Recensioni per
A Silvia
di adrasteia

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/07/14, ore 15:43
Cap. 1:

Uso dell’italiano/stile: 10/10 
Sviluppo tema/caratterizzazione personaggi: 10/10 
Originalità: 10/10 
Gradimento personale: 10/10 
Bonus: 0,5 (storia MALE) 
TOT: 40,5 /40 

Non ho parole. 
Seriamente. 
Ti basti constatare che hai totalizzato 40,5 su 40 per farti capire quanto io abbia apprezzato questa storia. È incredibile, non riesco a formulare un giudizio ben articolato, ma ci proverò. 
Quello che mi è subito saltato agli occhi è la suddivisione dei primi due paragrafi secondo la poesia A Silvia, che fa da guida per tutta la storia: così come nella prima strofa (eccetto il preambolo) si parla di Teresa, tu hai incentrato il primo paragrafo su di lei. Se la seconda strofa parla di Giacomo, che spendea il tempo suo primo a studiare le sudate carte nella biblioteca paterna, il secondo paragrafo parla di Giacomo intento a leggere. 
È un’armonia meravigliosa, studiata ed elevata. 
Ho adorato la descrizione di Teresa da bambina: un po’ monella, impulsiva, con la voglia di vivere fin dentro le ossa. La scena dell’indugio dinnanzi all’acquazzone è sublime, molto tenero e intenso allo stesso tempo. I rimproveri che fanno capo a Dio sono stati come una ciliegina sulla torta, che condiscono e rendono perfetta l’immedesimazione nel tempo storico. 
Ho adorato molto il fatto che per Teresa il palazzo dei conti sia un luogo misterioso e colmo di magia, mentre Giacomo che vive proprio al suo interno veda la magia fuori da esso. 
I dettagli sono moltissimi e così particolari che sembra che tu abbia trovato una inedita autobiografia segreta di Giacomo Leopardi e tu l’abbia utilizzata per scrivere questo capolavoro (ahah, se l’avessi trovata davvero mi spiacerebbe che tu l’avessi sprecata per me e questo sciocco contest!). ho apprezzato assai la presenza di Carlo e la sua contrapposizione (reale, tra l’altro) con il fratello maggiore. Se Carlo è impulsivo, vivo, determinato, Giacomo è schivo, introverso, sognatore. Un’altra parte bellissima è stata quando Giacomo vede la sua ospite e distoglie lo sguardo perché ha letto che i capelli sciolti sono sinonimo di seduzione. E i rimandi alla storia di Tristano e Isotta, alla Divina Commedia … un tocco di classe. 
Mi ha intenerita molto la descrizione della posa eretta di Giacomo, che gli costa sempre più fatica. 
Parimenti emozionante è stato leggere di don Paolo e scoprire che anche tu hai affondato il tuo interesse molto a fondo nella vita del caro prigioniero di Recanati. 
I caratteri dei personaggi sono perfettamente descritti e mi piace la Teresa “tirannica” che hai fatto crescere. 
La scena del matrimonio, tenera da una parte, mi ha lasciato un’emozione nel cuore a cui ancora non so dare un nome. È sì piacevole ma congiunta a un pizzico di amarezza. 
Non so se continuare la lista degli elogi, ma finirei per sembrare ripetitiva e noiosa. Mi stupisce che la tua storia non abbia ricevuto alcuna recensione, ma stai tranquilla che questo mio giudizio finisce proprio lì. Sarà che sono molto di parte, ma quando ho letto la tua storia ho capito che era dieci gradini sopra tutte le altre. E con questo non intendo dire che le altre fossero brutte, anzi! Mi ha fatto una meravigliosa sorpresa scoprire che il livello del contest è stato così alto e che con te ha svettato verso limiti inaspettati. 
Grazie per quest’emozione.