Recensioni per
L'ultima canzone
di afep

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
14/06/20, ore 11:44

La vendetta del pifferaio sta per compiersi!
E sarà terribilmente pesante da affrontare! Solo un bambino si salverà, e solo perché essendo zoppo non riuscirà a stare al passo coi suoi coetanei...
La leggenda del pifferaio magico è sempre affascinante, ed in queste poche righe direi che hai reso alla grande lo stato d'animo di un uomo che è stato truffato ed intende riscuotere quanto gli è dovuto!
I miei complimenti, non lo vediamo più come il Peter Pan di turno (cioè il rapitore di bambini) ma mostri anche la crudeltà di una città che si è rifiutata di onorare un accordo preso... ed eccone il risultato!
Brava!

Recensore Master
21/04/20, ore 03:01

Ok ammetto che la storia del pifferaio non la so proprio bene bene, ricordavo il pezzo dei bambini e basta xD però la tua storia mi ha incuriosita subito dalla trama e ho deciso così di leggerla. E leggendola povero pifferaio non aveva tutti i torti a fare quello che ha fatto, lui li ha liberati dai ratti e loro lo hanno ripagato così, che ingrati. Anche questa storia mi è piaciuta complimenti^^. Lo stile come sempre è scorrevole e di adatta perfettamente al contesto e al genere, non ho notato errori quindi nulla da rimproverarti.
Come al solito ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così è alla prossima ciaoo.

Recensore Master
16/02/20, ore 14:33

Ciao!
È la prima volta che leggo una storia di questo tipo, devo ammettere che è stato molto interessante trasportarmi nella mente del Pifferaio, personaggio che ho sempre trovato alquanto inquietante, al pari dell'intera favola in verità.
È quel tipo di protagonista con cui è difficile empatizzare, nonostante sia vittima della disonestà altrui, perché l'empatia si azzera nel momento in cui decide di vendicarsi e tramuta in un individuo peggiore di quanto non siano i suoi nemici. Ho apprezzato molto che il tuo ritratto psicologico ripercorra questa evoluzione, iniziando con la difesa di se stesso, citando il diritto leso, e finendo in tragedia, con un'azione barbara, che urla la peggiore di tutte le vendette, perché le reali vittime dell'avidità degli uni e del cinismo riscoperto dell'altro sono alla fine i bambini, cioè i più deboli, esposti – i più innocenti.
Interessante, nello specifico, le giustificazioni messe in fila dal protagonista per giustificare il proprio gesto. Come ogni favola che si rispetti, anche la tua introspezione richiama la realtà, ne è metafora, mettendo in scena il racconto a se stesso di chi vuole compiere un'azione moralmente discutibile crogiolandosi nell'illusione di non avere avuto scelta, scaraventando la colpa su altri, fattori esterni che scatenano il marcio.
Anche il tuo stile mi è piaciuto, l'ho trovato incalzante e al tempo stesso adatto a un contesto fiabesco, con questo protagonista-narratore che rivolge la propria invettiva ai personaggi stessi del racconto. La conclusione mi è piaciuta tanto, con quel Ad Hamelin che sa di definitivo, quasi di giudizio universale.
Anche il titolo, che sa di condanna, è adatto al contesto del racconto, e dà la misura di quanto accadrà con l'ultima terribile canzone.
L'unico dettaglio che mi ha un po' stranita nella caratterizzazione è il fatto che il Pifferaio affermi che il denaro sia stato offerto e non richiesto, perché ricordo che nella favola è lui a volere un compenso, però la lettura risale a molto tempo fa e potrei ricordare male (o aver letto un'altra versione). Insomma, un dettaglio piccolissimo.
Come detto inizialmente, è stata una lettura interessante, complimenti!

Rosmary

Recensore Master
15/02/20, ore 19:54

Ciao,
Eccomi dal Giardino di EFP. Sono passata di qui perché il titolo ha un che di inquietante che mi attirava come le api al miele e io con i risvolti inquietanti e tragici delle fiabe ci vado a nozze. Questi risvolti inquietanti sono perfettamente, con tatto e sensibilità, evidenti nella tua storia; mi piace perché hai evidenziato tutto ciò che, in genere, un po' per via della Disney e della sua morale positivista, un po' per via di quello che il tempo e la dimensione dell'oralità in cui queste storie si originano.
Mi piace il modo con cui, con poche pennellate, hai saputo evidenziare l'ambiguità di queste personaggio e il senso - assolutamente violentissimo - di tradimento che domina il suo animo. Mi piace molto anche l'invettiva e la minaccia di vendetta con cui questo odio, questo rancore, tutto questo risentimento culminano.
Il tuo stile risulta semplice, introspettivo al punto giusto, ma soprattutto efficace nel descrivere una delle figura più ambigue fra quelle proposte ai bambini, insieme forse a Peter Pan.
Alla prossima,
Desy

Recensore Junior
18/07/14, ore 09:17

Da piccola questa storia non mi piaceva affatto, non so il perchè esattamente, anche perché mi avevano letto la versione rivisitata, meno cattiva insomma, e non quella originale.
Il pifferaio è una figura molto ambigua, anche perchè essendo la storia di tradizione orale (prima di essere trascritta dai Grimm), ha anche finali diversi.
Si dice persino che il pifferaio simboleggi la morte.
Insomma... una favoletta allegra, no?
Comunque a me è piaciuto molto quello che hai scritto. Secondo me hai centrato in pieno i pensieri del pifferaio, cosi amareggiato e deluso.
Brava, scrivi proprio bene!

Nuovo recensore
15/07/14, ore 20:06

Molto, molto bella! Mi è piaciuta l'idea di raccontare la storia dal punto di vista del pifferaio, 'Il mago cattivo della storia' e poi hai un bel modo dI scrivere!
Io sono nuova su efp, e se passassi qualche volta, ne sarei molto felice! ♥

Nuovo recensore
13/07/14, ore 18:16

Ciao Afep, Penso che tu abbia centrato la psicologia del personaggio. Per questo mi sono piaciute le tue parole, anche se non hai inventato nulla di nuovo, questo no. Hai dato voce a un personaggio ambiguo, che nella? favola originale è la personificazione della vendetta, mi vien da dire. Niente pomodori, quindi, ma recensione positiva per il tuo "spaccato di verità". Non ne avremmo bisogno un po' tutti di conoscenza più ampia sugli accadimenti della vita, prima di giudicare? Ciao, ErinBerry