Recensioni per
Caramel.
di emsugar

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/02/15, ore 23:13
Cap. 1:

Recensione premio.

In primo luogo ti ringrazio molto per lo specchietto che mi avevi mandato via mail e che mi ha permesso di comprendere meglio i personaggi e la tua storia. Non ho mai visto la serie e, ad essere sincera, non so se la guarderò a breve - troppo poco tempo per vivere -, ma questa shot mi ha incuriosita al punto che sono andata su youtube a cercarmi qualche spezzone. Alla fine la storia mi piace molto e apprezzo davvero le serie tv storiche, specialmente quelle che trattano (in tutto o in parte) la storia italiana. I personaggi mi sono piaciuti e, anche se leggendo altro di qua e di là mi è parso di capire che non sono una coppia a cui viene data molta importanza, però non vedo il perché: sono affascinanti e non banali. Ti ringrazio molto per avermi indicato questa storia e avermi fatto conoscerela serie. Chissà che non nasca un nuovo amore :D

Recensore Veterano
07/12/14, ore 22:32
Cap. 1:

Ciao, scusami pensavo di averti già lasciato la recensione ma avrò un cellulare molto stupido, a quanto pare.
Non ho mai visto Reign ma amo la storia e tutti i telefilm che vengono prodotti.
Quando ho iniziato a vedere questo, tipo fino alla 1x02, mi è stato detto che era una trashata e tutta roba incentivante per vederlo. Poi va beh è saltato un nuovo telefilm che aveva una trama più intricata e addio.
Ma dopo questa cosa mi stai facendo venire voglia di inziare a vederla davvero!
Il tuo stile di scrittura mi piace davvero tanto.
Davvero davvero complimenti e mi scuso ancora per il ritardo!

Rei.

Recensore Veterano
16/10/14, ore 19:13
Cap. 1:

Questa è la mia prima recensione dopo secoli, perciò spero perdonerai se risulterò un po' arrugginita. Volevo commentare la tua storia ore fa, ma ho aspettato di liberarmi dai vari impegni per dedicarti completamente la mia attenzione. Inizio subito col dire che pensavo di essere l'unica a shippare Catherine con Henry! Prima ancora della Francis/Mary e dalla Bash/Kenna, sono loro i responsabili dei miei feels durante le puntate di Reign. E in QUELLA puntata, ecco, in quella, ho sentito che almeno un po' non ero stata un'illusa a pensare che, dopo anni trascorsi ad odiarsi e ad amarsi e a ri-odiarsi, ci sarebbe stato un "ritorno di fiamma", per quanto breve sia stato. Io credo, come ha riflettuto la tua Catherine stessa, che Henry non sarebbe risultato tanto pazzo alla fine se avesse continuato ad amarla. Perché, diciamoci la verità: quei due si completano a vicenda. La causa dei loro contrasti, tuttavia, sta proprio nel fatto che in certe cose sono simili, ed inevitabilmente cozzano, per poi allontanarsi. Hanno entrambi delle personalità molto forti, eppure la pensano in modo diverso. Il loro fervore, la loro testardaggine non li porteranno mai a chiarirsi. E tu sei riuscita a delineare quello che sono in tutto e per tutto: avrei voluto piangere quando, dopo averci fatto innamorare con il ricordo di loro due che si incontrarono e si innamorarono a prima vista (facendoci sperare in qualcosa che nemmeno nel Telefilm è accaduto), hai messo quel punto fermo, quel "Questa notte di follia è la conclusione del nostro rapporto, la fine dei nostri sentimenti". Sei stata bravissima, sia a delineare il preciso momento del loro incontro, sia a definire quelli che erano i timori stessi di entrambi all'idea di conoscere la persona cui sarebbero stati costretti a legarsi per tutta la vita. Le descrizioni accurate, il lessico impeccabile e conforme al contesto, sono state la ciliegina sulla torta. Se dovessi individuare un punto che non va, mi metterei le mani nei capelli, perché io non ne ho trovati. È una One-Shot perfetta. Mi auguro che ne scriverai altre, sia su Reign, sia su qualche altra serie tv che seguiamo insieme, sia un'originale, perché no. Terrò d'occhio il tuo profilo!
A presto! È stato un piacere leggere la tua ff!
(Recensione modificata il 16/10/2014 - 07:18 pm)

Recensore Master
16/10/14, ore 17:57
Cap. 1:

Anche solo il fatto di aver scritto una Henry x Catherine, ti porta in cima alla piramide delle mie autrici preferite.
Davvero complimenti per questa bellissima shot. Questi due sono davvero la coppia più bella di Reign, anche se, ahimé, non gli si presta abbastanza attenzione.
Il tuo stile è incantevole, non riuscivo a smettere di leggere, e mi sono ritrovata alla fine con la necessità di leggere di più sui miei sovrani preferiti.
Ancora complimenti!
A presto,
Red.

