Recensioni per
E' lei
di Ely Gryffiindor

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/07/14, ore 12:35
Cap. 1:

Ciao Ely Griffiindor!!!
Ho letto la tua fan fiction ed è davvero molto bella e me ne sono subito innamorata!
Scrivi benissimo e in modo ricercato, le parti migliori della tua FF?
Potter è svenuto sul treno. Incontro con un dissennatore, ormai ne girano molti. Ghigna compiaciuto perché iLucius Malfoy è influente. Draco lo sa già delle trame di suo padre. Ha preteso che il pennuto venisse giustiziato. Un po’ gli dispiace per quell’uccellaccio. Non avrebbe dovuto provocarlo in quel modo,la sua alzata di testa gli è costata una frattura al braccio e addio Quidditch per un mese.
Vedrà l’uccisione di Fierobecco dalla collina del castello, insieme a Tiger e Goyle appostato con una macchina fotografica per immortalare la condanna.
-Malfoy-.Si volta di scatto nell’udire il suo nome in un tono pregno di oltraggio.

E’ lei.

Sta scendendo la collina a passo di marcia, insieme ai due idioti che si trascina dietro.
-Ehi Granger-esordisce lui ghignando –Siete venuti a godervi lo spettacolo?-. E’ a pochi passi da lui e può vedere con chiarezza il bagliore funesto che le accende lo sguardo.
-Tu.. brutto… scarafaggio…-la Granger si avvicina sempre di più, gli punta la bacchetta contro, con un volto indignato. Profuma di caramella mou e succo di zucca e lui vorrebbe assaggiarla. Vorrebbe conoscere il sapore delle sue labbra, ora tese in una linea dura e rabbiosa.
-Hermione non ne vale la pena- la voce di Potter è un sussurro ovattato, mentre la punta legnosa della bacchetta è premuta sul suo collo. Non ha paura. Nemmeno ora, che lo sta inchiodando con gli occhi, con uno sguardo che fa fatica a sorreggere. La vede sospirare, ed abbassare la bacchetta. Sta trattenendo gli istinti.

Come fa ad essere così controllata?

Osserva il suo profilo che cattura la sua attenzione tanto da non avvertire il pugno in pieno volto che lei gli rifila.
E’ doloroso. Dannatamente doloroso… Un dolore che non si irradia dal naso, ormai escoriato. Un malessere profondo che si inalbera dalle viscere più profondo di lui.
Per ora, l’unico sapore che avverte è il suo sangue che cola dal naso. Amaro, come un pugno in pieno volto da una ragazzina che detesti.

O forse,no...l terzo anno è iniziato nel migliore dei modi.

Ah proposito… Eccolo arrivare al fianco di Weasley e di… Draco sospira e stringe i pugni. Hermione ha un libro enorme tra le braccia e sta ridendo per qualcosa che il Rosso ha appena detto.

-Cura delle creature magiche non dovrebbe essere materia di insegnamento- sbuffa contrariato con un tono di voce trasudante disprezzo. Spia di sottecchi la Granger e nota come si stia trattenendo dal rispondergli. La vede, mentre si slaccia il mantello e lo appoggia sui una roccia presente nella radura. Scruta la camicia bianca aderire a delle forme ancora acerbe. I primi bottoni sono lasciati liberi e l’incarnato pallido si scontra con il candore del tessuto. L’orlo della gonna sfiora le gambe velate da collant chiare e lui si ritrova a trattenere il respiro mentre un brivido gli si riverbera nel basso ventre. Respira profondamente e scuote la testa.

Intanto, il Mezzogigante è arrivato accompagnato da un ippogrifo. Animali diffidenti che non si lasciano sfiorare facilmente, ma se acquisiscono abbastanza fiducia si lasciano cavalcare.
Poggia il suo sguardo in quel punto della radura e si perde tra i capelli di Hermione tenuti malamente da una spilla. Sta osservando Potter che si avvicina lentamente all’animale. Sbuffa, prima di notare come la Sua Mezzosangue abbia afferrato la manona di Weasley e di come le guance di lei si siano colorate di una sfumatura di rosso, prima di abbandonare la mano del Rosso.
Quella visione gli scatena una rabbia cieca, più dello sguardo compiaciuto che ha appena rivolto a Potter che è riuscito a conquistarla di nuovo con quel suo coraggio da smidollato. Dimostrerà che anche lui è coraggioso. Si priva del mantello sotto lo sguardo confuso di Blaise e Theo e getta malamente il libro sul prato.

-Tu non sei pericoloso- esordisce baldanzoso avvicinandosi all’animale, solo che non ha fatto i conti con la poca fiducia dell’ippogrifo.

-Malfoy non fare sciocchezze, allontanati- gli intima preoccupato quello che dovrebbe essere un insegnante, mentre lui avanza ancora verso quel pennuto. La determinazione diventa paura quando l’ippogrifo gli si rivolta contro dandogli una zampata sul braccio facendolo cadere a terra.

Geme dal dolore. Il braccio gli duole. Fa male, sa che tutti lo stanno osservando e forse è l’umiliazione a bruciare di più rispetto alla pelle che si sta dilatando.
-Mio padre lo verrà a sapere-mugugna dolorante.
-Hagrid deve essere portato in Infermeria-. E’ la voce della Granger. E’ l’ultimo suono che percepisce prima del buio.

Qualche giorno dopo….
Lucius Malfoy è influente. Draco lo sa già delle trame di suo padre. Ha preteso che il pennuto venisse giustiziato. Un po’ gli dispiace per quell’uccellaccio. Non avrebbe dovuto provocarlo in quel modo,la sua alzata di testa gli è costata una frattura al braccio e addio Quidditch per un mese.
Vedrà l’uccisione di Fierobecco dalla collina del castello, insieme a Tiger e Goyle appostato con una macchina fotografica per immortalare la condanna.
-Malfoy-.Si volta di scatto nell’udire il suo nome in un tono pregno di oltraggio.

E’ lei.

Sta scendendo la collina a passo di marcia, insieme ai due idioti che si trascina dietro.
-Ehi Granger-esordisce lui ghignando –Siete venuti a godervi lo spettacolo?-. E’ a pochi passi da lui e può vedere con chiarezza il bagliore funesto che le accende lo sguardo.
-Tu.. brutto… scarafaggio…-la Granger si avvicina sempre di più, gli punta la bacchetta contro, con un volto indignato. Profuma di caramella mou e succo di zucca e lui vorrebbe assaggiarla. Vorrebbe conoscere il sapore delle sue labbra, ora tese in una linea dura e rabbiosa.
-Hermione non ne vale la pena- la voce di Potter è un sussurro ovattato, mentre la punta legnosa della bacchetta è premuta sul suo collo. Non ha paura. Nemmeno ora, che lo sta inchiodando con gli occhi, con uno sguardo che fa fatica a sorreggere. La vede sospirare, ed abbassare la bacchetta. Sta trattenendo gli istinti.

Come fa ad essere così controllata?

Osserva il suo profilo che cattura la sua attenzione tanto da non avvertire il pugno in pieno volto che lei gli rifila.
E’ doloroso. Dannatamente doloroso… Un dolore che non si irradia dal naso, ormai escoriato. Un malessere profondo che si inalbera dalle viscere più profondo di lui.
Per ora, l’unico sapore che avverte è il suo sangue che cola dal naso. Amaro, come un pugno in pieno volto da una ragazzina che detesti.

O forse,no...
Amo davvero la tua storia!!!
Continua così,
un bacione,
fallen88