide esperienze tra l'infanzia e il diventare adulti, che solo ora possono vivere e che non si ripeteranno più. In questo passaggio non c'è solo la descrizione di una scena sbarazzina tra sorelle in età adolescente, ma, se fatto con intelligenza e senno, c'è uno spunto per una buona, sana e bella riflessione.
Altra citazione, quela finale, che ho adorato: "Perché il Gioco non sempre è un giocattolo.
Perché il Gioco non invecchia mai.
Perché il coraggio di continuare a cercarlo e desiderarlo, sempre, è uno dei doni più grandi che ogni essere umano possa ricevere."

È la morale che aleggia nel racconto! Sempre che io abbia ben inteso, ovvero, che non importa quanto il tempo ti cambi e ti evolva crescendo, è sempre bello giocare, fantasticare, non perdere quella vena d'inventiva e d'incanto che dà colore alla dura vita, che tu sia adulto, giovane o bambino. Se c'ho preso con la morale giusta, ahahah... devo dire che ne rimango soddisfatta e felice. Molto, molto bello, mi è piaciuto il racconto dall'inizio alla fine e credo che lo rileggerò tante, tante, altre volte.
Soprattutto mi piace la sensazione sognante che mi lascia addosso... per me è linfa vitale ;) .

Adesso ti lascio felicissima di aver trasposto le mie impressioni positive su questa storia (perché era da molto che avrei voluto farlo).

Al prossimo racconto e baci, bacissimi da Claire.

Ciao, ciao!

Recensore Junior

No vabbé....no vabbé....non puoi, tu non puoi fare così. Io adesso avrei una fiumana di parole che mi stanno travolgendo e non so da dove iniziare e sono costretta a scriverle! Le mie dita vanno troppo lente rispetto al cervello che sta partorendo febbrilmente commenti su commenti!!! Ok, calma...adesso provo a raccogliermi....
....
Dunque, qua tocca andare per punti.
1- É bellissima.
2- É bellissima, mi sono immaginata tutto in modo chiaro (addirittura l'atmosfera fiabesca che aleggiava! *w*)
3- Mi ha talmente affascinato che sto attualmente disegnando una scena della storia (ovviamente non ti dirò quale, la vedrai a lavoro finito)
4- Il tema é bellissimo, io adoro questi tipi di "sotterfugi" con le parole e mi hanno affascinato moltissimo le ultime parole e mi sono ritrovata a pensare che quella morale é una buona fetta del mio essere, hai raccontato una parte del mio carattere senza saperlo (anche se probabilmente non é solo una parte del mio carattere ma di tutte le persone che sanno essere "bambini")
5- Ah tra l'altro mi sono innamorata del giocattolaio in modo fulmineo, é stato un colpo di fulmine xD
6- Come al solito la tua scrittura mi ha affascinato e come al solito quando sono arrivata alla fine ho pensato "ma come! Già finito?!" perché per me potresti continuare a scrivere e io non mi stancherei mai di leggere :D
7- Non é assolutamente tirata come storia o forzata, fluisce bene e non ci sono intoppi; tra l'altro la "suspance da fiaba" é stata azzeccatissima ;)
8- Mi é mancata la tua scrittura!!! TwT Probabilmente é per questo che la recensione é venuta così lunga, dovrei ancora parlare dell'ambientazione azzeccatissima, di quella strada di bancarelle che stanotte me la sognerò per quanto é incantevole...
9- É bellissima.

:)
(Recensione modificata il 25/06/2014 - 10:31 pm)