Recensore Veterano
24/08/14, ore 14:48
Cap. 1:

Ciao!
sono una nuova della saga e quindi sto spulciando le varie storia alla ricerca delle mie coppie preferite e ho trovato la tua! allora devo dire che sei riuscita a esprime benissimo le sensazioni che i due personaggi hanno provato e ho trovato geniale alternare presente e passato. Il mio pezzo preferito è il risveglio di Caterina dopo la notte d'amore con suo marito, i particolare queste frasi: "Catherine sorride, consapevole di sembrare una sciocca ragazzina, ma non se ne cura. Si sente una ragazzina, di nuovo giovane e viva, bella e attraente. La regina di Francia ricorda ancora la prima volta che Henry l’ha sfiorata in quel modo, facendole provare una quantità di sensazioni che mai prima avrebbe immaginato di poter sperimentare. Ora, vent’anni più vecchia, graffiata da un’esistenza che non ha mai avuto pietà con lei, quell’amore così desiderato è sfociato nella notte più bella che abbia mai vissuto: l’esperienza, la conoscenza, l’odio, l’astio, l’affetto, tutto ha reso quelle ore le più appaganti, vere, sincere nella vita di Catherine. Le è sembrato di riconoscere il suo dolce e coraggioso Henry, solo quindicenne, che le toccava il viso con ingenuità e desiderio, le baciava il collo con una passione curiosa ed impaziente, le stringeva le mani dolcemente, rassicurandola e confortandola per il dolore. Nel tocco del suo re Catherine non ha sentito la forza possessiva che sovrasta Diane, nè la fame incontrollata con cui deve fare i conti Kenna: Catherine ha provato solo il leggero e seducente soffio di intimità, che solo con lei può esalare".
Davvero complimenti!
ticci

Recensore Junior
06/07/14, ore 20:20
Cap. 1:

Bella, bella bella...
scrivi davvero bene e nelle tue descrizioni mi sembrava di star camminando per la firenze del 1500.
Li adoro come coppia, che un pò si amano e un pò si odiano ma insieme sono esplosivi.
Il finale è stato di gran classe: una perfetta conclusione ad una strana storia d'amore.
Ancora complimenti, _ChaMa_

Recensore Veterano
05/07/14, ore 17:27
Cap. 1:

