Di questa storia mi son piaciute tantissimo due cose.
La prima è la scelta di focalizzarti sulla contrapposizione tra rabbia e dolore: l'ho trovata estremamente pertinente, perchè è proprio dopo la dipartita della madre che Erik ha cominciato a pensare alla collera come ad un'arma e ad utilizzarla a propri vantaggio. Quest'episodio è un emblema di quel periodo, del periodo in cui Magneto ha iniziato a metter radici nella mente e nel cuore di Erik, suggerendogli i modi e i mezzi con cui agire - con cui perseguire la vendetta.
L'altro aspetto che ho apprezzato è la crudezza. Questa storia non fa sconti, racconta senza fronzoli (com'è giusto che sia) le atrocità che l'uomo ha compiuto e mostra le ripercussioni che esse hanno avuto su Erik - una delle vittime dello scempio perpetrato dai Nazisti - con altrettanto schiettezza, raccontando un desiderio di vendetta feroce e spietato. Bellissimi e toccanti (DA MORIRE T^T) i costanti rimandi alla madre, che rivelano ciò che si nasconde dietro il compiacimento e l'arroganza sfoggiati: un ragazzo che soffre per quel che gli è stato strappato e a cui riesce impossibile addomesticare il dolore.
Complimenti. Maneggiare Erik è davvero difficile e, considerando che questo è il tuo primo tentativo, ci sei riuscita egregiamente. Sono felicissima che tu abbia scritto ancora in questa sezione e mi auguro che continuerai a farlo.
*applaude* *scuoricina impunemente* |