Ciao!
è davvero bella questa FF su Catherine ed Henry, la trovo un' idea geniale!
Scrivi molto bene e in modo ricercato, hai un modo tuo di scrivere e scrivi in modo elegante!!!
Ti invidio, no scherzo, sei grande!
Le mie parti preferite della tua OS sono queste:
L’aria è colma di spezie. Quasi fosse stregata, sembra fluttuare di un caldo color arancio, impregnata di suoni e sapori. Henry ha solo quattordici anni, un titolo regale e venti chili di mantello di velluto rosso, a pesargli sulle spalle. Ancora non sa se pesi più il mantello, in questa soleggiata giornata di giugno, o il titolo che incombe su di lui. Non pronto a porsi questa domanda, cammina per le strade di Firenze, scortato dalle guardie regali e seguito dalla madre Claude, regina di Francia. I fiorentini lo guardano dai lati della strada, chi con ammirazione – non pensavo fosse così bello; e così Caterina sposerà quel bel ragazzetto – e chi con disprezzo – pensano di fare un grande affare, ma non hanno capito che così dipenderemo completamente dalla Francia; con tutto l’oro che indossa solo lui potremmo sistemare i problemi di tutta Firenze e ci avanzerebbe ancora denaro; guarda che gambette fragili, sicuramente non sa tenere in mano una spada -. Ignaro di ciò che lo circonda, il principino avanza, incantato da tutto ciò che può vedere intorno a sè: le bancarelle del mercato sono colme di frutti pregiati e freschi, di arazzi fatti a mano e di brocche di vino profumato; nel vento risuonano le trombe dei francesi e i canti popolari di una piccola banda di Firenze, sulla terra il rimbombo delle danze e lo scalpiccio dei cavalli. E’ la prima volta che Henry viaggia così lontano, e non ha mai visto un posto tanto interessante e ricco di vita come le strade fiorentine. La sua immaginazione viene facilmente catturata da ogni piccolo attraente particolare, e la sua mente distratta viaggia in ogni angolo a lui visibile, a scrutare ogni oggetto e percepire ogni profumo.
La madre gli fa cenno di avanzare più velocemente: la sua promessa sposa lo aspetta al castello dei Medici, questa è la ragione ufficiale di tanta fretta – non possiamo far aspettare a lungo una dama così impaziente di conoscerci, caro Henry. Ciò che il principe non sa è che sicuramente non è conveniente arrivare in ritardo all’appuntamento che permetterà alla regina di Francia di mettere le sue mani regali sul territorio italiano. Ma cosa importa al giovane Henry di una ragazzina impertinente e sicuramente brutta da star male, quando può esplorare l’universo che lo circonda? Non gli interessa la compagnia della famosa Caterina, nè la sua conoscenza: inoltre ha sentito dire che ha la fronte troppo spaziosa e il naso arricciato, come un maialino. Qual è la fretta, a questo punto?
Eppure, a passo svelto la comitiva raggiunge la reggia dei Medici, imponente e solida, costude di generazioni di storie e vite. La festa che si tiene nel cortile interno del castello è quasi più affascinante di quella che si svolge in strada: la famiglia non vuole sfigurare di fronte ai prossimi alleati, e per la felicità del giovane Henry ha allestito un banchetto ricco e variopinto, accompagnato da musiche festose e danze ritmate; dalle terrazze della reggia pendono gli araldi con gli stemmi di famiglia e tutto il giardino è popolato da decine e decine di nobili agghindati nel modo più lussuoso.
Il principino gira, esplora, scopre, non si ferma mai; ammira tutto ciò che può e mentre osserva con minuziosa attenzione le mura interne del castello il suo occhio malandrino cade su una figura che lo guarda a sua volta dall’interno. Henry aguzza la vista, e gli pare quasi di vedere un angelo; non può che essere tale, un esemplare di così tanta bellezza. La fanciulla che ricambia il suo sguardo ha lunghi capelli biondi, sciolti accuratamente sulle spalle, il corpo esile e aggraziato e il viso chiaro, come se fosse di porcellana. Henry non può vedere il colore dei suoi occhi, da così lontano, ma muore dalla voglia di scoprirlo, e di sentire la sua voce, e respirare il suo profumo. Che gli presentino pure questa Caterina, ma appena tutte queste cerimonie artificiose saranno terminate, andrà a parlare con quell’angelo e scoprirà il colore dei suoi occhi. Ha un animo troppo sensibile, ma solo per ciò che lo interessa di più; e la ragazza alla finestra lo interessa più di ogni altra cosa al mondo.

Francia, 1559

Catherine si sveglia lentamente. Apre prima l’occhio destro, color caramello. La luce illumina la stanza filtrata dalle pesanti tende di velluto alle sue spalle, e scalda la sua pelle nuda. Ad una prima analisi, veloce e confusa, la regina riconosce gli arazzi dorati ricamati in Italia, dono della famiglia alla corte di Francia per il primo anniversario di matrimonio tra lei ed Henry. Catherine apre anche l’occhio sinistro, e ricorda. Il braccio di Henry le circonda ancora la vita, fermo dove è rimasto dopo che i due regnanti di Francia hanno fatto l’amore; più volte, con frenesia, con passione, con ardente desiderio. Catherine sorride alle immagini che le attraversano la mente, ai suoni che le tornano alle orecchie; tutte le volte che il suo re ha urlato il suo nome con tutto il fiato che aveva in gola e quelle in cui l’ha sussurrato al suo orecchio, famelico e malizioso; tutte le volte che le sue mani le hanno attraversato il corpo, cacciatrici di un contatto che per troppo tempo è stato negato; tutte le volte che la regina ha inspirato il profumo del suo re, mentre avvinghiati in un abbraccio si baciavano nostalgicamente.
Catherine sorride, consapevole di sembrare una sciocca ragazzina, ma non se ne cura. Si sente una ragazzina, di nuovo giovane e viva, bella e attraente. La regina di Francia ricorda ancora la prima volta che Henry l’ha sfiorata in quel modo, facendole provare una quantità di sensazioni che mai prima avrebbe immaginato di poter sperimentare. Ora, vent’anni più vecchia, graffiata da un’esistenza che non ha mai avuto pietà con lei, quell’amore così desiderato è sfociato nella notte più bella che abbia mai vissuto: l’esperienza, la conoscenza, l’odio, l’astio, l’affetto, tutto ha reso quelle ore le più appaganti, vere, sincere nella vita di Catherine. Le è sembrato di riconoscere il suo dolce e coraggioso Henry, solo quindicenne, che le toccava il viso con ingenuità e desiderio, le baciava il collo con una passione curiosa ed impaziente, le stringeva le mani dolcemente, rassicurandola e confortandola per il dolore. Nel tocco del suo re Catherine non ha sentito la forza possessiva che sovrasta Diane, nè la fame incontrollata con cui deve fare i conti Kenna: Catherine ha provato solo il leggero e seducente soffio di intimità, che solo con lei può esalare. Solo con lei re Henry può essere sè stesso fino in fondo; Catherine sorride ancora, consapevole del vero potere che le sue mani racchiudono.
Anche Henry si risveglia. Sorride anch’egli, stringendo a sè la moglie che innumerevoli volte ha respinto; le bacia la spalla, la nuca, i capelli, la volta a sè: la ammira, radiosa e sensuale, gli occhi che brillano e i lunghi capelli biondi sparsi sul cuscino, disordinati e terribilmente perfetti.
- Ho sognato il nostro primo incontro, Catherine. – La regina accarezza la guancia del re, grata di quell’attimo ti puro amore. – Sei bella come allora. -



La duchessa d’Urbino si guarda allo specchio. Vede una donna in fiore: il suo volto sta cambiando, i seni le sono cresciuti e le spalle si sono leggermente allargate. Eppure, dentro il riflesso dei suoi occhi Caterina vede solo la bambina innocente che è sempre stata. Attraverso quel mare di caramello che le riempie le iridi vede solo mattine a rincorrersi sui colli toscani, vede pomeriggi condivisi con la balia a ricamare preziosi regali, vede serate popolate di fate ed elfi, che escono dalla bocca sapiente di balia Rosalba finchè la piccola duchessa non si addormenta. Eppure, la piccola innocente bambina con mastria si infila gli orecchini dorati, dono della madre ormai defunta; indossa gli anelli con gli stemmi di Firenze e di Urbino; si incipria il viso leggermente, e colora le palpebre d’oro. Quando può finalmente guardarsi allo specchio, nella sua visione d’insieme Caterina non può che intravedere la donna che sarà.
- Duchessa, tra pochi minuti siete attesa di sotto. –
Balia Rosalba sorride comprensiva. Sotto tutto quel trucco e quei gioielli artificiosi, anche lei vede solo una ragazzina, ma non può farci nulla: tra poco la sua piccola duchessa se ne andrà per sempre, sposata con un principe francese e probabilmente pronta a generare la prole che a lei è richiesta. Il cuore di Rosalba batte veloce, ma mai come quello di Caterina. Lei è un vero fascio di nervi, al momento. La duchessa si alza dal suo lavatoio, compie una giravolta su se stessa e tra le ammirazioni delle sue compagne di stanza si avvicina alla finestra: gli invitati hanno ormai riempito il cortile e forse tra essi lei può scorgere il suo futuro marito... E invece no. Caterina scorge solo un ragazzo stupendo, il più bello che abbia mai visto. Ha un portamento solido e un fisico prestante, il viso dolce e i lineamenti regali. Non sa chi sia, ma molto probabilmente è Francese, e poichè veste abiti preziosi e molto lussuosi, molto probabilmente è amico del suo fidanzato. Lo stomaco si attorciglia all’interno della povera ragazzina, al solo pensare a quella parola. Fidanzato.
Quanto sarà alto? Sarà gentile? E di bell’aspetto? Caterina spera silenziosamente che non sia un brutto giovane, altrimenti sarà più difficile innamorarsi. Caterina vuole innamorarsi e vuole che succeda in fretta, per non passare il suo tempo alla temuta corte di Francia ancora più penosamente di quanto è terrorizzata che succeda. La giovane duchessa ha solo quattordici anni, ma ha già capito tutto sull’amore; o almeno, ha già capito tutto ciò che una vecchia balia che mai ha avuto un uomo ha saputo instillarle nella mente. Caterina ha capito che l’amore non è fulmineo, nè accade per caso; l’amore si crea, si costruisce e si fa crescere, con la buona volontà e lo sforzo interiore. Eppure, la giovane spera che il suo fidanzato assomigli almeno un po’ a quel ragazzo che ha appena visto alla finestra, così lo sforzo sarà meno incombente e la fatica sarà più gratificante.
- Sù, non facciamo aspettare la regina di Francia, ve ne prego, questo fidanzamento è già complicato abbastanza cosi’ com’ è. –
Caterina distoglie lo sguardo, e con il cuore troppo veloce nel petto e le farfalle troppo agitate nello stomaco, si avvia verso il suo destino.



- Tu non hai più i capelli, invece. –
Henry ride, e quel suono mette al suo posto ogni cosa nella mente di Catherine.
- Mi donavano, in effetti... –
Catherine non può che assentire, e con una nota amara nella voce, osservare: - Mi hai fatto innamorare, con quella pettinatura bizzarra, perciò posso ammettere che non ti stessero così male. –
Catherine si perde negli occhi del suo re. Si domanda senza proferir parola se lo ami ancora; la risposta è una mistione di sensazioni che le pervadono il cuore: rabbia, affetto, odio, ammirazione, compassione, nostalgia, desiderio. Catherine vuole amare ancora il suo re. Ma come fare, ormai? Di tutto l’amore che hanno condiviso, non sono rimaste che macerie impolverate, un letto a baldacchino grande come il mare e quattro mura testimoni di una notte folle. E due cuori induriti troppo a lungo, ormai.
Catherine vuole amare il suo re, ma non è più quella sciocca ragazzina, sebbene il suo sorriso riveli il contrario. Non ha più quattordici anni, non è più una duchessa spaesata e alle prime armi. Catherine de Medici è la regina di Francia. Ha quarant’anni, quattro figli, un regno.
Henry, mentre osserva la sua regina, si chiede altrettanto: amo ancora questa donna? Certo, ha i capelli sciolti e le gote arrossate, ed è davvero bella come allora, ma le rughe che iniziano a spuntarle sul volto sono segno di una vita ormai vissuta, e sebbene i suoi occhi non abbiano perso il loro affascinante color caramello, sono il riflesso di una donna ormai cambiata. E anche lui non è più lo stesso.



Caterina non sa se questo è un sogno. Anche Henry se lo chiede, mentre davanti ai suoi occhi sfila l’angelo che ha visto alla finestra: chiude le palpebre un secondo, timoroso che il sole di giugno gli stia giocando qualche scherzo indesiderato. Ma lei è lì, i lunghi capelli sciolti e le gote arrossate. Mentre si inchina rispettoso, Henry scruta gli occhi della sua futura moglie. Color caramello. Sapeva che non ne sarebbe rimasto deluso.
Caterina vorrebbe anch’essa chiudere gli occhi per un attimo, perchè il principe di Francia è il ragazzo più bello della festa e profuma di nuovo inizio.
L’aria è impregnata di questo suo odore. Caterina si sente felice come mai prima: i dubbi e le paure si sono accantonati in un angolo, per lasciar spazio all’eccitazione e alla consapevolezza. La duchessa è certa che passerà la vita più entusiasmante e appagante che potesse immaginare, e che si impegnerà fino al giorno della sua morte per amare con ogni fibra del suo corpo il marito che le spetta.


- Perchè non ci amiamo più come allora, Caterina? –
- L’amore si crea, si costruisce, si fa crescere. Ci vuole impegno e decisione. Noi abbiamo smesso di impegnarci molto tempo fa, Henry. –
Henry abbassa il capo, e bacia la sua regina. Un’ultima volta.



Mi piace tutto, dalla prima all' ultima riga!!
Sperando di recensire a una tua prossima storia mi vien da dire " alla prossima!"
un bacione,
fallen88